26 Marzo 2021
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26 Marzo 2021

Amici Specials: Michele Bravi nella scuola di Amici di Maria De Filippi. Ecco le sue parole…

Il cantautore, oltre ad esibirsi dal vivo, anche insieme a Samuele, ha raccontato molto di sé

Amici Specials
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Michele Bravi ha iniziato cantando la sua La Vita breve dei coriandoli, esibizione che ha fatto subito scoppiare in lacrime Samuele ma anche Aka7even.

Ho voluto iniziare con questa canzone perché qua dentro, un posto che ormai considero un po’ casa, io ho voluto presentare per la prima volta questo progetto e per me era importantissimo e questa volta torna per la prima volta davanti a voi a parlare con dei giovani che come cercano di rendere una passione una professione. Provare a vivere di quello che amiamo.

Io ringrazio sempre Maria perché credo veramente che quello che lei fa qua dentro, cioè regalarvi una possibilità, in una scuola che per quasi un anno vi insegna cosa c’è là fuori, ragazzi è una fortuna enorme anche perché, quando andrete la fuori sarà ancora tutto da imparare ma se partite da qua dentro avete delle spalle grandissime

Rispondendo ad alcune considerazioni di Leonardo il cantautore ha continuato:

Quando ho iniziato ad approcciarmi al lavoro della musica pensavo che i riferimenti di apprendimento non potessero essere quelli della vita reale. Ad un certo punto, io quando avevo 16/17 anni mi sono trasferito per tanti mesi a Los Angeles ed ho conosciuto questa persona che era un grandissimo performer e performava tante sere a settimana come Drag queen. Il mondo delle Drag queen per me è un modo incredibile per capire che cosa deve fare un cantante, un professionista, un ballerino, qualsiasi persona a cui è chiesto di regalare la propria creatività davanti ad un pubblico. Creare un personaggio, creare una storia… ti dicono sempre ‘togliere la maschera’ io l’ho sempre trovata una cavolata enorme, perché non capisco questo peso negativo che si da alla maschera. 

Bisogna semplicemente modellarle, renderle così definite da rappresentarci e da rappresentare anche gli altri. Tenetevi stretto questo luogo perché qui potete sbagliare, sperimentare ma, allo stesso tempo tenete sempre conto di quanto è importante per voi dare credito al vostro lavoro

Commentando una considerazione di Enula ha risposto

Tu perché ascolti una canzone? Perché qualcuno dice quelle cose nel modo in cui tu non avresti mai saputo dirle. Quando siamo su di un palco noi dobbiamo regalare un’esperienza, a me le persone che mi dicono, l’ho detto anche io in passato, ‘l’importante è che mi sono divertito, l’importante è che mi sono emozionato’ quello io credo che sia un atteggiamento estremamente egoistico. Perché è come chiedere al pubblico di capirti, di accettarti. Ma non vi conoscete, perché devono accettare la tua storia, non è quello. Quando tu sali su un palco la tua storia deve diventare la storia di chi ti sta guardando. Un mondo  dentro il quale tutti possono accedere.

Quando io canto ‘La vita breve dei coriandoli’, quando dico ‘tu che ridi accanto a me’ io ho un viso davanti, io lo so a chi lo sto dicendo, io quella canzone l’ho scritta sul divano grigio di casa mia affianco ad un’altra persona. Ed io questa cosa la vedo quando canto, la sento però tu magari che l’ascolti, Samuele che si dispera vede altre cose, vede altre persone. E questo è regalare un mondo accessibile a tutti. La musica deve essere un modo dove gli altri si possono incontrare.

Con Samuele il cantautore ha condiviso un momento importante, clicca per scoprirlo.

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