19 Settembre 2023
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19 Settembre 2023

Intervista a Ligabue: L’album “Dedicato a noi” non vuole fare sconti su quello che stiamo vivendo ma suggerisce speranza

Nel tour in partenza a novembre una scaletta diversa ogni sera

Ligabue Intervista Dedicato a noi 2023
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Intervista a Ligabue

La canzone “Dedicato a noi” è figlia o forse l’evoluzione di “Non è tempo per noi”, brano del primo album datato 1990. Quel brano suonava così “Dicono che noi ci stiamo buttando via ma siamo bravi a raccoglierci”. Oggi il singolo che dà il nome all’album recita così “Dedicato a noi, sempre qui a smontare e rimontare, nessuna voglia di finire”.

Luciano, queste due canzoni riassumono una vita, una vita quando avevi 30 anni, una vita oggi. Qual è il valore di quel NOI da quando hai scritto quella canzone a quando hai scritto questa?

Le due canzoni sono effettivamente gemellate. Non è un caso che “Non è tempo per noi” fosse nel primo album e che dicesse una cosa anche forte, non particolarmente positiva “non è tempo per noi e forse non lo sarà mai” ma in qualche modo prova a muovere un sentimento di orgoglio nell’appartenere, nel riconoscersi anche in quelli che non devono per forza essere nelle mode, nelle tendenze “Fuori moda, fuori posto, insomma sempre fuori, dai

Il NOI a cui l’album è dedicato è ancora quel noi lì, più un’altra serie di noi perché c’è il noi della coppia, della famiglia; dentro l’album c’è un noi -non espressamente detto- che riassume il rapporto tra me e il mio pubblico perché io non riesco mai a togliermi dagli occhi e dall’anima l’immagine di quando sono sul palco e insieme condividiamo quei valori che racconto con le mie canzoni. È bellissimo sapere che per quelle due ore siamo d’accordo nel volerli condividere.

È un NOI, fratello, nipote, gemello di quello di 30 anni fa in cui stanno dentro tutti quelli che si sentono rappresentati dallo stesso tipo di valori e soprattutto dalla voglia di non rassegnarsi a come stanno andando le cose. A questo NOI dedico l’album, e chiedo a chi lo ascolta di dedicarsi più tempo ed attenzione l’un l’altro.

Luciano Ligabue_ph. Maurizio Bresciani

Photo di Maurizio Bresciani

Il NOI supera il concetto di IO….

È importante che sia così: stiamo vivendo un disastro di periodo, il peggior inizio di decennio che io ricordi: la pandemia, la guerra nel nostro continente, i disastri legati al peggioramento del clima, la cronaca di un’estate tremenda, il tasso di femminicidi e di stupri, la sensazione che in qualche modo sia terribile il pensiero della generazione Z che andando dallo psicologo dice di non avere un’idea di futuro e forse non averne neanche voglia.

Tutto questo mi fa pensare che nel quadro generale di tutto ciò che abbiamo intorno, ci sia più isolamento e ognuno sia destinato a sentirsi un po’ più solo. Per questo c’è bisogno di un NOI; per ricordare che abbiamo bisogno di cercare l’altro e di aprirci all’altro.

In “Chissà se Dio si sente solo” approfondisci questo concetto di bisogno. Secondo te è Dio che si sente solo perché noi ci siamo dimenticati di lui, o siamo noi che siamo più soli perché lo consideriamo meno?

Noi siamo un po’ più soli…o ci sentiamo un po’ più soli… che è ancora peggio proprio per le condizioni negative in cui ci troviamo. La canzone, non a caso, elenca una serie di paure che sono l’una il contrario dell’altra e magari si rischia di provarle entrambe. Paura di essere come gli altri e di non essere come gli altri. Paura che esista Dio, paura che Dio non ci sia. Paura di essere visti e di non essere visti mai.

Io se immagino il Dio rappresentato dalla religione cattolica, vedo lassù un Signore con la barba bianca che ci osserva e se ci osserva non vede un grandissimo spettacolo. Alla fine del ritornello io dico “chissà se Dio si sente solo, se gli bastiamo, se gli manchiamo” perché – sempre stando al gioco della canzone – se lui si sente un po’ solo è perché noi lo abbiamo abbandonato con i nostri comportamenti.

C’è un altro parallelismo tra “Così come sei”, prima traccia del nuovo album e “Salviamoci la pelle”, brano del 1991. Lì c’era la storia di una coppia di ventenni che scappa da un paese, dalla famiglia e da un destino che sembrava inevitabile. Lei allora diceva “Verso che cosa andiamo?”. Li hai rincontrati dopo 30 anni in “Così come sei”. Dove sono andati?

