2 Luglio 2025
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2 Luglio 2025

Il futuro del Festival di Sanremo è in bilico: la Rai deposita tre nuovi nomi

La Rai sta seriamente pensando di ripartire da zero con la storica kermesse.

Caricatura fumettistica su Sanremo 2026 e il cambio nome voluto dalla Rai
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La Rai già pronta a cambiare il nome al Festival di Sanremo dopo l’edizione 2026?

L’edizione del 2026, come è noto, è confermata sulla riviera ligure con alla guida Carlo Conti ma dietro le quinte del Festival di Sanremo, qualcosa si muove. O meglio: tre nuove mosse della Rai stanno facendo tremare le fondamenta della kermesse più seguita del Paese. +

Il futuro? Potrebbe avere un nome diverso. E forse anche un’altra città (vedi qui).

Rai, nuovi marchi registrati e l’ombra di un cambio storico

La notizia circolava da giorni in ambienti televisivi e ora è diventata ufficiale: Viale Mazzini ha depositato tre nuovi marchi. Le diciture sono tutto fuorché neutre: Festival Rai della Musica Italiana, Il Festival della Rai e – quella che ha fatto scattare più di un campanello d’allarme – Italian Song Contest Rai.

Tre nomi che, se adottati, significherebbero un cambio identitario radicale. Nessun riferimento diretto a Sanremo. Nessun legame con il brand che ha costruito 74 anni di storia della canzone italiana. Il terzo, in particolare, evoca esplicitamente un’operazione in chiave Eurovision, con respiro internazionale e un possibile format separato.

Il secondo nome, Il Festival della Rai, onestamente ci “cringia” un po’. Il terzo, anche alla luce del fatto che l’Eurovision nasce prendendo ispirazione proprio dal nostro Festival, potrebbe aprire a nuovi e interessanti scenari.

come siamo arrivati fin qui…

Il nervosismo tra Rai e Comune di Sanremo è noto da tempo, ma oggi si fa più concreto. Il Comune avrebbe infatti richiesto un contributo economico raddoppiato, pari a un milione di euro in più rispetto agli anni precedenti, oltre a una quota sugli introiti pubblicitari della Rai. Una richiesta che ha irrigidito i rapporti, tanto da spingere la tv di Stato a tutelarsi e iniziare a immaginare un piano B.

Un piano che potrebbe coinvolgere anche la sede stessa del Festival. Da tempo, infatti, si discute della scarsa capienza e flessibilità del Teatro Ariston, considerato non più adeguato a un evento che ogni anno cresce in ambizione e richieste tecniche.

Spostamento del Festival dopo sanremo 2026? Le città in lizza

Se il futuro del Festival dovesse davvero staccarsi da Sanremo, diverse città sembrano pronte a raccogliere il testimone. Tra le ipotesi circolate spiccano Sorrento, Viareggio e Rimini, ma anche Torino, che ha già ospitato l’Eurovision nel 2022, e il Gargano in Puglia.

Non si esclude nemmeno un format itinerante, con rotazione biennale della location. Una rivoluzione che romperebbe la tradizione ma andrebbe incontro a esigenze moderne di logistica, promozione turistica e versatilità organizzativa.

Per ora Sanremo resiste. Ma per quanto ancora?

La Rai ha partecipato all’unico bando pubblico indetto dal Comune per le edizioni 2026, 2027 e 2028. Nessun altro si è fatto avanti, nonostante gli iniziali interessamenti di Mediaset e Warner Bros Discovery. Il format, va detto, resta comunque una esclusiva Rai per sentenza del Consiglio di Stato. Ma se le tensioni non rientrano, lo scenario di un Festival con un altro nome e da un altro palco non è più solo fantasia.

Italian Song Contest Rai” suona come il titolo di un nuovo progetto. Forse già pensato per un pubblico più internazionale, più giovane, meno legato a una tradizione ormai difficile da gestire. Ma che fine farebbe quella parola magica che ogni italiano riconosce a orecchio, come una melodia: Sanremo?