14 Febbraio 2025
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14 Febbraio 2025

Brunori Sas a Sanremo 2025: “Mio padre era il mio eroe, e spero di essere per mia figlia ciò che lui è stato per me.”

Il cantautore in conferenza stampa racconta la sua canzone e il legame con la sua terra.

Sanremo 2025 Brunori Sas
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Sanremo 2025 Brunori SAS ha portato sul palco dell’Ariston una canzone che incarna perfettamente la sua poetica: scavare a fondo nelle emozioni, anche quelle scomode, per arrivare alla verità.

Il cantautore calabrese, in conferenza stampa, ha spiegato il suo approccio alla scrittura:

Cerco nelle canzoni qualcosa che mi metta di fronte alla verità, anche in maniera dura. Lo faccio sia con le canzoni che ascolto, sia con quelle che scrivo. Il mio tentativo è sempre quello di andare in profondità e anche di dirmi quello che magari non mi piace sentir dire. È un mestiere, se vuoi, ma penso sia l’unico modo per scrivere qualcosa di vero.

Una visione che si riflette nella sua musica, capace di toccare corde intime e universali.

Il Festival è per lui un’occasione per portare questa sensibilità a un pubblico più ampio, senza però cedere a facili scorciatoie. Interrogato sulla libertà di espressione e sulla possibilità di autocensura nella scrittura, Brunori ha risposto con la consueta schiettezza:

Non ho mai pensato alla convenienza personale quando scrivo. Certo, mi chiedo quando sia opportuno o meno parlare di certe cose, perché oggi tutto è divisivo e polarizzato. Ma non voglio cadere nella tentazione di scrivere solo per creare tifoserie o dibattiti sterili.

Un’affermazione che conferma il suo ruolo di cantautore autentico, lontano dalle dinamiche del marketing e vicino alla necessità di raccontare il mondo con sincerità.

Uno dei momenti più attesi della sua partecipazione a Sanremo 2025 è l’interpretazione de L’anno che verrà, un omaggio a Lucio Dalla, da lui definito “un artista incredibilmente alto, sofisticato e al tempo stesso popolare“.

Dalla è sempre stato innamorato dell’umanità che cantava. Non troverete una sua canzone in cui il suo sguardo sia giudicante. È questa empatia che mi ha sempre colpito di lui. Parlando delle sue radici calabresi, Brunori ha scherzato sulla forte presenza di giornalisti e artisti della sua terra al Festival: La narrazione della Calabria sta cambiando. Sono fiero di vedere sempre più calabresi orgogliosi delle proprie origini.

Un altro tema importante toccato da Brunori riguarda il rapporto tra padre e figlio, centrale nella sua esibizione sanremese e nella sua vita personale. Sua figlia, dopo aver ascoltato la sua canzone, lo ha definito “il suo eroe”.

Lui, commosso, ha risposto: Mio padre era il mio eroe, e spero di essere per mia figlia ciò che lui è stato per me. Riguardo al futuro della Calabria e dei giovani che lasciano la regione in cerca di opportunità, ha espresso una riflessione interessante: Vivere lontano dai grandi centri può essere un privilegio. A volte la distanza permette di vedere le cose con uno sguardo diverso, più lucido. È come guardare un quadro: se sei troppo vicino, vedi solo i dettagli. Se fai qualche passo indietro, lo vedi nella sua interezza.

Tra i primi cinque in classifica, in molti iniziano a chiedersi se Brunori possa davvero portarsi a casa il Leone d’Oro. Ma lui, con la sua consueta ironia, minimizza:

Il mio vero obiettivo non è vincere, ma arrivare all’Eurovision! Così almeno mi risparmio la fatica di prendere l’aereo per la Svizzera.

Un’uscita che conferma ancora una volta la sua capacità di mescolare profondità e leggerezza, rendendolo uno degli artisti più amati della scena italiana. Che vinca o meno, il suo Festival ha già lasciato il segno. Brunori Sas ha portato a Sanremo 2025 il suo mondo, fatto di verità, ironia e grande umanità. Ed è questo, in fondo, che conta davvero.