5 Febbraio 2022
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5 Febbraio 2022

Sanremo 2022: Premio Testo & ConTesto. I testi migliori (e i peggiori) del Festival

Il nostro Prof di latino, come ogni anno, analizza e premia per noi i testi del Festival

Sanremo 2022 Testi
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SANREMO 2022 TESTI: FRASI DA RICORDARE O DA DIMENTICARE

Prima di assegnare i premi, alcuni riconoscimenti speciali alle frasi delle canzoni che più si sono distinte, nel bene e nel male. Nella generale normalità del livello lessicale e stilistico, c’è qualche FRASE che SPINGE (per usare un’immagine cara alla romanità) e più di qualche frase che è CRINGE.

Quando la notte arriva
M’ama non m’ama un fiore
America Latina
Un Cuba Libre amore
Quando la notte arriva
Duecentomila ore
(Ana Mena)

Dev’essere proprio andata male quella notte all’autore Rocco Hunt per raccontarla così. Ana Mena, un po’ Violetta rediviva, un po’ Maria Nazionale esotica, si fa interprete di Duecentomila ore, mentre noi cerchiamo cinquantamila lacrime da versare. CRINGE


Ultimamente dormo sempre anche se non sogno (…)
Se dormi troppo poi ti svegli morto.
(Dargen D’Amico)

Non sono frasi, ma manifesti di vita da tatuarsi sconsideratamente su una chiappa pigra. Quando arrivano queste parole nella canzone più dance e più commerciale del Festival, sussulto come se incontrassi Seneca a Torpignattara. SPINGE


Stai andando forte
Apri tutte le porte
Gioca tutte le carte
Fai entrare il sole
(Gianni Morandi)

Neppure lo sforzo finale di variare la rima regala dignità a questo accumulo di formule motivazionali che il peggiore mental coach non sarebbe mai in grado di partorire. Mentre tutti gridano “È tornato Gianni di Fatti mandare dalla mamma, abbiamo rivisto il Gianni degli inizi”, io temo che questo sia il Jovanotti della fine. CRINGE


Perché non ti sento ma tutto qua parla di te
E solo Dio sa quanto vorrei che fossi silenzio
Ho trovato la calma però non è niente di che
non ha niente di me (Highsnob e Hu)

Moderatamente lirico questo estratto della canzone. Non SPINGE troppo, ma è grazioso.


Voglio amarti nei pensieri, NELLE MANI… (Iva Zanicchi)

E interrompo qui la citazione, invitandovi a visualizzare. Un’immagine corposa, di cui vi risparmio l’esegesi per non mettere il Dito nella piaga. Il CRINGE va all’autore Di Stefano, cui è probabilmente sfuggita DI MANO la situazione.


Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle (Mahmood e Blanco)

Delicata sintesi delle contraddizioni degli amanti, rafforzata certo dalla messa in scena dei due artisti e dalla dolcezza delle armonie vocali. SPINGE teneramente


Volano farfalle sulle lampadine
Attratte come fosse la luce del sole
Come me che tra miliardi di persone
Vengo verso di te
Non volano farfalle
Non sto più nella pelle…
(SanGiovanni)

Le nuove frontiere della poesia del quotidiano. Ma intanto anche le farfalle nello stomaco si sono date alla fuga, anzi si sono trasformate in mosche della specie Dermatobia hominis. CRINGE

Clicca su CONTINUA per i tre testi migliori e i tre peggiori secondo il nostro Prof di latino Davide Misiano.

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