14 Gennaio 2022
di Interviste, Recensioni
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14 Gennaio 2022

Le Pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita Venerdì 14 Gennaio… Chiara Grispo, Thomas Cheval, Mara Sattei, Folcast, Anastasio…

Il voto più alto della settimana? Un sette+. Il più basso? Qualche 4=

Pagelle nuovi singoli italiani
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Gabry Ponte, R3HAB, Timmy Trumpet – Call Me

Cover del celeberrimo pezzo scritto dal nostro Giorgio Moroder e portato al successo dai Blondie nel 1980. Purtroppo per questa versione il pezzo dei Blondie riesce a non sembrare vecchio nemmeno 42 anni dopo. Questo è il segreto di quando le cose sono fatte bene e quindi nell’imbattercisi contro ci si può solo uscire con le ossa rotte.
Quattro =


Mara Sattei & Giorgia – Parentesi

La Sattei si produce in una ballata che ne conferma sia le prerogative positive che quelle meno. Sicuramente ha una personalità ed anche riconoscibilità a cui, in questo caso, si piega persino una veterana come Giorgia, molto meno Giorgia e decisamente più Mara in questo pezzo.

Di negativo però c’è che il pezzo è un filo monocorde, con un’evoluzione che si esaurisce in un unico tentativo, fra strofa e inciso, che però poi finisce con l’essere nemmeno così diverso dal nastro di partenza. Sembra tutto sul punto di poter esplodere ma alla fine non se ne fa nulla.
Cinque


Tancredi – Paranoie

Anche questo nuovo singolo di Tancredi è carino, orecchiabile, solo che la forma comincia a ripetersi. Confermati il “tratteggio” della parola e le “e” apertissime e la brevissima durata del pezzo che però viene comunque messa da parte grazie al fatto che i pezzi appaiono comunque completi. Il positivo c’è, ora però bisognerebbe lavorare sugli errori e soprattutto sulla ricerca di nuove formule.
Sei =


Paolo Vallesi – Canzone d’amore

Ballata troppo di maniera, per chi ha scritto sempre canzoni ficcanti rispettose sia di possibilità cantautorali classiche che di discorsi pop che ha saputo far propri. C’è una strumentazione anche importante ma, forse l’unica cosa che manca, è il tiro, quel momento della canzone che non puoi far a meno di cantare. E Vallesi come si fa a crearlo lo sa benissimo e qui forse lo ha solo dimenticato.
Cinque 1/2


Manuela Villa – Se fossi un uomo

Questa canzone meriterebbe una bocciatura imperiosa già solo perché nell’aprire la cartolina digitale mi compare la scritta “Se fossi UN’UOMO”… proprio così con l’apostrofo! Ah povera lingua italiana. Poi ascoltandola devo dire che mi è piaciuta una cosa: per una volta la Villa canta in una maniera diversa dal suo solito cercare di “liricizzare” rendendo vetusta qualsiasi cosa abbia mai proposta.

Chiaramente c’è un messaggio dentro al pezzo, anche importante, che però è reso più in maniera teatrale che radiofonica, quindi molto difficile da promozionare.
Senza voto


Dani White – Chimera

Si gioca con l’ intensità: un momento prima si cerca di essere confidenziali, quello dopo si urla farcendosi di effetti trap sulla voce. E poi tanti cambi anche d’intenzione, cosa che crea molta confusione per un pezzo che dura appena due giri d’orologio. Troppo tutto in troppo poco.
Quattro =

 

 

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