X factor 2025 finale – Il clima umano dietro il tavolo
Giorgia lo conferma: Quest’anno ero più rilassata. La squadra è fortissima: autori, tecnici, produzione. C’è armonia e questo ti permette di lavorare bene.
Ed era evidente anche in sala: naturalezza, complicità, nessuna tensione forzata.
Il tema discografico: sincerità assoluta
Jake La Furia: La top 50 è piena di tarocchi. Non sempre riflette meritocrazia e lo sanno tutti. I ragazzi che arrivano da X Factor non fanno ancora parte di quelle dinamiche industriali.
Achille Lauro: Il successo vero si misura in dieci anni, non in tre mesi. Questi quattro sono già una vittoria.
Francesco Gabbani: È difficile dire cose costruttive in 20 secondi di diretta. È tutto spontaneo, come tra amici.
Tre frasi brevissime ma che, messe insieme, fotografano lo stato reale dell’industria musicale italiana meglio di qualsiasi panel. Jake fa una cosa che in conferenza stampa non si sente quasi mai: dice la verità nuda e cruda. La classifica, oggi, è un misto di ascolto reale, playlisting, spinta editoriale e dinamiche di mercato che i ragazzi appena usciti da un talent non conoscono ancora. Non è cattiveria: è un dato tecnico.
Lauro aggiunge un livello ulteriore, quello esistenziale: non si diventa artisti in un trimestre. È un discorso che sembra scontato ma che, nel rumore delle classifiche, spesso dimentichiamo. Quello che lui sottolinea è che i finalist* arrivano già con identità artistiche solide, non “vuoti” da riempire dopo il programma. E non è stato sempre così nelle edizioni precedenti.
Gabbani, infine, chiude il cerchio ricordando il contesto: la televisione. La velocità. L’urgenza. Quelle sedute al tavolo non sono riunioni di A&R, ma reazioni immediate che devono essere anche televisivamente efficaci. Eppure, nonostante i tempi tecnici, quest’anno sono riusciti a parlare ai ragazzi senza quelle sovrastrutture che spesso appesantiscono i talent.
In sintesi, questo blocco della conferenza è stato forse il più lucido: una fotografia non autoassolutoria ma onesta del sistema, che restituisce ai finalisti ciò che meritano davvero — il riconoscimento della loro autenticità, non un’illusione di successo immediato.
I finalisti: emozioni e gratitudine
rob: Il mio switch (quando ha capito che poteva crederci nell’arrivare in finale) è stato al secondo live con Ti sento.
Delia: Jake mi ha lasciata vera al 100%. Questa è la mia vittoria.
EroCaddeo: Io voglio solo lavorare, pagarmi l’affitto e mettermi un panino.
PierC: Con Gabbani ho pianto e riso. È un’anima bellissima.
Il sindaco Gaetano Manfredi: Due donne del Sud in finale. Per noi è un motivo di orgoglio
Napoli sarà anche protagonista di una masterclass e di un progetto con i giovani dei quartieri: un lascito concreto della produzione alla città. E proposito di belle iniziative, il rinfresco della conferenza stampa era stato preparato dalle sapienti mani dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Rossini.
La conferenza stampa ha confermato che X Factor 2025 arriva in finale come una squadra vera. I giudici non sono personaggi costruiti: parlano, si confrontano, si punzecchiano ma poi ridono insieme. Sono una squadra adulta e affiatata.
I finalisti hanno portato professionalità, sensibilità e identità chiare.
Napoli ha fatto il resto: calore, accoglienza e una cornice simbolica potentissima.
Gli ospiti della finale di X Factor 2025 saranno: Laura Pausini e l’ospite internazionale Jason Derulo.
E se questa era solo la conferenza… la finale promette scintille.
Foto di Carmine Conte











