50 sfumature di voce di Annalisa
Ho scelto di partire proprio dall’ultimo successo di Annalisa Bellissima, per poi andare indietro nel tempo… qui a seguire il nostro pianoforte per capire le note di cui si parla nell’articolo in relazione ad hit internazionali molto note.
Prima di dedicarci ad Annalisa, ricapitoliamo il Papadizionario, aggiornato ad oggi, con i termini tecnici.
Papadizionario sulle tecnica vocale:
Twang
Letteralmente il “suono”, è una Tecnica usata prettamente nel canto moderno e nel musical che, andando ad utilizzare una certa coloritura del suono tendente al nasale, riesce a rendere la voce molto udibile e squillante.
Melisma
Agilità vocale, tipica del modo R&b, cantanti come Whitney Houston, Mariah Carey o Christina Aguilera ne fanno sempre uso nei loro brani.
Cry
È una delle basi nella tecnica del canto moderno, non facile da eseguire all’inizio. Riesce molto naturale nelle vocalità delicate, come Arisa, Elisa ecc. é una voce morbida, pulita, priva di sporcature ed ariosità, poi ovviamente può subire modifiche e prendere sfaccettature differenti. Non è un suono potente, o un acuto.
Suono girato
Nel mondo del canto e della tecnica vocale esistono un’infinità di nomi per indicare magari lo stesso concetto, il suono girato è un suono leggero, un suono caratterizzato tendenzialmente da un volume non alto, molto spesso sfocia nel falsetto, è quel tipo di vocalità che sentiamo nelle strofe e nei momenti soft o intimi.
È l’opposto della voce dritta, di petto.
Ed ora partiamo con le canzoni di Annalisa.
LE CANZONI SCELTE
BELLISSIMA
Un mix di sonorità anni 80, di ritmo e giochi vocali che rende il brano un vero tormentone; pensate che ho imparato il ritornello dopo il primo ascolto, vero record!
Quanto può essere ritenuto difficile questo pezzo da cantare? Partiamo sempre dal presupposto che ogni vocalità è differente l’un dall’altra, credo però che questo pezzo abbia tutte le carte in regola per essere considerato un pezzo “non facile” da tante persone, ma perché?
Il range vocale che prende è quello di mezzo soprano; la nota massima raggiunta è un DO5 che di per se non è considerata difficile per una donna, se non fosse che il ritornello rimane fisso su quelle note tutto il tempo e ciò va ovviamente a complicare un po’ le cose! Considerate che un conto è prendere una nota alta e poi scendere su note più comode, un altro è invece prendere delle note medio alte e doverci rimanere tutto il tempo!
Faccio sempre l’esempio di I Will Always love you della meravigliosa Whitney Houston, perché è un brano così difficile? Per lo stesso motivo, perché il ritornello si aggira tutto su un range medio alto, con tanto di melismi e abbellimenti vocali continui!
Anche la nostra Annalisa utilizza questi movimenti vocali nei vari “dove vai” e “che cosa vuoi” che vanno a complicare la situazione, non di poco!
Ma c’è anche un altro motivo di difficoltà, il ritmo! Il pezzo è infatti parecchio movimentato e questo non è un dato da sottovalutare; si deve essere allenati a livello di respirazione per affrontare dei brani così veloci!
Insomma, questo brano potrebbe essere ritenuto una bella maratona!
Difficoltà: 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
SENTO SOLO IL PRESENTE – ALTEZZA DELLE NOTE
Andiamo indietro di ben 8 anni ed incontriamo un’Annalisa sicuramente molto più romantica rispetto all’Annalisa delusa d’amore di Bellissima.
Nel 2014 usciva Sento solo il presente che possiamo tranquillamente includere nella lista dei brani tecnicamente complessi di Annalisa per quanto riguarda l’altezza delle note.
Anche questo brano si muove su un range medio alto ma raggiunge note più alte di Bellissima (Re4) e lo fa dopo essere stata tutto il ritornello su un Do4; “Mentre sbattono forte ma sento che non può succede(re)rmi niente” reggere queste note con la leggerezza che fa lei non è per niente facile!
