MAHMOOD E BLANCO CONFERENZA STAMpa
- Cosa unisce Blanco e Mahmood?
BLANCO
Il volersi esprimere. Abbiamo qualche anno di differenza ma siamo allineati su tante cose. Spesso non ci si riesce ad esprimere ed è una cosa che ci accomuna un po’ tutti, a tutte le età.
MAHMOOD
Ci unisce l’universalità del messaggio, che vuole essere un messaggio di libertà tant’è che il punto in comune tra questo brano e quello che abbiamo scelto di portare sul palco nella serata delle cover è il cielo, che non è un limite, si parla proprio di libertà universale. Ed è questo che ci accomuna con Riccardo.
E poi il disagio, il bisogno di dare il massimo, di esprimere tutto l’amore possibile e di non essere capiti, è un’altra cosa che ci accomuna perché il ritornello è stato proprio scritto – una frase mia, una frase sua, una frase mia, una frase sua – si sono proprio incrociate le menti in quel momento.
- Quando nasce il brano?
BLANCO
In realtà noi ci siamo incontrati quasi casualmente. Lui era in studio da Michelangelo a fare pezzi suoi io invece stavo andando perché Michelangelo mi ha chiamato e mi ha detto che Ale era lì Siccome noi due già ci sentivamo e dovevamo beccarci, sono andato lì giusto per conoscerlo.
In studio poi Miky si è messo a suonare il piano e, da una nota sbagliata, abbiamo iniziato a cantare e abbiamo scritto il ritornello di Brividi.
Dopo non ci siamo visti, c’era l’estate di mezzo, lui ha scritto la sua strofa in Sardegna, io ho scritto la mia a casa mia in cantina. Poi ci siamo rivisti e l’abbiamo registrata e quando l’abbiamo fatta sentire ai nostri genitori e a loro è andata bene abbiamo pensato di andare a Sanremo.
Le colonne portanti di questo Sanremo sono stati per assurdo i nostri genitori. I genitori non sbagliano mai.
- Il debutto di Blanco e i consigli di Mahmood
A Riky ho detto solo: “Mi raccomando, sarà una settimana bella tosta, carichiamoci…” perché comunque per me è sempre la prima volta. Ogni volta vado lì e porto una storia diversa… non porto soldi, sto andando lì con Brividi e con Blanco.
È totalmente una nuova esperienza quindi tutti i consigli che posso dare a lui sono totalmente inutili perché una volta che se lì ognuno assorbe in maniera completamente diversa l’esperienza.
BLANCO
È tutto nuovo ed è bello così. Il fatto che nella nostra mente non ci sia uno schema… quello che noi facciamo è passione e divertimento.
- La cover… Il Cielo in una stanza di Gino Paoli
BLANCO
Faremo la versione originale perché è un capolavoro. Cambiare Il Cielo in una stanza sarebbe da pazzi… Per me è uno di quei pezzi di cui mi sono innamorato subito, fin dall’inizio, quando senti la voce calda, super italiano, vibes bellissime.
MAHMOOD
Esatto, cambiarlo sarebbe un sacrilegio anche se comunque cercheremo di personalizzarla a livello di produzione. Non vogliamo cambiare il testo o riscrivere parte, sarà proprio la versione originale.
L’abbiamo scelta perché c’era un filo che lega la cover, un pezzo epico della musica italiana, con il nostro brano che è il cielo.
In questo Sanremo siamo in gara con Massimo Ranieri, Gianni Morandi che di Sanremi ne hanno vinti abbastanza e quindi entriamo abbastanza in punta di piedi.
- Il rapporto di Blanco con Sanremo e il preferito tra gli artisti.
Quando ho annunciato che andavo a Sanremo ho avuto un sacco di risposte positive sui sociale infatti sono super contento. Poi in realtà vedo che ora c’è un sacco di interesse da parte dei giovani verso la musica italiana. Io lo seguivo, ho visto Ale (Mahmood .ndr) vincerlo… ricordo benissimo la sua faccia.
Il mio preferito è Gianni Morandi… è il numero 1. Appena arriva lui sono felice. Mi ricordo quando siamo saliti a Sanremo per presentare il titolo del brano in tv, prima di salire erano tutti tesi, si guardavano seduti, è arrivato lui e ha portato una scia di allegria. Si vedeva che lui era lì davvero per divertirsi.
- Le paure di Blanco e Mahmood.. Il tour
MAHMOOD
La paura che esprimiamo in Brividi è quella di un mare dove non tocchi mai che rappresenta il tentare di esprimere qualcosa e non venire capiti. La paura è voler amare qualcuno ma sentirsi sempre sbagliati.
BLANCO
Un’altra paura di entrambi, anche confrontandoci, è quella di non fare il tour. Questa è più pratica… per noi ovviamente Sanremo è bellissimo, poi c’è capienza massima ma speriamo di andare in tour.
Appena mi hanno detto che potevo annunciarlo ero felice come un bambino. Quando mi hanno detto che c’era ancora l’emergenza Covid, che è importantissima, assolutamente non si sminuisce, l’emozione è cambiata. Vorrei si riuscisse a farlo con Green pass e tamponi, che si potesse andare avanti come succede in tanti paesi europei e in America, perché la cosa brutta è che da noi è un argomento un po’ trascurato e invece la musica a livello sociale è molto importante.
MAHMOOD
Io per fortuna ho fatto un tour estivo con capienza ridotta e mi ha fatto sfogare con le canzoni di Ghettolimpo. Effettivamente aver potuto fare il tour europeo con capienza non ridotta sarebbe stato a livello emotivo molto più forte.
Spero che quest’anno si lavori per far sì che sia possibile perché sia noi che la gente non ce la fa più, siamo un po’ scoppiati. Io ho proprio bisogno di andare a vedere dei concerti, di stare in piedi e urlare. È una necessità che non va presa sottogamba di nuovo. Spero che chi di dovere si occuperà di far si che una capienza totale al cento per cento sia possibile a breve.
- Eurovision
MAHMOOD
Per me è stata un’esperienza bellissima e mi ha fatto piacere avere l’occasione di farmi conoscere dal pubblico europeo. Io devo tutto a questi ragazzi e ragazze che mi sostengono da fuori. Spero di fare bene con Riky sul palco perché comunque c’è un pezzo a cui siamo molto legati. Ci stiamo preparando tanto per fare bella figura, spero di non deludere il pubblico dell’Eurovision.
- Il FantaSanremo
MAHMOOD
Non lo conoscevo, esiste? Che figata…
BLANCO
Nemmeno io… quindi se tipo salgo sul palco e dico certe parole danno dei punti…. facciamolo Ale!
Foto diBogdan Chilldays Plakov
