18 Giugno 2025
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18 Giugno 2025

Francesca Michielin: “Mi sono resa conto che da un po’ di anni facevo musica quasi per accontentare gli altri…”

La cantautrice è stata ospite a "Non lo faccio per moda", condotta da Giulia Salemi.

Francesca Michielin ospite del podcast di Giulia Salemi nel 2025
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Francesca Michielin è tornata a parlare apertamente del suo rapporto con la musica, con una lucidità rara e una consapevolezza che segna un netto prima e dopo.

Ospite del podcast Non lo faccio per moda condotto da Giulia Salemi, l’artista ha ripercorso gli ultimi anni della sua carriera con dichiarazioni che sicuramente faranno parlare.

“Mi sentivo un soldatino. Facevo musica come dovevo farla…”

Parlando del tempo che passa e dei trent’anni appena compiuti, Francesca Michielin ha raccontato un cambiamento interiore profondo. «È successo qualcosa tipo millennial bug dentro di me», ha detto. «Mi sono resa conto che da un po’ di anni facevo musica quasi per accontentare gli altri. Non mi sentivo più un’artigiana, ma un soldatino. Facevo le cose che gli altri si aspettavano da me».

Parole importanti anche se si considera che la Michielin è reduce da un cambiamento drastico, la decisione di lasciare il suo vecchio management, LaTarma di Marta Donà

Quella della cantautrice è un’ammissione potente, che arriva dopo un Sanremo 2025 non particolarmente fortunato con Fango in paradiso e a ridosso del lancio del nuovo singolo Francesca, una canzone scritta in realtà negli anni scorsi ma pubblicata ora, senza logiche stagionali o commerciali, a quanto pare con l’intento di essere finalmente “vera”.

I buoni propositi di FRANCESCA MICHIELIN

Nel podcast, la Michielin riflette anche sulla trasformazione del mercato musicale: «Una volta era una gara a chi era più originale, adesso se non segui il trend hai l’ansia che le cose non vadano bene». E qui arriva la svolta: «Devo tornare a divertirmi, ad essere sincera con il mio pubblico. Se non sono sincera, non vado da nessuna parte. Le persone non sono stupide: magari puoi ingannarle una volta, ma poi capiscono».

Parole che suonano come un manifesto di indipendenza, e che confermano una fase nuova per l’artista: meno etichette, meno strategie, più autenticità. Riuscirà a portare avanti questi intenti? Di sicuro il nuovo singolo è un buon inizio.