13 Maggio 2021
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13 Maggio 2021

Eurovision Song Contest 2021: la guida e i video delle 39 canzoni in gara. Parte 3 di 4

Penultimo appuntamento con le recensioni ai brani in gara all'Eurovision 2021

Eurovision Song Contest 2021
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Eurovision Song Contest 2021. A una settimana dalla prima semifinale dell’Eurovision 2021, in programma a Rotterdam (Paesi Bassi) dal 18 al 22 maggio prossimi, andiamo ad analizzare altre 10 delle 38 proposte che sfideranno i nostri Måneskin per il titolo e l’ambito microfono di cristallo.

Come abbiamo visto nella prima e nella seconda parte di questa rubrica, ognuna delle proposte in gara viene presentata con una breve recensione abbinata a una valutazione in stelline (da una ☆ a cinque ☆☆☆☆☆) che contrassegna le chance di vittoria di ogni nazione.

Gli appuntamenti della settimana eurovisiva sono i seguenti: prima e seconda semifinale il 18 e 20 maggio su Rai 4 (con il commento di Saverio Raimondo ed Ema Stokholma), finalissima sabato 22 maggio su Rai 1 (commentata da Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio). L’Italia, facendo parte di diritto delle big 5, è automaticamente qualificata alla finale e voterà nella prima semifinale.

🇲🇰 MACEDONIA DEL NORD: Vasil Garvanliev, Here I Stand

Anche i macedoni presentano un artista della “classe del 2020”, emerso nel panorama eurovisivo come backing vocalist di Tamara Todevska – che nel 2019 raccolse con Proud un settimo posto, il miglior risultato ottenuto dal piccolo paese balcanico all’Eurovision. È cambiato il genere (l’anno scorso un’uptempo simil-tangheggiante, quest’anno una vetusta ballatona dal sapore disneyano), non le ambizioni (poche in entrambi i casi). Vasil si gioca tutto con il voto delle giurie: per andare in finale serve una prestazione vocale eccelsa e comunque un discreto supporto anche da parte del pubblico televotante. Non sarà semplice.

🇲🇹 MALTA: Destiny Chukunyere, Je me casse ☆☆☆☆☆

#DestinedForGreatness”: al suono di questo slogan i maltesi di TVM hanno lanciato la partecipazione di Destiny, giovane artista soul di origini nigeriane già vincitrice del Junior Eurovision Song Contest 2015, semifinalista a Britain’s Got Talent e dominatrice assoluta della seconda edizione di X Factor Malta – successo che l’ha qualificata come rappresentante maltese per il 2020. Artista dalle doti vocali immense e che già dal giorno dopo la vittoria al Junior Eurovision veniva pronosticata come l’interprete destinata per prima a fare doppietta tra le due manifestazioni, Destiny arriva a Rotterdam con il pesantissimo ruolo di favorita della vigilia. Il suo brano, un pop con venature charleston a tema empowerment femminile, ricorda vagamente la lezione di Netta Barzilai (vincitrice dell’edizione 2018 con Toy) ma rimanendone distaccata il tanto che basta per non fare gridare alla copia. Per la prima vittoria eurovisiva di Malta (già seconda nel 2002 e nel 2005) servirà un grande apporto dal televoto, storicamente restio a premiare le proposte dell’isola mediterranea in questi ultimi anni: con un cavallo come Destiny, anche questa impresa sembra possibile.

🇲🇩 MOLDAVIA: Natalia Gordienko, Sugar

Già ventesima classificata nell’edizione 2006 come featuring (assieme al rapper Connect-R) del più noto Arsenium (ex componente degli O-Zone, famosi anche in Italia per la versione originale della super hit Dragostea din tei) la popstar e ballerina moldava Natalia Gordienko torna all’Eurovision dopo 15 anni con grande voglia di rivalsa. Il brano è firmato da Dimitris Kontopoulos e Philipp Kirkorov e richiama un po’ tutti gli stilemi del pop femminile di facile presa che negli ultimi anni ha ricominciato a fare strada anche all’Eurovision. Non è affatto scontato, ma il pubblico (soprattutto maschile) potrebbe riportare la Moldavia in finale dopo il passaggio a vuoto del 2019.

🇳🇴 NORVEGIA: TIX, Fallen Angel ☆☆

Nel contesto del Melodi Grand Prix, la selezione nazionale ripresentata quest’anno in chiave rinnovata dopo il grande successo del 2020, ha finito per trionfare Andreas “TIX” Haukeland – musicista e produttore di Bærum molto conosciuto in patria e attivo anche sulla scena internazionale (è uno degli autori di Sweet But Psycho di Ava Max, triplo platino in Italia). La vittoria di Tix, arrivata sconfiggendo al duello finale i favoritissimi KEiiNO (già sesti all’Eurovision 2019 vincendo la classifica del televoto) ha assunto un grande valore di rivalsa essendo il cantante affetto da sindrome di Tourette ed attivista nel campo della salute mentale. Il dubbio è se la performance sopra le righe che metterà in scena anche a Rotterdam (in cui si presenta sul palco vestito da angelo ed incatenato da un gruppo di diavoli) sarà forte abbastanza da riuscire a trasmettere lo stesso messaggio ad una platea internazionale e convincere allo stesso tempo le giurie. Sicuramente una delle più grandi wildcard in corsa quest’anno, può fare benissimo come schiantarsi in fondo alla sua semifinale.

