30 Aprile 2022
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30 Aprile 2022

Eurovision 2022: guida, recensioni e i video delle 40 canzoni in gara. Parte uno di quattro

Davide Maistrello analizza per noi le canzoni in gara alla 66esima edizione della manifestazione

Eurovision 2022 canzoni 1 di 4
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EUROVISION 2022 canzoni guida parte 1 di 4

🇧🇪 BELGIO: Jérémie Makiese, Miss You ☆☆

Primo artista a venire selezionato per l’Eurovision di Torino, Jérémie Makiese arriva direttamente dalla nona stagione di The Voice Belgique (vinta con vasto supporto di pubblico, plauso della critica e bacio accademico) ma si diletta nel tempo libero come portiere di riserva dell’Excelsior Virton – squadra attualmente militante nella seconda divisione del campionato belga. Il brano che porta in gara è un esercizio di stile che potremmo benissimo vedere come winner single di un talent show: qualche anno fa avrebbe avuto sicuramente più fortuna, ma l’Eurovision si è evoluto in una direzione opposta e tende a premiare sempre meno proposte così standardizzate.

Il rischio di sparire nella massa è molto alto, per quanto il Belgio vanti comunque uno zoccolo duro di supporto che al momento lo proietterebbe ai margini della top ten.


🇧🇬 BULGARIA: Intelligent Music Project, Intention

L’ambiziosissima Bulgaria degli ultimi anni ha visto quest’anno un passaggio di consegne, con l’epurazione di svariati membri della storica delegazione (fra cui la stessa Joana Levieva-Sawyer, artefice del ritorno dalla porta principale dei bulgari all’Eurovision).

La scelta è stata ufficializzata sul finire del 2021 ed è ricaduta su un supergruppo di genere progressive rock, fondato e prodotto dall’uomo d’affari Milen Vrabevski, in cui compare Stoyan Yankulov-Stundzhi (già in gara per la Bulgaria all’ESC 2007 e 2013, con un 5° posto assoluto come miglior risultato) come batterista.

Fin da subito il broadcaster è stato accusato di avere organizzato la selezione in maniera poco limpida, il che ha subito svalutato le quote della band – attualmente accreditata del ruolo di meme cringe dell’anno e fanalino di coda per gli scommettitori nelle chance di passaggio del turno.


🇨🇾 CIPRO: Andromache Dimitropoulou, Ela

La ricetta di Fuego di Eleni Foureira (pop femminile di facile presa scritto da team svedese-cipriota, ritmi ballabili e coreografia) ha avuto talmente successo che l’isola di Afrodite si trova a riproporla per il quarto anno consecutivo, con l’aggiunta del twist della lingua greca a movimentare un po’ il tutto.

Se già nel 2021 una massiccia produzione a suon di sponsor non è bastata a salvare Cipro da un deludente sedicesimo posto (con premesse che davano Eleni Tsagkrinou e la sua El Diablo a ridosso dei primi cinque) gli addetti ai lavori sembrano pronosticare scenari ancora più infausti per la giovane Andromache, artista di origine greco-teutonica in piena rampa di lancio nel panorama musicale ellenico. Le chance di Cipro si giocheranno sulla performance live e sulla possibile assuefazione del pubblico a un tipo di proposta che vanta quest’anno svariate concorrenti dirette (in primis Spagna e Albania).


🇭🇷 CROAZIA: Mia Dimšić, Guilty Pleasure

Chitarra acustica, violini e ritmi soffusi per Mia Dimšić, vincitrice a furor di popolo della selezione croata DORA lo scorso febbraio con l’ennesima midtempo country-pop più adatta a una sala d’attesa che a un contest musicale.

Chiara l’ispirazione al mondo musicale di Taylor Swift, tanto che gli utenti della rete hanno accusato Dimšić di plagio della sua hit Willow: l’interprete si è svincolata dalle accuse, rispondendo però con un mash-up del suo brano e di quello della cantautrice di West Reading. La Croazia non vede la finale dell‘Eurovision dal 2017 e la top 10 addirittura dal 2001: pur apprezzando i buoni propositi, non sembra questo l’anno che porterà alla tanto agognata inversione di tendenza.


🇩🇰 DANIMARCA: REDDI, The Show

Fresche vincitrici del Dansk Melodi Grand Prix, le REDDI sono l’ultimo progetto musicale del popolare ed influentissimo produttore musicale danese Chief 1: una band pop-rock a trazione interamente femminile composta dalla cantante Mathilda “Siggy” Savery assieme alla chitarrista Agnes Roslund, la bassista Ida Bergkvist e la batterista di origini irachene Ihan Haydar. In una selezione dal livello quanto mai desolante (solo pochi anni fa la Danimarca saliva sul tetto d’Europa con Emmelie de Forest, la cui vittoria è stata seguita da proposte sempre più generiche, omologate e stantie) The Show è stata la scelta del popolo danese per cercare di salvare il salvabile e magari riorganizzarsi in ottica 2023.

L’obiettivo minimo – ovviamente il passaggio del turno – sembra al momento di difficile portata ma non da escludere totalmente, in particolare se qualcuna delle nazioni favorite dovesse “steccare” al momento opportuno.

 

Eurovision 2022 canzoni, la guida vi da appuntamento tra qualche giorno con la seconda parte della nostra analisi.

 

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