18 Agosto 2025
di Direttore Editoriale
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18 Agosto 2025

Laura Pausini guida il ricordo delle ex Nuove Proposte di Sanremo: “Pippo Baudo era generoso ed entusiasta di noi giovani”

Pippo Baudo ricordato da Laura Pausini, Paolo Vallesi, Fabrizio Moro, Anna Tatangelo, Giò Di Tonno e Dolcenera come maestro e scopritore di talenti a Sanremo
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Il ricordo di Pippo Baudo continua a riecheggiare forte, soprattutto tra coloro che, negli anni, hanno trovato nella sua figura un vero mentore. In particolare gli ex protagonisti delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo, categoria che Baudo ha reso centrale e che oggi appare sempre più marginale.

L’eredità di Pippo Baudo a Sanremo

I Festival di Sanremo firmati da Baudo sono stati tredici. Abbiamo già raccontato la loro storia qui, ma vale la pena ricordare come le quattro edizioni degli anni ’90 e le prime due dei 2000 abbiano segnato vere svolte epocali.

Con lui il Festival passò a cinque prime serate, tornò a essere un evento mediatico capace di catalizzare l’Italia intera, e gli ospiti internazionali erano davvero nomi di caratura mondiale: da Madonna a Elton John, dai Take That ai Duran Duran.

E soprattutto, con lui la categoria delle Nuove Proposte, che debuttò nel 1984 con lui presentatore e con la vittoria di Eros Ramazzotti, divenne un pilastro dello spettacolo.

Non è un caso se da quelle edizioni uscirono così tanti nomi ancora oggi attivi sulla scena: Laura Pausini, Giorgia, Andrea Bocelli, Carmen Consoli, Marina Rei, Anna Tatangelo, Gianluca Grignani, Daniele Silvestri, Gió Di Tonno, Silvia Salemi, Gerardina Trovato, Nek, Syria, Irene Grandi, Romina Falconi, Dolcenera, Jalisse, Fabrizio Moro, solo per citarne alcuni.

Per ritrovare un’impronta simile bisogna arrivare alle edizioni 2015 e 2016 firmate da Carlo Conti, che lanciarono Francesco Gabbani, Ermal Meta, Serena Brancale, Mahmood, Amara, Enrico Nigiotti e Irama.

La filosofia di Baudo: il coraggio di credere nei talenti

La differenza non stava solo nella quantità di edizioni condotte, ma nell’approccio. Baudo non aveva paura di coltivare i talenti in cui credeva. Era regola ferrea: i giovani vincitori di categoria venivano sempre riconfermati l’anno successivo ma non solo. Anche artisti validi che magari non avevano brillato in classifica ma avevano progetti interessanti, trovano il loro posto l’anno successivo così da non essere dimenticati

Così Giorgia, Carmen Consoli, Gerardina Trovato o Silvia Salemi, per fare degli esempi, poterono continuare il loro percorso senza essere frenati da giurie demoscopiche spesso poco pronte alle novità o da giurie di qualità con la luna di traverso.

Non era un caso che Baudo avesse inventato manifestazioni parallele come Sanremo Giovani in prima serata o il Sanremo Top, che un mese dopo riportava tutti, big compresi, sul palco per confrontarsi con i risultati discografici.

E non era un caso che le Nuove Proposte non venissero relegate “prima di cena” o in chiusura dopo la mezzanotte: si esibivano in alternanza ai Big, con pari dignità. Erano sedici, non otto o quattro come negli ultimi anni, e gli ascolti non ne risentivano.

Pippo Baudo aveva già inventato il talent show prima del talent stesso, ma senza telecamere h24, polemiche o inciuci amorosi. Solo canzoni e storie musicali e di vita da raccontare in pochi minuti. A volte persino aiutava i giovani nella scelte dei pezzi. Come accadde con Giorgia, quando non era convinto della forza della canzone ma del talento sì, e volle ascoltarne altre.

Qualcosa che in parte hanno cercato di fare anche Amadeus e Conti, che non a caso hanno sempre detto di ispirarsi a quei festival. Solo che Pippo aveva una visuale più ampia che andava oltre le major e le canzoni radio friendly che sembrano più tormentoni estivi. Pippo cercava canzoni che restessare nel tempo. Ne pretendeva almeno tre da sé stesso.

Clicca in basso per le testimonianze di alcuni degli artisti a cui Pippo ha realmente cambiato la vita e, le parole di Laura Pausini, intercettata in camera ardente da media, che riassume proprio il rapporto di Baudo con le Nuove proposte.

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