Difficoltà: 8,5 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
ALICE E IL BLU – INTERPRETAZIONE
Come sapete sono sempre molto attento al lato Interpretativo che reputo basilare in un artista, più di quello tecnico. Non potevo quindi non andare a scegliere anche un brano che mettesse in risalto le doti interpretative della Scarrone e per farlo ho scelto Alice e il blu; un brano enigmatico, malinconico e ricercato sia dal punto di vista musicale che da quello testuale.
A mio parere, i brani come questo sono quelli più difficili da interpretare perché non descrivono emozioni più “comuni” e universali come può essere il dolore per un amore finito o la gioia e l’adrenalina di un nuovo incontro; qui invece si parla di solitudine, introspezione, malinconia, emozioni molto più difficili da essere raccontate! Non penso sia un caso che sia stato scelto il colore “blu” anche nel titolo; il “blues” è il genere malinconico per eccellenza e all’estero si utilizza il termine “feeling blue” per indicare un senso di tristezza! Questo brano è una perla a livello interpretativo.
Difficoltà (interpretativa): 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Tecnica vocale 7 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
DIECI – TIMING
Cos’è il timing? La voce del cantante sul tempo, sul ritmo! Sembrano dei concetti quasi “scontati” quando ascoltiamo un’artista esibirsi ma vi posso dire che esistono pezzi come ad esempio Dieci che sono tutto tranne che facili da eseguire! La prima parte del brano è quasi priva di riferimenti ritmici distinti come può essere una batteria e quindi mantenere un ritmo preciso e pensato risulta difficile.
A differenza di Bellissima che è un brano veloce e quindi quasi giustificata nella difficoltà ritmica, la cosa particolare di questo pezzo è il suo essere un mezzo tempo; il fraseggio vero e proprio è molto difficile, perché ha dei leggeri richiami al mondo del canto moderno, dove la ritmicità è completamente mossa, non segue più un filo schematico come accadeva fino a qualche anno fa!
Vi farei notare anche il “tra un’ora” che è una delle note più alte che prende Annalisa nei vari brani, un Mib5 (nella nomenclatura mondiale Eb5).
Difficoltà: 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
LA PRIMA VOLTA – DINAMICHE
Ho scoperto questo brano grazie ad una mia allieva, devo ammettere che non lo conoscevo e vi starete domandando il perché io l’abbia inserito in questa lista; qui si dimostra la versatilità di Annalisa anche dal punto di vista delle dinamiche, cosa sono le dinamiche? Io per spiegarle faccio sempre il paragone con un dipinto, quando si dipinge un cielo non utilizziamo soltanto il blu ma infinite sfumature di questo blu, azzurro, celeste, il bianco delle nuvole e alcune volte potremmo notare anche un colore tendente quasi al verdastro; le dinamiche sono tutte queste sfumature della voce, proprio come il titolo della mia rubrica!
E in questo brano Annalisa mostra un colore di voce molto più soffice, delicato, quasi alla Arisa che magari negli altri brani non ha voluto mettere troppo in risalto, qui ha dimostrato d’essere molto brava anche coi suoi più “girati”, leggeri e morbidi, non è da tutti questa capacità di saper gestire la voce in maniera egregia in entrambe le modalità.
Difficoltà : 7 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
INVERNO – STILE
Abbiamo aperto la rubrica di oggi su Annalisa col suo ultimo pezzo ed in questo viaggio nel tempo non potevamo non terminare con uno dei suoi primi brani, Inverno. A mio avviso, resta sempre originale e “diverso”; quando Annalisa si presentò ad Amici aveva una personalità vocale molto diversa rispetto all’Annalisa che conosciamo ora e non intendo dire né migliore né peggiore, semplicemente diversa. Il suo modo di pronunciare le parole ricordava molto la cantante Meg (99 posse); il suo mondo era però già ben definito nonostante la giovanissima età, il suo stile era autentico e magico, tanto che ogni suo singolo sembrava dirigere l’ascoltatore in un mondo fiabesco, ultraterreno.
Sicuramente dal punto di vista stilistico ha sin da subito dimostrato una forte personalità, quel suo modo di fare a tratti “freddo” ma allo stesso tempo fragile e quel timbro inconfondibile hanno fatto si che Annalisa riuscisse ad arrivare ad essere un’artista super affermata ed amata ancora oggi, a distanza di più di 10 anni.
Difficoltà: 7 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