🇳🇱 PAESI BASSI: Jeangu Macrooy, Birth Of A New Age

I padroni di casa scendono in campo con Jeangu, artista R&B che porta sul palco per la prima volta lo sranan tongo – una lingua creola parlata principalmente in Suriname, nazione dell’America meridionale di cui è originario. Come spesso accade, i vincitori dell’anno precedente si presentano in gara senza alcuna velleità di difendere il titolo – puntando a fare bella figura e a presentare un elemento particolare, sicuramente di classe per quanto magari non di facile presa, della propria scena musicale.

🇵🇱 POLONIA: Rafał Brzozowski, The Ride

Il successo di The Weeknd, esploso nel 2020 della pandemia come uno degli artisti più importanti e riconosciuti della musica internazionale, è sicuramente alla base della proposta polacca – un brano pop con ispirazione anni ’80, scritto inizialmente da un team svedese per l’emergente Clara Rubensson e scartato alle selezioni dell’ultimo Melodifestivalen. In questa versione sicuramente la proposta paga l’età dell’interprete, un 40enne cantante e conduttore notoriamente vicino al governo di Andrzej Duda e attualmente sulla cresta dell’onda in Polonia. Malgrado la diaspora polacca presente in tanti europei, non dovremmo trovare The Ride fra le 26 canzoni che si contenderanno il titolo sabato sera.

🇵🇹 PORTOGALLO: The Black Mamba, Love Is On My Side

Atmosfera di classe per il Portogallo, che dopo una combattuta finale del Festival da Canção ha premiato a sorpresa questo brano retrò di ispirazione Beatlesiana scritto e interpretato magistralmente dal frontman Pedro “Tatanka” Caldeira. È la prima volta in 51 partecipazioni che i lusitani si presentano all’Eurovision con una canzone interamente in inglese, e se pure questo fattore ha lasciato qualche strascico in patria resta sicuramente intaccato il valore di questa proposta – forse un po’ troppo di nicchia per fare breccia nei cuori del pubblico, ma sicuramente chiamata a raccogliere grandi consensi con le giurie. A quattro anni di distanza dal trionfo di Salvador Sobral con Amar pelos dois, il Portogallo è chiamato a dimostrare che la musica di qualità può trovare spazio all’interno dell’Eurovision moderno.

🇬🇧 REGNO UNITO: James Newman, Embers

Sono ormai dodici gli anni passati dall’ultimo piazzamento in top10 del Regno Unito, nazione fondatrice dell’Eurovision che col passare degli anni ha perso un po’ l’interesse del pubblico (anche per motivi non strettamente musicali) e dei grandi nomi della propria discografia. La voglia di invertire la rotta resta molta e ci si prova quest’anno con James Newman, fratello maggiore del più celebre John: il cantautore londinese si presenta con un dance-pop danzereccio ispirato al mondo musicale dei più noti Rudimental e l’intento dichiarato di fare ballare il pubblico di tutta Europa. Non è sicuramente un pezzo da vittoria, ma i presupposti per un risultato dignitoso ci sono tutti.

🇨🇿 REPUBBLICA CECA: Benny Cristo, Omaga

La stessa cifra del pop da discoteca arriva anche dai cechi, che si presentano all’ESC sull’onda di due qualificazioni alla finale e un interesse per la manifestazione ormai ritrovato in una nazione che è arrivata in gara tardi e con una gestazione non esattamente facile. L’artista in gara è Benny Cristo, cantante e attore con un background sportivo di livello internazionale nelle arti marziali (è stato campione europeo di jujitsu brasiliano). Omaga è sicuramente un pezzo orecchiabile e convincente fin dal primo ascolto, ma rischia di perdersi nel mare delle proposte che si contendono la qualificazione nella seconda semifinale. La resa dal vivo sarà il make or break delle speranze della Repubblica Ceca di ritagliarsi un posto in finale.

🇷🇴 ROMANIA: Roxen, Amnesia

Una delle più grandi delusioni dell’edizione 2021 è rappresentata dalla rumena Roxen, che avrebbe potuto portare a casa un risultato importante un anno fa con la malinconica Alcohol You e una volta riconfermata ha deciso di presentarsi a Rotterdam con un pezzo molto più debole, generico e meno d’impatto del precedente. La parentesi buia della Romania (due mancate qualificazioni alla finale e una sola top10 in 10 anni) sembra destinata a continuare.

Appuntamento a sabato con l’ultimo appuntamento con la nostra guida all’Eurovision Song Contest 2021.