10 Giugno 2022
di Direttore Editoriale
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10 Giugno 2022

Aka 7even live a Milano a 360°… il cantautore inizia a portare oltre il concetto di popstar in Italia

Cantante dotato, performer convincente e musicista. Aka 7even live è anni luce lontano dall'artista che abbiamo conosciuto ad Amici

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Aka 7even live al Fabrique di Milano. L’artista ha chiuso le date indoor del suo primo tour pronto a partire già con il Summer tour a partire dal mese di luglio.

Partiamo da una premessa… scordatevi il cantautore che avete conosciuto un anno fa ad Amici di Maria De Filippi. Tenete bene a mente il ragazzo che, debuttando sul palco dell’Ariston a Sanremo 2022, è riuscito ad ottenere una standing ovation con un brano power pop. Tenetelo a mente ma preparatevi ad alzare l’asticella nell’assistere ad un suo live.

Sì perché è nel live, lontano dalle regole, dalle leggi dei numeri e, forse, anche lontano dalle telecamera e dal suo recinto che Aka 7even dimostra quello che è…. Un animale da palco, ma non solo.

Una popstar? Forse. Personalmente ho sempre pensato che il concetto di popstar fosse un po’ riduttivo per alcuni artisti, per esempio per Lady Gaga o Justin Bieber. Si parla di artisti che valicano le frontiere degi generi musicali e cavalcano selvaggi tra pop, rap, urban e R’n’b.

Aka 7even live

Aka 7even è al suo primo tour e quindi non è di certo Justin Bieber, e pur ammirandolo, pur avendolo studiato molto, non vuole nemmeno esserlo. Ma Luca ha dimostrato di essere un ragazzo che ha ascoltato, osservato, guardato e imparato dai grandi artisti, dai cantautori, come dalle popstar. È uno degli ingredienti più importanti, non per il successo immediato, ma per restare nel tempo, insieme al talento è proprio quello… studiare, assorbire e non accontentarsi.

E nemmeno il pubblico deve accontentarsi, deve pretendere da un artista il meglio e, se vede quella luce in più, sostenerlo nel tempo perché la musica è uno scambio, di energie e di vita.

Dopo il concerto Luca (Aka) mi ha chiesto come è stato il concerto. A costo di sembrare sgarbato, di smorzare l’entusiasmo del dopo, gli ho risposto “Lo leggerai…“. Il mio voleva essere ed è stato un segno di rispetto. Volevo tornare a casa, metabolizzare, ricordare le sensazioni provate, ripensare allo show nel suo insieme, riguardare i video e scrivere quello che sentivo.

Ho lavorato per così tanti anni al fianco degli artisti che so quanto è facile, quasi dovuto, rispondere ad un artista entusiasta dopo un concerto guardandolo negli occhi: “È stato bellissimo…”. Ora e qui mi sento pronto a rispondere.

Aka 7even

Aka 7even live al fabrique di milano

Seconda premessa. Chi fa il mio lavoro deve lasciare a casa ogni pregiudizio e paragone e, al tempo stesso, scrivere essendo il più onesto possibile verso chi leggerà ma, al tempo stesso fregarsene anche un po’ Perché se dici, come è successo, che il concerto di Blanco è stato strepitoso qualcuno ti risponderà: “E allora se andavi ad un concerto dei Beatles che parole usavi?

Non funziona così. Un concerto va guardato nel momento in cui accade. Non deve avere paragoni storici. La musica cambia, i contesti sono diversi, e la bellezza e la bravura hanno ben più di cinquanta sfumature.

Per questo con la mia esperienza ormai ventennale posso dirvi che, a memoria, non ricordo di aver visto un debutto live, un primo tour di un artista italiano, così completo, variegato e coerente. Nemmeno Tiziano Ferro, per fare un esempio concreto, quando assistetti al suo primo live all’Idroscalo di Milano nel 2001 per il Rosso Relativo Tour era così completo (quello che sarebbe diventato solo un anno dopo lo ricordiamo tutti ovviamente).

Aka 7even è un vero animale da palco. Lo possiede, lo percorre per tutta la sua lunghezza, ne assapora ogni metro, è parte stessa di quella struttura. Canta, salta, balla, interagisce con ballerini (coreografie di Andreas Muller), con i musicisti, con gli strumenti e persino con gli oggetti sul palco.

Passa dal suonare la batteria a spostare gli sgabelli per lasciar spazio ai ballerini, e lo fa con disinvoltura senza che nessun gesto, anche il più semplice, non appaia naturale. Perché quel palco è il suo.

Aka è un performer in grado di coinvolgere il pubblico quando serve, di farsi ascoltare in silenzio nei pezzi più intensi, di scatenarsi con i ballerini (con un ampio margine di miglioramento) e ad un certo punto ti rendi conto che è così magnetico con la sua energia e il suo entusiasmo, che ti sei scordato di guardare la scenografia fino a metà concerto (chiedo scusa allo scenografo e ai visual). I quattro cambi d’abito, quelli li hai visti, impossibile non notarli. Dall’impermeabile catarinfrangente al cappuccio da scippatore di borsette 🙂

Aka 7even live

Il tassello, essenziale, in più è che Aka 7even non è solo un performer ma un bravissimo cantante.

La sua voce è solida nelle basse, intensa nei parlati, convincente nelle barre e riesce a salire con falsetti che fanno pensare che in fondo studiare se studi i grandi del pop internazionale, si può fare belle cose anche in Italia.

Le sfumature del suo timbro gli permettono di affrontare un brano vocalmente impegnativo come Cambiare di Alex Baroni (come ha fatto a Sanremo), di arrivarti in faccia come un schiaffo nelle ballad intense come Mi manchi o nello splendido omaggio a Michele Merlo, di scuoterti mentre ti canta una brutta verità e convincerti che in fondo, a modo nostro, siamo tutti Perfetti così quando ti colpisce con la sua energia.

E poi mettersi al piano per cantare il brano presentato ai provini di X Factor, When i was your man di Bruno Mars, e ricordarti quanto è bello il suono della sua voce anche così, sopratutto così, quasi nudo.

E in tutto questo, senza nulla contro chi lo usa come strumento, Aka 7even non usa l’autotune, mai. E di questi tempo non è poco.

Siamo di fronte al concerto del secolo, dell’anno, del mese o del giorno? Non è questa la cosa importante. Siamo di fronte a qualcuno che, ad un anno dal debutto nel mondo della discografia ufficiale, con un solo disco all’attivo e, sopratutto, a poche settimane dal debutto sui grandi palchi, è già in grado di farti capire chiaramente chi è e chi potrebbe diventare. E se fossi la Sony Music, la sua casa discografica, punterei molto sul suo futuro.

Aka 7 even live credits

Qui a seguire i credits del live di Aka 7even:

Musicisti

  • Marco Galeone – Tastiere & Synth
  • Alessandro Viglio – Chitarra
  • Max Klein – Direttore artistico e chitarra
  • Alessandro Fava – Basso & Synth
  • Andy Eynaud – Batteria & Pad

Ballerini

  • Andrea Muller – Coreografo
  • James Dale Comia Florendo
  • Mark Noben Suarez Magsino
  • Federica Soncin
  • Giada Desoras
  • Show designers: Andrea Arlotti – Andrea Brighi
  • Visual designer – Giulio Glamnoise
  • Produzione: Daniele Marcon – Lorna Pafano
  • Service video: Cerati Srl
  • Service audio e luci: Cantiere 4 Srl

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