23 Aprile 2022
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23 Aprile 2022

Carl Brave: un viaggio nel vissuto più marcio nel nuovo singolo, “Insulti”

Nello stesso giorno il cantautore ha lanciato anche un nuovo duetto con Max Gazzè

Carl Brave Insulti testo significato
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Carl Brave Insulti testo e significato del nuovo del cantautore fuori dal 22 aprile per Columbia RecordsSony Music Italy.

Sono due i brani lanciati dall’artista, fresco di ingresso nel roster Sony, la scorsa settimana. Il primo è questo nuovo singolo, il secondo è un nuovo duetto con Max Gazzè di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

Ad oggi Carl Brave ha conquistato 39 Dischi di Platino, inanellato tour sold out e primi posti in radio. Di recente è stato scelto da Netflix per comporre il brano portante del suo ultimo film La svolta, è anche autore della musica inserita nella mostra “CRAZY – la follia nell’arte contemporanea“, in esposizione al Chiostro del Bramante di Roma.

A marzo è atteso con la sua nuova tournée nei più grandi Festival d’Italia, tra cui Rock in Roma – Roma (15 luglio), Carroponte – Sesto San Giovanni (MI) (21 luglio), Parco Gondar – Gallipoli (LE) (11 agosto), Villa Bellini – Catania (9 settembre).

Carl Brave Insulti

CARL BRAVE INSULTI SIGNIFICATO

Insulti viene descritta come una canzone notturna, dalle atmosfere intime e introspettive. Prodotta e scritta da Carl Brave, il brano è un viaggio tra il vissuto più “marcio” che si muove tra i chiaroscuri di istantanee di attimi quotidiani tra rabbia e voglia di riscatto.

Un testo riflessivo che corre su una produzione pulsante sempre in bilico tra beat elettronici e strumenti acustici, marchio di fabbrica di Carl Brave che ritrae la vita con forza e autenticità “Aspè. Time out. Ho bisogno di tempo, tempo non ho per cambiare strategia (…) Stendiamo un velo pietoso, che ci possa coprire non va di finire / a chi ce l’ha il tuo nome / (…) ed è un clichè, ma non è come sembra, non è come sembra a te“.

Carl brave insulti testo e audio

Sto in avaria, stordito da questi silenzi
la polizia al kebabbaro di Talenti
è vero c’ero, ma non ho visto niente
stavo scavando dentro ad una busta di falafel

La notte che russa profonda
come una moglie che non sopporti più
metti la freccia a sinistra poi svolti a destra

E poi ti vedo andare via, diventare un punto in fondo
mi sento come in mezzo a una paralisi nel sonno
ti presto una vocale se c’hai voglia di urlare
ti vorrei chiede scusa ma non lo riesco a fare

Aspetta è nottw
ho bisogno di tempo, tempo, tempo
per cambiare la strategia

E se senti freddo ti coprirò di insulti
cerco una tipo te in un video per adulti
sarà solo un cliché, cliché, cliché
stendiamo un velo pietoso che ci possa coprire
e non mi va di finire a cancellare il tuo nome
da una rubrica là dove conta solo il tuo nome
ed è un cliché, cliché, cliché
ma no, non è come sembra, no
non è come sembra a te

I sorci scalano l’edera
mi ricordo a Malaga, hola, que tal?
ah ah tuo fratello stava su Fortnite
in venti cristi tutti al Mac Drive
ti ho cancellata con lo Chanteclair
mi butto in mezzo come in stage dive
se non mi prendono mi spacco in tre

Batti le palpebre a tempo col parabrezza
e ti nascondi dietro al fumo di una sigaretta spenta
è una picchiata, perenne, se caschi
caschiamo insieme

Aspe’ (Aspe’), timeout (timeout)
ho bisogno di tempo, tempo, tempo
per cambiare la strategia

E se senti freddo ti coprirò di insulti
cerco una tipo te in un video per adulti
sarà solo un cliché, cliché, cliché
stendiamo un velo pietoso che ci possa coprire
e non mi va di finire a cancellare il tuo nome
da una rubrica là dove conta solo il tuo nome
ed è un cliché, cliché, cliché
ma no, non è come sembra, no
non è come sembra a te

Cliché, Cliché

E se senti freddo ti coprirò di insulti
cerco una tipo te in un video per adulti
Cliché, Cliché
Cliché, Cliché