8 Febbraio 2023
di Interviste, Recensioni
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8 Febbraio 2023

Sanremo 2023 – Le pagelle della prima serata del Festival

Dopo il preascolto di poco meno di un mese fa sarà cambiato qualcosa nei giudizi del nostro critico musicale? Scopriamolo...

Sanremo 2023 pagelle prima serata
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Sanremo 2023 pagelle prima serata

Anna Oxa – Sali ( proviene dal SEI dei preascolti )

Non sono chiarissime le parole, ma questo è sempre stato un piccolo cruccio della grande voce di Anna, che ha ancora uno smalto ineffabile. Il pezzo è sicuramente importante e l’applauso finale lo consacra. Esibizione degna di nota, degna di una diva. Acquista in live version, indubbiamente, ma è difficile possa correre fra i successi radiofonici. Poco importa. Un’artista tale non si misura più con questi parametri.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐1/2

gIANMARIA – Mostro ( proviene dal SEI 1/2 dei preascolti )

Con un look che ricorda un po’ Terence di Candy Candy, gIANMARIA porta un pezzo che radiofonicamente funziona, decisamente contemporaneo e interpretato in maniera credibile. E’ anche benissimo incastrato nel percorso stilistico dell’artista, che toglie anche effetti dalla voce e quindi appare più concreto. Il secondo ascolto conferma la prima percezione avuta del brano.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐1/2

Mr Rain – Supereroi ( proviene dal SEI dei preascolti )

Sembra un po’ qualcosa di già sentito nel motivo, qualcosa di suo, però la resa live, con la scenografia e il coro dei bambini fa una gran presa. Soprattutto lo aiuta nello scricchiolio della voce che fra emozione ed intonazione non eccellente rischia di perdersi. Il pezzo comunque funziona e Mr Rain , uno che di stream ne fa già tanti, aveva bisogno di un brano che la gente potesse ricordare e canticchiare. Questo lo è.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Marco Mengoni – Due vite ( proviene dal SETTE 1/2 dei preascolti )

Vestito come un Village People, ma per fortuna molto più bello di loro che erano assai improbabili, Mengoni incanta con una voce che è sempre fuori dal comune, una canzone che arriva grazie a cambi tempo che lui regge e governa, come del resto la telecamera che non si distrae, lo segue. Anche questa è una capacità innata. Seriamente candidato alla vittoria.
Otto
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Ariete – Mare di guai ( proviene dal SEI+ dei preascolti )

Intonazione scricchiolante per un brano che le è però proprio sia musicalmente che nella possibilità d’interpretarlo in maniera intima. Inciso aperto e cantabile un po’ da tutti facilmente per assenza di note complicate. Scommetto sul buon ritorno commerciale nonostante il pezzo resti abbastanza in media al suo repertorio, non regalando nessuna nuova possibilità, nessun sentore di novità ed un po’ da una giovanissima me l’aspettavo.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Ultimo – Alba ( proviene dal CINQUE dei preascolti )

Stavolta senza piano, Niccolò canta una bella canzone, senza dubbio alcuno, solo che la problematica è che forse poteva giocarla diversamente, senza trascinarla sempre sull’urlato ansiolitico che è un po’ diventato la sua cifra. E a chi questa cifra piace, piacerà anche questa ma sinceramente io ( e parlo per me s’intenda ) inizio ad essere un po’ stanco. Mi viene l’ansia quando lo sento cantare!
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Coma_Cose – L’addio ( proviene dal SEI dei preascolti )

Guadagna con l’ascolto live ma soprattutto con la loro messa in scena. E’ il racconto di una crisi che i coniugi, proprio loro, hanno affrontato e superato. La raccontano con un’emozione che traspare, che passa pure per qualche stonatura, ma che non inficia la loro performance, anzi, dirò di più, forse l’aiuta. Punto guadagnato in maniera netta rispetto ai preascolti.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Elodie – Due ( proviene dal SEI 1/2 dei preascolti )

Con la direttrice d’orchestra che le fa i backing vocals Elodie sforna uno dei brani più radiofonici ascoltati fin qui. Lei ha quella presa dell’artista urban/pop che in Italia hanno sempre avuto difficoltà a vestire con continuità e soprattutto con credibilità. Lei lo è, credibile.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Leo Gassman – Terzo cuore ( proviene dal SETTE+ dei preascolti )

