23 Novembre 2014
di Riff di Carta
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23 Novembre 2014

RECENSIONE:
ROCKSTAR (A META’) – Gianluca Grignani

Prince Greedy ci parla di un libro che sta facendo discutere, ROCKSTAR A META', biografia non autorizzata di Gianluca Grignani scritta dal suo ex assistente

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TITOLO: Rockstar (a Metà)
AUTORE: Massimiliano Longo
EDITORE: Chinaski Edizioni
PREZZO: 15,00 €

Gianluca Grignani è inversamente proporzionale al vino. A differenza del pregiato nettare tanto amato da Bacco, lui con gli anni non migliora. Dopo un disco d’esordio fortunatissimo (Destinazione Paradiso) e due album assolutamente gradevoli e per l’epoca addirittura innovativi (Fabbrica di Plastica e Campi di Popcorn) si è accartocciato su stesso alla ricerca di un filo invisibile su cui far collimare il consenso del grande pubblico e l’anima rock che ha sempre sentito necessario comunicare.
Non sempre ci è riuscito, anzi, diciamo quasi mai. Ed è un peccato perché in quest’Italia avara di talenti, lui ha buone capacità, soprattutto compositive.


La stessa dicotomia che ne ha caratterizzato la produzione musicale sembra essersi manifestata anche nella vita privata. Fughe in Sudamerica con una rastona argentina, vomitate in diretta tv, concerti annullati, arresti, eccessi chimico-alcolici vari, carabinieri fatti ruzzolare giù dalle scale, eccetera eccetera. Ma anche un solida e decennale relazione con la moglie Francesca, le escursioni in montagna con i quattro figli, la normale routine famigliare di un padre quarantenne.
Strano tipo il Grigna, come strano è Massimiliano Longo, l’autore di questo Rockstar a Metà (Chinaski Edizioni, pag 240, 15,00 €).
Il Longo è stato per sette anni assistente personale di Grignani e ne ha viste e sentite tante. I due, si evince dalla lettura, non si sono lasciati benissimo il che farebbe supporre 240 pagine di stilettate e pettegolezzi. Invece l’autore sceglie un taglio più distaccato, decisamente zen, anche quando racconta situazioni borderline che l’hanno visto coinvolto e hanno avuto ripercussioni sul suo privato. Massimiliano sarà anche al primo libro ma è paraculo al punto giusto, tant’è che il lavoro sporco non lo fa lui ma lo lascia ai tanti musicisti e addetti ai lavori che ha intervistato per ricostruire la storia del cantautore milanese. È proprio dai vari Simoncioni, Massimo Luca, Pier Carlo Penta, Franco Cristaldi – la carrellata di musicisti intervistati è davvero lunga – che veniamo a sapere quanto è fuso Grignani quando è in studio a registrare i suoi dischi o durante i tour. Aneddoti su aneddoti, dai fonici che scappano da Capri sui traghetti dell’immondizia alle liti in studio col povero Vince Tempera. E, ancora, i calci in culo a Baudo, i concerti da ubriaco, i Telegatti regalati ai fan, le rasature d’aiuola.

Un libro molto americano, molto in stile behind the mask insomma… ma anche un libro che parla, e tanto, di musica. Una musica che il cantautore milanese sicuramente sa “cacare” (parafrasando Baudo) con una certa facilità anche se non sempre riesce a direzionare efficacemente come vorrebbe. D’altronde non puoi voler suonare rock distorto e poi incazzarti se Ferro o la Pausini vendono di più. E nemmeno scrivere mielosi pezzi d’amore e poi piangere se nei club rock ti fischiano.
Ma questo è Gianluca Grignani, l’eterna rockstar a metà, l’uomo perennemente in bilico fra i propri opposti. Se lo amate e vi interessa sapere tutto, o quasi, sul dietro alle quinte dei suoi primi 20 anni di carriera questo è il libro che fa per voi. Vi troverete tanti aneddoti che faranno sembrare il vostro beniamino ancora più grande, talentuoso e fuori dagli schemi di quello che pensate.
Se invece odiate Grignani ma vi interessa sapere comunque tutto, o quasi, sul dietro alle quinte dei suoi primi 20 anni di carriera questo è il libro che fa per voi. Vi troverete tanti aneddoti che ve lo faranno sembrare ancora più instabile, arrogante ed egocentrico di quello che pensate.
Se del bel Gianluca invece non vi frega niente, fate una cosa: correte in libreria, sfogliate il libro e, di nascosto dal commesso, strappate la foto di pag 2 e portatevela a casa. Merita. Ci sono ritratti il Longo insieme a sua nonna Peppa che saluta con il gesto delle corna. L’immagine è più rock di quanto il buon Grignani sarà mai. Intanto il libro è ad una settimana dall’uscita nella top 10 della classifica dei libri musicali di Ibs.
Ok, direi che è tutto. Alla prossima, amici. E ricordate: la barba puoi fartela crescere solo quando ti sei stufato di raderti ogni mattina. E ci vogliono anni.
Meditate, amici, meditate…
P.G.

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