Il bluff è sistemico. E chi lo racconta perde qualcosa
Il sistema dei finti sold out non è nuovo, e non è segreto. Ma parlarne apertamente è raro. Farlo da dentro – come ha fatto Federico Zampaglione – è quasi un atto di sabotaggio. In un’industria dove tutto deve sembrare successo, dire la verità è il gesto più radicale che si possa compiere.
La nostra Mosca aveva già raccolto una lunga lista di concerti riempiti a suon di sconti e convenzioni, da Zucchero ai Negramaro, passando per Fiorella Mannoia, RengaNek e Il Volo. Ma allora era satira. Oggi è cronaca. Oggi è un artista a confermarlo.
Un sistema che continua a suonare, anche se stonato
Nel frattempo, i Tiromancino sono partiti con il La descrizione di un viaggio Tour25, omaggio ai 25 anni di un disco che li ha segnati. Ma Zampaglione guarda anche al futuro degli altri: «Questo post non è riferito a nessuno in particolare, ma a un’abitudine che da anni sta distruggendo il meccanismo dei concerti».
E la domanda resta. La stessa che ci facevamo lo scorso ottobre: quali concerti fanno davvero sold out?
La Mosca Tzè Tzè
(PS: a proposito… l’inchiesta di Selvaggia Lucarelli dice le stesse cose. Solo con meno zzz.)











