29 Dicembre 2015
di Direttore Editoriale
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29 Dicembre 2015

APPINO convocato per un’audizione mette in riga THE VOICE OF ITALY

The Voice of Italy, alla ricerca di talenti per la nuova edizione contatta Appino. Il cantautore e leader degli Zen Circus risponde pubblicamente

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Per The Voice of Italy è tempo di dizionedizioni e convocazioni per riuscire a trovare dei talenti che compongano il cast della quarta edizione del programma. L’edizione 2016 partirà il prossimo marzo con una giuria tutta nuova composta da Max Pezzali, Dolcenera, Raffaella Carrà ed Emis Killa (ve ne avevamo parlato qui).
Audizioni e convocazioni dicevamo perché è ormai noto a tutti che, oltre alle tradizionali audizioni aperte al pubblico, i talent show selezionano dei talenti trovati in rete, reduci da programmi tv o riesumati nelle cantine delle case discografiche convocandoli personalmente.

E questo è avvenuto con Appino, un nome magari poco noto al grande pubblico, ma con un buon seguito per chi segue la musica indipendente italiana. Il cantautore, leader degli Zen Circus, ha però ha deciso di rispondere alla redazione di The Voice, oltre che privatamente, anche  pubblicamente…

Le motivazioni di Appino sono varie e tutte ben spiegate in una sua lunga lettera, ma principalmente il motivo è uno: il cantautore disapprova questo modo di dare “sogni e speranze” a chi vuole fare musica illudendoli che l’apparire in tv possa voler dire fare il musicista per tutta la vita.
Del resto negli ultimi anni abbiamo visto diversi talent show cercare di far parlare di se con qualche nome già noto nel cast. Tra questi sicuramente spicca The Voice che solo l’anno scorso per esempio aveva nel suo cast Sarah Jane Olog (ex Amici) e alle blind auditions (ampiamente pubblicizzate sul web) il primo vincitore di Amici (Saranno Famosi) Dennis Fantina (che in queste due interviste ci ha raccontato la sua esperienza prima e dopo l’audizione, compresa l’impossibilità di scegliere autonomamente quale pezzo presentare) e Chiara Iezzi di Paola & Chiara.

A quanto pare il programma quest’anno è già partito all’attacco contattando diversi nomi rodati da anni di esperienza musicale o che hanno transitato per qualche altro talent. Del resto The Voice of Italy è l’unico talent italiano attualmente in onda a non essere riuscito in tre edizioni a lanciare definitivamente un solo artista.

Qui di seguito ecco la mail standard mandata dalla redazione al cantautore:

Ciao Andrea, sono XXX, ti scrivo dalla redazione di The Voice. Ho avuto modo di ascoltarti e mi piacerebbe sapere se sei interessato ad un’eventuale partecipazione alle selezioni del programma. In caso positivo, lasciami il tuo contatto telefonico, così da poterti chiamare al più presto

Ecco la replica di Appino alla mail da lui poi postata sulla sua pagina Facebook. La riportiamo integralmente proprio perché non ci siano equivoci o fraintendimenti:

“Ciao XXX, io non ti conosco e immagino che tu stia lavorando, quindi cercherò di essere il più rispettoso che posso nel risponderti. Ironicamente mi hai scritto in una delle poche giornate libere, dopo due mesi spesi fra concerti e studio, al lavoro su due dischi di altri progetti ed in procinto di cominciare il nono album della mia band. Così oggi, causa trasloco, mi sono finalmente a sistemare i ricordi per oltre 20 anni di musica. Ti posto una foto: si tratta di manifesti, adesivi, locandine, indirizzi, foto, cassette, chitarre. Tutta roba che riempe molti scatoloni con su scritto Zen Circus. Un nome che a te e a molti del vostro pubblico non dirà nulla – e ci mancherebbe – ma che è parte fondamentale della mia vita ed importante per molti ragazzi e ragazze, uomini e donne là fuori.

