4 Gennaio 2022
di Direttore Editoriale
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4 Gennaio 2022

Caso squalifica Gianni Morandi a Sanremo 2022: la decisione di Amadeus e della Rai

Fedez, Meta e Moro, Chiara Civello Bertè, Riccardo Sinigallia, Paola & Chiara... la storia del Festival è piena di episodi simili

Sanremo 2022 Gianni Morandi squalifica
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CASO gianni MORANDI SQUALIFICA: la decisione

La Rai e il direttore artistico Amadeus si sono consultati a lungo come dicevamo ed oggi è arrivata la decisione a mezzo ANSA, una scelta unanime: Gianni Morandi non sarà squalificato. Questa la motivazione ufficiale fornita:


In merito alla diffusione involontaria del brano di Gianni Morandi, in gara al 72mo Festival della Canzone di Sanremo, la Direzione artistica in accordo con Rai1 non ritiene di dover escludere la suddetta canzone perché si è trattato di un puro inconveniente tecnico, dovuto alla necessità di Morandi di portare un tutore alla mano destra che ha subito diversi interventi a seguito dell’incidente occorsogli alcuni mesi fa. L’impedimento al movimento della mano ha determinato l’errore per cui Morandi ha messo in rete il back stage che stava vedendo privatamente.

Morandi non è mai ricorso a social media manager per la gestione del suo profilo Facebook e ha quindi commesso l’errore tecnico sopra menzionato.
Restano quindi in gara la canzone e l’artista Morandi. 


Una decisione in linea con la condotta, contestabile ma coerente, tenuta da Amadeus nei suoi tre anni di Festival. Niente “pugno di ferro” ma comprensione, al di là dei regolamenti, per l’errore umano. Vedi anche la decisione dello scorso anno di tenere in gara, con un video delle prove registrato, Irama, impossibilitato a partecipare per un caso positivo di Covid nel suo team.

I PRECEDENTI PASSATI

Sono diversi i precedenti di non squalifica e, in alcuni casi, forse anche più eclatanti.

Nel 2005 per esempio Paola & Chiara non furono squalificate da Paolo Bonolis nonostante la casa discografica avesse messo in rete per errore trenta secondi del brano A modo mio.

Nel 2012, presentava proprio Gianni Morandi, Chiara Civello si presentò in gara con un brano che era lo stesso (tranne alcuni piccoli dettagli) presentato dal suo autore, Daniele Magro, l’anno precedente tra i giovani (e tenuto online per mesi e mesi sul sito della Rai).

Infine, è il noto caso del 2018, anno di Claudio Baglioni. Quello di Ermal Meta & Fabrizio Moro il ritornello del cui brano, Non mi avete fatto niente (che poi il Festival lo ha anche vinto), era già contenuto in un pezzo presentato nella sezione Giovani del Festival qualche anno prima da un’altra artista (del resto l’autore era lo stesso). Brano, anche in questo caso, tenuto per oltre un anno pubblico e fruibile sul sito della Rai.

Diversa sorte nel 2008 per Loredana Berté con Pippo Baudo alla guida (il suo brano era risultato un plagio, quasi una cover, di un altro già edito… gli autori se ne erano dimenticati) e per Riccardo Sinigallia (nel 2014 con Fazio) che aveva cantato il brano chitarra e voce in un locale di Roma. Per entrambi gli artisti arrivò la squalifica.

Insomma di precedenti, anche con esiti diversi, è piena la storia del Festival.

L’unico consiglio che, da cultori di Sanremo, ci sentiamo di voler dare alla Rai (e a chi si occupa e si occuperà del Festival in futuro), è quello di stilare un regolamento più chiaro per quel che riguarda inediti e possibili squalifiche, magari stabilendo un numero di secondi preciso per cui il brano non può essere ascoltato o pubblicato anche in caso di errore umano o da parte di terzi.

Questo onde creare dei precedenti da cui non sarà più possibile tornare indietro e che potrebbero causare possibili ricorsi e polemiche.

 

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