Mimì – SOTTOVOCE, testo e significato del brano presentato in gara a Sanremo Giovani 2025.
24 artisti in gara, quattro puntate in seconda serata su Rai 2 con 4 scontri a eliminazione diretta che porteranno 12 artisti in semifinale, quindi 6 in finale, e solo due sul palco del Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. A giudicare la Commissione presieduta dal Direttore Artistico Carlo Conti e formata da Claudio Fasulo, Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia.
Chi è Mimì
Mimì Aminata Caruso, in arte Mimì, è una giovane cantante classe 2007, originaria di Bamako. Fin da bambina mostra una profonda passione per la musica, iniziando a cantare e partecipando a numerosi concorsi musicali in tutta Italia.
Nel 2024 partecipa a X Factor Italia, presentandosi alle audizioni con il brano Figures di Jessie Reyez. Il suo talento e la sua versatilità catturano immediatamente l’attenzione di pubblico e giudici, che ne riconoscono la forza interpretativa e la presenza scenica. Puntata dopo puntata, Mimì conquista sempre più consensi fino a vincere la competizione nella finale del 5 dicembre 2024, tenutasi in Piazza del Plebiscito a Napoli.
Il suo primo singolo, Dove si va, scritto da Madame, esce nel dicembre 2024 e segna l’inizio del suo percorso discografico. L’anno successivo annuncia il nuovo singolo Brooklyn, pubblicato il 4 aprile per Warner Music Italy, a cui fa seguito Chakra, disponibile dal 20 giugno 2025.
Sanremo Giovani 2025 – MIMÌ SOTTOVOCE significato del brano
Sottovoce nasce dall’esigenza profonda di raccontare un percorso difficile ma consapevole. Mimì crea un brano che vive in equilibrio tra forza e fragilità, costruito lentamente tra parole, suoni e pensieri nati dal suo diario personale.
Sottovoce mette al centro un processo profondo: imparare ad allontanarsi da una persona cara quando quell’affetto inizia a far male, un gesto difficile, quasi silenzioso, che richiede coraggio, lucidità e una nuova forma di tenerezza verso sé stessi. L’artista racconta le fasi di questo percorso con grazia, scavando nella complessità delle relazioni e nella bellezza delle emozioni non dette.
SOTTOVOCE testo
Parlavamo a casa tua, parlavamo della notte e quello che si porta via
era così normale ricordare senza un briciolo di nostalgia
dicevi…
sono soltanto sogni, sono soltanto soldi,
siamo cresciuti ai bordi senza mai crollare o così pare di ricordare
che è tutto da rifare per colpa dell’orgoglio
smettila di scrivwermi solo se hai bisogno.
Lo so che gridavamo sottovoce
ma queste pareti amplificavano il rumore
ed è normale piangere per te, questa è la vita
versare la lacrima, accettare che è finita
e adesso quasi pare di ricordare senza un briciolo di nostalgia
Ricorda mi vedevi distante perché abitavo su Marte
Mi notavi tra la gente dalla mia pelle diamante
parlavamo tra di noi
ma resti tra noi non c’è stato mai niente di che
come rasoi che tagliano e lasciano il segno come tatoo…mai più
Lo so che gridavamo sottovoce
ma queste pareti amplificavano il rumore
ed è normale piangere per te, questa è la vita
versare la lacrima, accettare che è finita
dicevi sono soltanto sogni, sono soltanto soldi
sono cresciuta ai bordi senza mai crollare
e quasi pare di ricordare…
Lo so che gridavamo sottovoce
ma queste pareti amplificavano il rumore
ed è normale piangere per te, questa è la vita
versare la lacrima, accettare che è finita
e adesso quasi pare di ricordare senza un briciolo di nostalgia











