1 Gennaio 2024
di Interviste, Recensioni
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1 Gennaio 2024

Le migliori canzoni italiane del 2023 secondo il nostro critico musicale. “Tango” di Tananai è il pezzo dell’anno

Chiudiamo l'anno con quattro Top 5 per individuare le canzoni dell'anno sia dal punto di vista commerciale che artistico

Le migliori canzoni italiane del 2023
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Top 5 SORPRESE DELL’ANNO DA TENERE SOTT’OCCHIO ( Consigliabili alle radio che invece…)

5 Kimono – In Ostaggio

Lei l’abbiamo conosciuta come Sofia Tornambene, già vincitrice di un X Factor qualche anno fa. Poi è successo praticamente il nulla e così qualche anno dopo la cantautrice si è rimessa in pista scegliendosi un nome d’arte, l’originale Kimono. Ho trovato le sue prime pubblicazioni tutte particolarmente interessanti, ma questa, l’ultima in ordine di tempo, ha strappato una pagella bellissima perché ho trovato che il suo modo di raccontare la dipendenza da amore, così pacata e musicalmente risolta in un groove importante, sia particolarmente potente.

Anche la sua voce che tende a camminare assieme alla musica e non a prevaricarla, è un’ulteriore scelta stilistica che ho trovato azzeccata e pertinente al tipo di musica proposta. Di sicuro trovo Sofia più potente in questo stile.

4 Marsica – T’Amo

Rivelazione estiva da oltre 6 milioni di views su youtube (senza sponsorizzazione alcuna) e la top 5 tiktok conquistata, la cantautrice napoletana ottiene un successo importante con questa bachata in salsa partenopea che rivisita un brano latino famoso e lo aggiorna con alcune parti melodiche nuove. La potenza del messaggio a mio avviso è la bella voce di Marsica che ha proprio nella struttura vocale, nelle pieghe delle sue note, un che di malinconico che la rende particolarmente riconoscibile.

Nonostante il successo di rete, le radio, se non quelle campane, non se ne sono accorte granché, però se n’è accorta un’importante casa discografica italiana che di fatto l’ha messa sotto contratto. Si aspettano quindi novità. Per il momento il brano incredibilmente ancora cammina.

3 MirkoeIlCane – Non Mi Ricordo Più

Perché quando finisce un amore dovremmo augurare all’altro il meglio? Ma quando mai! Se un amore finisce restano gli imbarazzi, restano una marea di ricordi in giro, fra le foto, le cose per casa, i luoghi che hanno significato qualcosa. E no! Bella mia, ti auguro di essere fatta a pezzettini, di soffrire in quel futuro in cui ero previsto anche io, che ora devo risorgere dalle ceneri che hai lasciato, fra la gente che fa domande e le strade che devo evitare. Questa è la verità, quello che davvero si prova.

Mirko, con o senza il cane, lo ha raccontato in una maniera esemplare, senza pruriginosità . Schietto, crudo, sincero. Perché eri il mio peggior nemico e ti chiamavo amore.

2 Margherita Vicario – Magia

Uscita qualche settimana fa questa canzone s’è presa lo status di “golden Song” delle mie pagelle settimanali. E’ un pezzo bellissimo che parla di un mondo di brutture visto dagli occhi di bambini che invece avrebbero bisogno solo di magia. E all’opposto ci sono guerre, bombe che esplodono, sia davvero che metaforicamente, in un quotidiano complicato in cui loro sono spettatori non paganti e spesso vittime. A me alcuni passaggi han dato i brividi e l’avrei convinta persino a farci Sanremo.

1 Napoleone – Romantico Noir

Un certo tipo di mood musicale partenopeo degli inizi 80, quello che ha conquistato l’Italia intera e pure oltre, capitanato da Pino Daniele e tanti altri a seguito, rivive nella penna di questo straordinario musicista ed autore di Paestum, che ha saputo contaminarlo oltretutto di chitarre funky piacevolissime, colorate e non banali. E’ proprio colore il termine che mi verrebbe da appropriare a tutto il bellissimo album di Napoleone, in cui questo brano è, a mio personalissimo parere, la punta di diamante. Non da tenere sott’occhio ma da guardare persino con la lente d’ingrandimento.

TOP LA CANZONE DELLE CANZONI

E poi c’è una canzone che secondo me è la canzone delle canzoni, perché avrei potuto inserirla in ognuna di queste classifiche e le avrei dato sempre il primo posto. Per me è stata una vera sorpresa, è stata la canzone da critico più bella dell’anno, è stata una hit importante ed è stata anche un tassello importantissimo per una carriera.
La canzone dell’anno per me è:

Tango di Tananai

Può una canzone non stancarti dopo quasi un anno che l’ascolti? Può una canzone piacerti semmai sempre un po’ di più ascolto dopo ascolto? Può una canzone entrarti cosi dentro che, tutte le volte becchi due note in giro, ti fermi e pensi, che bella questa canzone?

A me è successo con “Tango” di Tananai, che pure già mi era piaciuto molto in “Abissale“, ma mai mi aspettavo potesse fare ancora meglio di quella già ottima prova. “Tango” era la mia canzone di Sanremo assolutamente, il voto più alto dato e confermato con convinzione ogni sera di più.

Tango” è il brivido che mi viene quando gliela sento cantare ed ho paura che sbagli, perché diciamo che la bellezza delle note non sono proprio una cosa di casa Tananai, che mi farebbe venire voglia di prendergli la mano per dargli sicurezza, mentre la canta.

Tango” è il brivido che mi viene quando guardo il video e penso e spero che a quel militare non sia accaduto nulla in quel conflitto nefasto che sta distruggendo parte del nostro est continentale, che possa un giorno rivedere una ruota panoramica, da dove lo videochiama lei, e tutto quello che le luci di un luna park possono rappresentare di quanto più distante dalle luci di una bomba che esplode. “Tango” è una magia riuscita.

Tango” è la canzone più bella dell’anno.

 

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