Altro pezzo fortemente radiofonico e non poteva certo essere diverso essendo scritto da Riccardo dei Pinguini Tattici Nucleari. Leo è molto cresciuto come padronanza del palco ed è talmente gioioso che ad un certo punto smette di pensare anche a come sta cantando e se la gode. Il pezzo funziona e pure parecchio. Potrebbe essere la sorpresa dell’edizione.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Cugini Di Campagna – Lettera 22 ( provengono dal QUATTRO dei preascolti )

Pezzo fragilissimo in cui la band rinuncia al solito falsetto ( ma senza abbandonare la festa al luna park dei loro abiti ). Ripetitiva e con un sound 80 piuttosto obsoleto, non lascia granché, se non l’orchestra che finisce come loro, tutti con le mani alzate.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato ( proviene dal CINQUE 1/2 dei preascolti )

Molto emozionale il brano ed molto emozionato lui nel cantarlo. Però confermo che la canzone non s’inserisce fra le sue canzoni ( anche tante per fortuna ) che ne hanno reso la carriera lunga. E come detto nei preascolti, troppo confuso il finale, anche troppo alto per le sue possibilità. Bella però la parte musicale che ricorda i pezzi epici rock degli anni 90.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Olly – Polvere ( proviene dal QUATTRO dei preascolti )

Si ok la modernità vuole queste cose qui, ma di un brano del genere cosa resta? Non c’è voce che è tutta piegata dagli effetti, non c’è musica tanto che l’orchestra è abbastanza svilita e può intervenire solo nell’inciso con un giro d’archi fra l’altro comune a tante altre canzoni. Si salva solo una buona presenza scenica, ma non basta.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Colla Zio – Non mi va ( provengono dal SEI dei preascolti )

Mirano alla possibilità di risultare il tormentone di questa edizione. Potrebbero riuscirci perché sono colorati, giovani, frizzanti. L’inciso ha poi agganci che arrivano da momenti già noti della musica. L’esibizione sembra quella di un’allegra brigata che si trova improvvisamente su un palco a trattenere la folla. Brevissima, può stancare in fretta.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Mara Sattei – Duemilaminuti ( proviene dal SEI= dei preascolti )

Ballata piuttosto solita che nella live version non è proprio comprensibilissima, un po’ a causa di alcuni passaggi velocissimi del testo, un po’ per i frequenti passaggi fra falsetti e voce piena, un po’ ancora per alcune divisioni in sillabe. Insomma, merita ancora ascolti forse per esser capita meglio.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

EXTRA

Mahmood & Blanco – Brividi

Passaggio di consegne fra i super vincitori ( perchè han vinto proprio di tutto ) dell’anno scorso e quelli che gareggiano quest’anno. L’esecuzione è emozionate ed il pubblico in sala canta quello che è stato, fra le altre cose, il singolo più venduto dell’anno con oltre 650.000 copie.

Piero Pelù – Gigante

Energia grande di Piero nel pezzo che cantò nel suo unico Sanremo e che si cerca di far passare come un grande successo ma che così non è stato. Certo non passò inosservata, ma i successi veri Piero sa quali sono, ne ha avuti così tanti…

Blanco – L’Isola Delle Rose

Devo dire che purtroppo quel che ha fatto Blanco sul palco è lo specchio delle generazioni attuali. La tendenza alla violenza di cui si parla spesso, una rabbia che scoppia per un motivo futile. Sei sul palco più importante d’Italia, smetti di cantare e fermati. E’ già successo nella storia. Rientrava Amadeus ( magari senza chiamarti Salmo ! ) e faceva ripartire il tutto. Peccato, peccato.

Pooh – Medley

Tanta storia della nostra musica in quindici minuti di successi… però, però… Quante stonature. Troppo Facchinetti che su certe alture proprio non ce la fa più. Sembra sempre che gli stia per venire un’embolia mentre la telecamera lo inquadra. Gli altri tengono decisamente meglio.

Salmo

Il rap che in gara non vuole ancora venire, lasciando a quelli più melodici del genere di essere presenti. E’ un tabù che va ancora sfatato ma Sanremo forza, ce la puoi fare.

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