24 Settembre 2023
di Interviste, Recensioni
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24 Settembre 2023

Amici di Maria De Filippi: alcuni fuoriclasse passati per la scuola che avrebbero meritato maggior attenzione.

Ventidue edizioni, molti artisti di successo ma anche alcuni che avrebbero potuto fare di più se sostenuti

Amici di Maria De Filippi
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amici di maria de filippi i talenti… “incompresi”

Partendo dal fatto che io Antonino come voce maschile, Karima come femminile e Virginio come cantautore, li scritturerei anche subito per dar loro una possibilità di prima grandezza e non di retrovia (anche se tutti e tre non hanno mai smesso di lavorare, vivaddio), nel tempo non mi sarei fatto scappare una voce maschile che non ho mai dimenticato: Nicola Gargaglia.

NICOLA GARGAGLIA

Il cantante perugino prese parte alla quinta edizione dello show, approdando alla fase finale ma classificandosi solo nono, senza nemmeno giungere alla finalissima.

Eppure Nicola aveva una voce di una duttilità portentosa che, nel corso di quell’edizione, gli permise di cimentarsi con voci come quella di Alex Baroni e Stevie Wonder ma anche di vocalist femminili come Giorgia o Alicia Keys, senza tuttavia scimmiottarle, senza perdere un approccio maschile nel modo comunque di interpretarle.

La carriera del nostro è comunque proseguita su vari palchi, fra musical (Giulietta e Romeo di Riccardo Cocciante) doppiaggi Disney, che non sono certo la cosa più facile da fare, o esibendosi come corista e supporto di artisti molto famosi quali Fiorella Mannoia o nel programma La Corrida.

Tutte esperienze importanti ma che, a mio avviso, non sono paragonabili ad una carriera come artista in prima persona su cui avrei puntato e sul quale all’epoca dei fatti, nessuno forse ha puntato con il giusto mirino.

SAMANTHA DISCOLPA E MADDALENA SORRENTINO

Sul piano invece delle voci femminili vado ancora più indietro con Samantha Discolpa e Maddalena Sorrentino.

Entrambe le ragazze hanno avuto l’onore di salire sul palco di Sanremo per duettare con artisti in gara come Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio, entrambe nel 2005 ed entrambe uscendone con larghissimi applausi e critiche molto generose.

Tuttavia mentre Samantha (che ad Amici sfidava con successo persino le alture di I Have Nothing del mito delle voci Whitney Houston) è rimasta in qualche modo nel mondo della musica e di tanto in tanto la si è potuta vedere in qualche programma come All Together Now o Un’Ora Sola Ti Vorrei, Maddalena, che ad esempio nel talent ricordo cantare la Oleta Adams di Woman In Chains, (mica pizza e fichi) dopo aver affiancato Alessandro Siani, Gigi Finizio ed il compianto Guido Lembo nel suo locale storico, l’Anema ‘e Core di Capri è letteralmente scomparsa dai radar… promozionali, s’intenda.

Invece io le avrei prese di gran peso e le avrei fatte lavorare come se non ci fosse un domani.

FABIO DE MARTINO

Sul fronte cantautorale invece avrei puntato su un talento black come Fabio De Martino (poi in arte anche Fabio Dema) che arrivava pure lui dalla quinta stagione del programma. Il talento stabiese non riuscì nemmeno ad approdare alla fase finale del programma ma subito dopo ebbe modo di cimentarsi sia all’interno della boyband Matisse e poi come solista in diverse cose, sempre interessanti, proprio per quello sguardo black/urban che le contraddistingueva, quando ancora, fra l’altro, quei linguaggi musicali non erano poi così sdoganati nell’italica maniera.

Fabio ha anche scritto per diversi artisti noti come per nientemeno che Tiziano Ferro per cui ha firmato In Mezzo A Questo Inverno o per Laura Pausini, Noemi, Francesca Michielin. Ecco, io il suo talento lo avevo fiutato da allora e certo non me lo sarei fatto scappare.

