Leon Faun significato di Polvere da sparo nuovo singolo in uscita il 17 ottobre 2025.
Dopo settimane di silenzio e un freestyle pubblicato a sorpresa sui social che ha riacceso in pochi minuti l’attenzione dei fan, Leon Faun è pronto a tornare. Polvere da sparo esce per Walkin’ / The Orchard, un singolo che segna l’inizio di un nuovo capitolo artistico per uno dei talenti più visionari della scena urban italiana.
Leon Faun – Polvere da sparo: significato del nuovo singolo
Un freestyle, un battito, una scossa. Così Leon Faun ha scelto di riaccendere la propria musica e il proprio racconto.
Il nuovo brano viene descritto come una riflessione poetica e viscerale sulla necessità di rallentare, di osservare il mondo da un punto diverso. Leon si muove in una dimensione sospesa, a metà tra sogno e realtà, dove la lentezza diventa atto di resistenza e la fragilità assume i contorni di una nuova forza.
“Respiro polvere da sparo” non è solo un verso, ma un gesto. È la metafora di chi sceglie di rinascere dopo aver attraversato il buio, trasformando il dolore in carburante, l’errore in upgrade. Nel suo universo musicale, la fantasia diventa la vera salvezza: una forza purificatrice che lo mantiene lucido, un rifugio che lo protegge dal rumore del mondo esterno.
Polvere da sparo è una discesa dentro se stessi, una danza lenta tra zone d’ombra e consapevolezze nuove. Leon racconta la sensazione di sentirsi un pesce fuor d’acqua, come quelli vinti alle fiere e portati in giro di mano in mano, simbolo di un’anima fragile ma pura, capace di muoversi controcorrente anche quando tutto sembra confuso.
Per Polvere da sparo si parla, non di una ripartenza, ma di una continuazione. Un nuovo livello dello stesso percorso artistico che Leon Faun ha iniziato anni fa, un mondo dove poesia e concretezza convivono in perfetto equilibrio. La sua scrittura si conferma ancora una volta una delle più personali della nuova scena italiana, capace di fondere glitch e grazia, ritmo e visione.

TESTO
E la dico a te
Si proprio a te
Chiedo come fai a stare in piedi
Come se il vuoto in me
Non fosse altro che i tuoi problemi
Siamo io e te
Ma non siamo noi
Quando. in credo e se
Ma la mia sete aumenta
No che non rallenta
È vero sono stato fermo un anno
Penso che sia stato per quel guasto
Fanno funny ma se premi il testo
Ti stacco l’anima dai cavi e sparo
Tutto solo come un Calimero
Frega un cazzo del tuo piagnisteo
Giuro lo ribalto sto torneo
Creo un intralcio e rispacco il tuo stereo
Chiaro, chiaro
Che io è da quando respiro che scrivo che è stato
Un delirio, respiro, polvere da sparo
stavo con un buco nel cuore e il dolore in cui cado e dopo ricado
Non l’ho colmato
Chiaro
Siamo tutti connessi mò che si apre il sipario
Leone starei attento e non intendo al sipario
Un esercito che risponde soltanto “si chiaro”
Un mercato che sembra un morso della mela di Adamo
Vago per un amore impossibile a Milano
Non mi hanno fatto fuori però poi ci hanno provato
Tra cantanti e attori non c’è poi un gran divario
Te lo dice una persona non da una posa a caso
Da quando ho la metà dei miei anni vedo tutto a scatti
Vedo comandanti comandati in coda per un coma gratis
Quante cose ancora che ho da domandarvi
Droga dopo droga si anche io al tuo party
Passi indietro nel labirinto di Shining
Caschi il cielo con te non scendo a rapporti
Te la canti e chiedo come fanno con te gli altri
Tu sei l’antigenio mi gelo se canti
Chiaro, chiaro
Che io è da quando respiro che scrivo che è stato
Un delirio, respiro, polvere da sparo
stavo con un buco nel cuore e il dolore in cui cado e dopo ricado
Non l’ho colmato
Chiaro
Vedo solo più chiaro
Non volevo essere il primo ma nemmeno uno schiavo, strano
Mi hanno chiuso e ucciso e non sono cambiato, solo mutato, un poco più umano
Come se fossi tornato a casa
Quella luce negli occhi tuoi la chiamo casa
Cara, quella luce che emani dagli occhi l’accuso, scusa
Se chiusa alle volte come fosse uno scudo
Cado dal buio
Quando distruggo ciò che è casa











