6 Maggio 2021
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6 Maggio 2021

Caparezza: “Sono critico soprattutto con il presente e devo fare pace con il futuro”

Sono passati quasi quattro anni dalla pubblicazione di Prisoner 709, e ora Caparezza torna con il nuovo album intitolato Exuvia. Ecco le parole dell'artista pugliese.

Caparezza
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CAPAREZZA – LE SUE PAROLE SU LIVE E TEMI DI ATTUALITÀ E…

Caparezza tornerà dal vivo, ma solo nel 2022.

“Non sto ancora pensando al live. So che partiremo nel 2022 e ci lavorerò prossimamente. Sarà un tour teatrale perchè è la dimensione più adatta per questo disco. Tutto l’impianto scenico sarà a servizio di quello che starò dicendo. Manterrò questa linea, però non ci sto ancora pensando concretamente.”

I messaggi che lancia Caparezza sono sempre ricchi di significato, ma in un periodo storico in cui si predilige una comunicazione più snella e con contenuti meno profondi, non c’è il rischio di sembrare fuori tempo?

“Non voglio passare per il rapper acculturato. Tutto quello che cito l’ho appreso per curiosità e non per ostentarlo. Il mio mondo ora non è più quello dei cartoni animati. Oggi ho altri interessi che non voglio sbandierare, ma mi servono per spiegare certi stati d’animo. Mi fa piacere se qualcuno si incuriosisce e approfondisce gli argomenti. Gran parte delle cose che io so me le suggerisce il mondo esterno.”

Caparezza in passato è salito sul palco di Piazza San Giovanni per il Concertone del Primo Maggio, ma anche a Taranto per un’altra manifestazione in programma il giorno della Festa del Lavoratori.

“Quello che ha detto Fedez credo sia condivisibile. Non ci sono punti sui quali si può obiettare. Sono sorpreso che abbia suscitato clamore, perchè non ho sentito cose fuori di testa.

Se ne sta parlando tanto perchè certe parole sono state pronunciate da una persona che ha un audience, ma non possiamo dimenticare che su quel palco sono state numerose le prese di posizione.

Io ho avuto i miei problemi con il mondo della politica, soprattutto con Vieni a Ballare in Puglia. In quel momento c’erano degli Assessori che invitavano a boicottare i miei concerti e si opponevano al premio che Legambiente mi fu assegnato dopo la pubblicazione di quel brano. Cosa succederà? Niente! Si parlerà dell’intervento, ma non del contenuto.”

Caparezza

Interessante il punto di vista su Bauli In Piazza.

“Sono manifestazioni lecite, ma il problema è capire tutto questo a cosa porta. Nel tempo ho cominciato a sviluppare una disillusione verso gli hashtag. Cosa è servito postare dei fogli sui social? A nulla…

Almeno con Bauli In Piazza si pone l’attenzione manifestando il disagio. Preferisco che si portino i bauli nella piazza piuttosto che fotografie sui social perchè non credo che portino a qualcosa.

Ogni manifestazione è giusto che si faccia, ma preferisco concentrarmi su qualcosa di concreto.

Per esempio pure io sono a favore del DDL Zan, ma ho perso la fiducia in certe manifestazioni pubbliche.”

Ma come si può cambiare?

“Con la concretezza. Personalmente collaboro con alcune realtà mettendomi a disposizione e facendo operazioni sul campo. Per esempio sono al fianco del progetto Scena Unita, che supporta concretamente chi ha bisogno.”

Foto di Albert D’Andrea

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