ZIC

Trovo poi molto interessante le penna di Zic, saltato fuori in una delle edizioni più recenti del talent, quella del 2018, e che nonostante sia ben presente sul mercato, lo fa con dei mezzi da indipendente che non gli permettono di farsi notare ancora nei circuiti importanti. Mai banale nei testi, sempre nuovo negli arrangiamenti e soprattutto mai ripetitivo.

Sono prerogative da non trascurare per un cantautore che ha cose da dire e che oltretutto lo fa usando la sua voce che non è così incastonabile in scomparti ben definiti. Mica è poco? Io ci punterei.

THOMAS

Se avessi dovuto scegliere invece un artista a tutto palco, la scelta sarebbe andata sull’allora appena sedicenne Thomas (Bocchimpani il cognome), che devo dire che mi ha sempre impressionato. I suoi riferimenti stilistici sono di un’epoca che lui nemmeno ha vissuto, con tutto un mondo “jacksoniano” che oggi inizia ad allontanarsi nelle memorie e che lui invece riesce a rendere attuale.

Bellissima voce, particolare nelle basse, un’ottima padronanza del palco con anche capacità danzerecce che in un certo tipo di stile non sono sottovalutabili ed anche in questo caso, come per Zic, una non banalità di contenuti, pur restando in ambientazioni più pop. Thomas è di sicuro un talento di Maria ed io, visto che è ancora giovanissimo, ci scommetterei.

NENO (STEFANO FARINETTI)

Dall’edizione 19/20 invece avrei dato una possibilità a Stefano Farinetti che forse chi segue la musica indipendente italiana avrà poi imparato a conoscere col nome d’arte di Neno.

Il giovane cantautore è più volte stato oggetto delle mie pagelle perché, nonostante non a catalogo di nessuna major, è riuscito a pubblicare diversi singoli che, a mio avviso, sono sempre risultati interessanti.

La scrittura è fresca e sensibile, e con essa l’autore riesce a mostrare sia la sua parte più profonda che quella ironica. Ecco, anche in questo caso se fosse esistito un Fabio Fiume produttore, qualche soldino ce lo avrebbe speso. Quel che è certo è che Amici non ne ha intuito le capacità e il margine di crescita.

CHIARA GRISPO e VALERIA ROMITELLI

Anche Chiara Grispo e Valeria Romitelli sono state due presenze finaliste del talent che però non sono riuscite poi a proseguire con il giusto spazio che avrebbero meritato. Chiara pubblica abbastanza costantemente e recentemente ha fornito una nuova faccia di se, della sua medaglia musicale, non trascurabile; un vestito sensuale che crea contrasto con il visino d’angelo, un po’ da figlia dei fiori degli anni 70.

Il suo progetto è però valido e moderno ed avrebbe bisogno di spazio che le darei.

Valeria, sorella di quel Piero già PQuadro prima e autore di successo poi, è un po’ sparita dai radar. Per un po’ la cantante ed autrice marchigiana ha provato a proporsi con dei singoli sempre particolari, nuovi per le voci femminili a cui siamo abituati. Fra questi ricordo con particolare trasporto un brano dal titolo “La Vita E’ Un’Illusione” che fu finalista ad un Sanremo Giovani, tuttavia senza approdare al Festivalone di Febbraio, per tutt’altri concetti espressi dalla giuria che nulla avevano a che fare con la forza della proposta e con la musica.

Peccato perché quella ragazza li aveva un talento particolare a cui, se fossi stato un produttore avrei concesso maggiori chance.

Certo che come per X Factor avrei potuto citare molti più ragazzi a cui chiedo pure scusa, perché chissà quanti ne ho scordati che mi piacevano pure parecchio. Perdonatemi, sono andato di pancia e di ricordi immediati. Magari riparerò in un’altra occasione con una seconda parte.

Frattempo, buona nuova edizione di Amici di Maria De Filippi.

 

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