Mi spiace, ma non c’è cosa più distante dei talent show dal mio modo di vedere e di fare musica da 20 anni. Trovo anzi molto impertinente questa richiesta, che per te magari sarà normale amministrazione ma che io trovo un poco irrispettosa nei confronti della mia storia musicale, del mio lavoro e delle persone che seguono la mia e tante altre band.

A questo punto Andrea ci tiene giustamente a sottolineare i traguardi raggiunti dagli Zen Circus

“Odio fare lo splendido, ma visto che i Talent Show si occupano di creare “successi” mi vedo costretto ad informarti che gli Zen hanno una storia bellissima, un pubblico favoloso, una lista di concerti che va ben oltre i mille, molti dei quali sold-out, 12 dischi all’attivo (compresi due da solo), uno finito primo su iTunes ed in top ten senza essere MAI passato dalla televisione o dai grandi network radiofonici.

Ma questa lista non conta nulla, conta più che altro l’amore, la dedizione, il rapporto ormai consolidato con il pubblico che negli anni è diventato una seconda famiglia. Ecco ora secondo te, seriamente, che cosa vuoi che me ne freghi di partecipazione alle selezioni di The voice of Italy? Declinerei pure si trattasse di fare l’ospite pagato, figurati a fare “le selezioni”.

Non ho niente contro chi partecipa o chi guarda i talent, ma personalmente credo siano uno specchietto per le allodole ed i ragazzi che partecipano da voi dovrebbero essere piuttosto spinti a scoprire chi sono e quale è la loro musica non in tv, ma in cantine o sale prove, locali, club, strade, confrontandosi con altri musicisti, amici, mixer, computer, batterie, drum machines, chitarre, bassi, tastiere, cavi, corde rotte, pelli, polvere e sudore. Imparando, sbagliando e crescendo giorno per giorno.

Non credo a nessun giudizio e nessun giudice, l’idea di “vivere un sogno”, questa bolla dove l’importante è essere “famosi”, questo “provarci”. Non mi interessa: io non ci voglio provare, io lo voglio fare, che funzioni o meno. La tv nega a queste persone la cosa più bella di tutte: il costruire la propria musica e la propria persona con le proprie mani senza che nessun giudice (per quanto con una storia dietro alle spalle, grande talento e tutto quello che vuoi) decida se è dentro o fuori.

Detto questo auguro a te, al vostro programma, al vostro staff e ai vostri ragazzi le cose più belle del mondo, davvero. Ma la prossima volta, informatevi meglio prima di premere “invia”. Pubblicherò sulle mie pagine questo carteggio (ovviamente nascondendo il tuo nome) non per fare “l’eroe” ma perché credo sia importante che i ragazzi fuori sappiano. Non me ne volere, tanto sono sicuro che continuerete a fare audience e a vendere dischi così come noi continueremo la nostra storia per la nostra strada.

A presto, buon lavoro.
Appino.”

Il ragionamento del cantautore non fa una piega sicuramente. I talent show bruciano (in proporzione 10 a 1) più talenti di quelli che riescono a lanciare… è facile dire che il pubblico che scegliere ma non sempre è così e non è una buona scusante. Questi ragazzi appaiono in tv grezzi, magari poco affini col mezzo televisivo e spesso pagano non la mancanza di talento ma la poca furbizia o dimestichezza col mezzo. E una volta passati da un talent è difficile rialzarsi e che qualcuno creda ancora in te, chiedere a decine di talenti passati da Amici di Maria De Filippi in epoca pre Marco Carta per accertarvene.

Oltre a questo ragionamento Appino ha ragione anche su un altro punto, perché contattare lui come se fosse un anonimo qualsiasi senza rispetto per una storia, quella degli Zen Circus, che va avanti da vent’anni con centinaia di concerti all’anno? (vedi l’immagine con alcune delle date degli ultimi mesi…)
Sicuramente il cantautore ha fatto la scelta giusta perché un talent show può regalare molta popolarità ma può anche distruggere per sempre una carriera e il rischio spesso non vale la candela.

appino tour

E voi cosa ne pensate?