Sono andati a salvarsi la pelle, se la sono cavata alla grande, hanno permesso ai loro figli di crescere e uscire di casa e quindi adesso hanno nuovamente tempo per loro stessi, per continuare a salvarsi la pelle insieme. Nella canzone lui toglie il telo dalla vecchia Guzzi, lei si rimette un vestito rosso di tanti anni prima che ancora le sta, vanno su una collina dalle parti di Albinea e lì fanno l’amore, finito il quale lui tira fuori una coperta e si mettono a guardare la città, Reggio, che da lì sembra calma e pacificata. Li troviamo benone, si sono salvati la pelle per bene.

Nella canzone “La parola Amore”, accade qualcosa di diverso…

In questa canzone i protagonisti si ritrovano dopo una storia che è stata importante per tutti e due ma che è finita. Il brano parla proprio dell’emozione di quel reincontro in cui non c’è una ripartenza ma è evidente quel sentimento bello anche se amarognolo del pensiero di come sarebbe andata se fossero rimasti insieme…

Ma quindi alla fine, l’amore vince sempre?

Beh, credo che sia una delle poche cose a cui aggrapparsi. Io spesso per amore intendo non tanto quello di coppia quanto proprio la condizione. Quando uno è in amore, è in uno stato d’animo per cui è più aperto verso il resto del mondo ed è una condizione di cui abbiamo bisogno adesso, perché isolandoci ci siamo ancora più chiusi e abbiamo più paura. Ma la paura è il contrario dell’amore quindi l’appello che lancio nell’album è questo costante richiamo agli effetti dell’amore, un incoraggiamento a cercarlo, a viverlo.

Il concetto dell’altro da te è molto forte in tutte le tracce dell’album…

Quando ho scritto l’album mi sono guardato intorno e mi sono domandato che cosa si potesse fare. E penso che quello che si può fare è aggrapparci all’altro, è sentire che questo “noi” non è solo una condizione possibile ma necessaria.

Ogni singola canzone dell’album affonda in profonde riflessioni anche negative e di turbamenti ma chiude conRiderai” …

Questo album suggerisce speranza. Ma del resto io sono quello lì! Io comunque non ce la faccio a fare altrimenti. Nonostante la speranza forse sia poco “cool”, io da sempre trasferisco questo valore nelle mie canzoni perché è un bisogno che ho e che desidero condividere. È un album che non vuole fare sconti su quello che stiamo vivendo ma suggerisce speranza.

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Luciano Ligabue e suo figlio Lenny. Photo di Maurizio Bresciani

Ci dici qualcosa sul prossimo tour, in partenza il 9 ottobre?

Metteremo in rilievo i pezzi del nuovo album ma conto di fare scalette diverse ogni sera, che vuol dire più impegno da parte di tutti ma anche la possibilità di pensare che chi viene possa godere della sorpresa di cosa troverà quella sera lì.

LE DATE DEL TOUR

A seguire il calendario del tour, prodotto e organizzato da Friends&Partners e Riservarossa:

  • 9 ottobre 2023: ARENA DI VERONA
  • 10 ottobre 2023: ARENA DI VERONA
  • 14 ottobre 2023: TORINO – PALA ALPITOUR
  • 15 ottobre 2023: TORINO – PALA ALPITOUR
  • 17 ottobre 2023: FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
  • 20 ottobre 2023: BOLOGNA – UNIPOL ARENA
  • 24 ottobre 2023: BRESCIA – BRIXIA FORUM
  • 27 ottobre 2023: PADOVA – ARENA SPETTACOLI PADOVA FIERE PAD. 7
  • 28 ottobre 2023: PADOVA – ARENA SPETTACOLI PADOVA FIERE PAD. 7
  • 30 ottobre 2023: RIMINI – STADIUM
  • 3 novembre 2023: ANCONA – PALA PROMETEO
  • 4 novembre 2023: ANCONA – PALA PROMETEO
  • 6 novembre 2023: PERUGIA – PALA BARTON
  • 7 novembre 2023: PERUGIA – PALA BARTON
  • 10 novembre 2023: MILANO – MEDIOLANUM FORUM
  • 11 novembre 2023: MILANO – MEDIOLANUM FORUM
  • 13 novembre 2023: GENOVA – STADIUM
  • 14 novembre 2023: GENOVA – STADIUM
  • 16 novembre 2023: LIVORNO – MODIGLIANI FORUM
  • 18 novembre 2023: ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
  • 19 novembre 2023: ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
  • 21 novembre 2023: EBOLI – PALA SELE
  • 22 novembre 2023: EBOLI – PALA SELE
  • 24 novembre 2023: BARI – PALA FLORIO
  • 25 novembre 2023: BARI – PALA FLORIO
  • 27 novembre 2023: REGGIO CALABRIA – PALASPORT
  • 28 novembre 2023: REGGIO CALABRIA – PALASPORT
  • 30 novembre 2023: MESSINA – PALARESCIFINA
  • 1 dicembre 2023: MESSINA – PALARESCIFINA



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