31 Maggio 2021
Condividi su:
31 Maggio 2021

Sanremo 2022… ecco i nomi che trapelano per la conduzione del Festival

L'ultimo Festival a firma Amadeus sta ottenendo grandi risultati nello streaming. Chi ne raccoglierà, a suo rischio, l'eredità?

Sanremo 2022
Condividi su:

Amadeus

Dai tempo di Pippo Baudo nessuno meglio di lui. Amadeus ha rischiato, ha inserito nomi nuovi, ha resistito a pressioni e conflitti di interesse (e questo per chi lavora nel mondo della musica è lampante) ha saputo rinnovare la parte musicale senza perdere colpi in quella dello show.

Risultati che, va detto, sono stati ottenuti remando contro tutti. Se nel suo primo anno il presentatore e direttore artistico ha messo su uno spettacolo con tempi ridotti (è stato scelto solo i primi giorni d’agosto) e lottando contro molti oppositori, anche interni Rai, che non lo volevano alla guida. Nel suo secondo anno ha dovuto fronteggiare la crisi Covid-19, le norme sanitarie, il no al pubblico e tutta una serie di ostacoli di rilievo in uno show come il Festival, che lo hanno sicuramente penalizzato sugli ascolti ma non nei risultati visto che questo Sanremo 2021 è quello con più canzoni certificate da oltre dieci (al momento 14 su 26 in gara).

Il problema sta nel fatto che Amadeus da questa ultima annata ne è uscito stanco e provato e quindi difficilmente, purtroppo per noi, accetterà un nuovo “mandato” per concludere il lavoro iniziato (vedi qui per scoprire qual’è, a nostro avviso).

Alessandro Cattelan

Il suo nome gira dal 2020 ed ora ha definitivamente mollato Sky e X Factor per approdare in Rai. Dal nostro punto di vista è ancora troppo presto per una manifestazione che deve andare a prendere un pubblico più ampio possibile, nazional popolare ma al tempo stesso al passo con i tempi.

Se pensiamo che la conduzione dell’Eurovision 2022 sia perfetta per lui, per Sanremo sarebbe meglio aspettare ancora un po’.

Pippo Baudo

Manca da Sanremo come cerimoniere dal 2008 ed è sicuramente il simbolo della kermesse capace negli anni ’90 di rivoluzionarla totalmente. Si è spesso pensato di affidargli un’ultima edizione per omaggiarlo ma, va detto le ultime dichiarazioni negative riguardo al DDL ZAN hanno sicuramente abbassato il suo consenso popolare facendo tramontare ogni speranza.

Paolo Bonolis

Si mormora di un suo ritorno in Rai e, se questo dovesse avvenire, la conduzione del Festival di Sanremo sarebbe sicuramente la condizione principale posta dal presentatore.

Bonolis ha realizzato due Festival molto innovativi nel 2005 e nel 2009 e da tempo sogna di rendere la manifestazione più simile all’Eurovision spostandola anche dal Teatro Ariston. Sicuramente se dovesse tornare dovrebbe accantonare alcune sue idee che pochi benefici hanno portato alla musica come la divisione in categorie (Uomini, donne, gruppi, Classic) o i giovani sponsorizzati da un grande artista, una scelta che ha penalizzato chi aveva una bella canzone ma non grandi contatti.

Per il resto la sua conduzione risulta comunque sempre fresca e intelligente.

Carlo conti

È il nome che gira più insistentemente nei corridoio Rai. Diciamo che Carlo è una certezza… volto amato dal pubblico, ha già condotto tre edizione di successo della kermesse, dal 2015 al 2017 riuscendo a portare al suo fianco anche un nome come quello di Maria De Filippi e riportare in gara Fiorella Mannoia.

Non solo Conti ha fatto un ottimo lavoro sui giovani (dai suoi Festival sono passati Mahmood, Irama, Ermal Meta, Amara, Francesco Gabbani…) e ha avuto coraggio nel rischiare su alcuni di loro (vedi Ermal Meta).

Sui big dovrebbe cambiare approccio… accoppiate studiate a tavolino per accontentare tutti hanno nuociuto agli artisti stessi (vedi Nesli con Alice Paba, Giovanni Caccamo con Deborah Iurato, Raige con Giulia Luzi), oltre a scelte assolutamente trascurabili per la kermesse (Grazia Di Michele con Mauro Coruzzi, Lodovica Comello, Biggio & Mandelli e l’esordio senza improvviso di Bianca Atzei nei big).

Carlo Conti per noi è in grado di fare un ottimo Festival ma deve puntare alle canzoni più che ai nomi o al mondo delle radio.

Laura Pausini

Il suo è un nome che circola da anni e la cantante stessa ha sempre dichiarato che le piacerebbe un giorno presentare la kermesse che l’ha lanciata nel mondo della musica. Del resto dimestichezza nel ruolo di presentatrice l’ha già dimostrata con la co-conduzione di Laura & Paola, lo show con Paola Cortellesi in onda proprio su Rai 1.

Di recente la Pausini ha anche affermato che, semmai dovesse accettare, per evitare qualsiasi tipo di conflitto o pressione da parte di artisti amici, affiderebbe la direzione artistica al suo autore di punta, Niccolò Agliardi.

Noi le consigliamo di aspettare. Con i premi e le nomination ricevuti in tutto il mondo per il suo ultimo brano, e un disco in uscita per fine anno, non è ancora il momento giusto per presentare uno show così importante in un paese che le ha negato il David di Donatello per darlo a Checco Zalone. Verrà il tempo…

Chiudiamo con una domanda… e se, visti i risultati discografici dell’ultima edizione di Amici, fosse l’anno buono per Maria De Filippi, Mediaset glielo permetterebbe?

 

 

 

 

Precedente