8 Settembre 2023
di Interviste, Recensioni
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8 Settembre 2023

Pagelle singoli dell’8 settembre: Tiromancino fa la magia, Federica Abbate è pronta a “ballare sola”

A stupire sono il cantautore che canta un brano inedito di un mostro sacro e una cantautrice autrice che cerca la propria luce

Pagelle Nuovi singoli 8 settembre 2023
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Pagelle nuovi singoli 8 settembre 2023, le sufficienze

Tommaso Paradiso – Sensazione stupenda

A livello musicale questo brano è molto più vicino alle produzioni dei Thegiornalisti che a quelle di Tommaso solista, pure se in realtà queste non sono mai state così distanti. Orecchiabile e leggera, nonché facilmente ricordabile ad orecchio distratto, poi se l’ascolti bene resti un po’ basito dal testo che, per esteso, non dice nulla. E’ un insieme di pensierini astratti in cui non ci trovo nessuna poesia e nemmeno un riferimento tangibile. A chi o cosa è dedicata? A una lei? Alla musica? O ha semplicemente bevuto?

Nonostante questa pochezza di liriche, il brano si salva da un’insufficienza grave perché musicalmente è molto suonato, è un pop pieno e, per chi come me, ha superato i quaranta, è una soddisfazione immensa sentire che la musica ancora si può suonare davvero. E non da ultimo, non consumarsi con la velocità della fiamma di un cerino! Un brano di quattro minuti qui non è un miraggio.
Sei =
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=

Coez & Frah Quintale – Che colpa ne ho

Vagamente reggaeggiante nel ritmo, il nuovo singolo della coppia urban scorre simpaticamente grazie ad un testo che è abbastanza universale sul senso di colpa che quando s’insinua nei nostri rapporti fatica decisamente ad andarsene.

Più Coez che Quintale nell’insieme, parlo proprio come stile. Alcuni effetti atmosferici aiutano a conferire movimento ad una ritmica che invece altrimenti è un po’ noiosa, senza variazioni su tema. Sicuramente accettabile nell’insieme.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Nek & Francesco Renga – Inspiegabile

Nell’incontro fra i due, in questo nuovo capitolo ci sono entrambi a pari merito se li si osserva dal punto di vista delle loro carriere soliste. Di Filippo Nek c’è l’arrangiamento, la musicalità del brano, di Francesco la parte vocale, tanto che pure Nek tende a chiudere le sue frasi con un fraseggio che è chiaramente più “renghiano”.

Funziona decisamente di più del singolo estivo, ma diciamo pure che ci voleva poco; raramente o forse mai avevo sentito una tale bruttura dai due, pure separatamente. Certo, han fatto anche tanto meglio sempre separatamente, ma facciamoci bastare questa piacevolezza d’insieme, ricordandoci appunto del loro recentissimo passato.
Sei+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Giordana Angi – Photo

Sembra aver trovato nuova linfa vitale Giordana da quando canta in francese. Non credo sia un problema di lingua, perché un pezzo del genere avrebbe funzionato bene anche in italiano. Forse c’è che quando scriveva in italiano, affrontava la cosa in maniera troppo seriosa, mentre nella lingua d’oltralpe riesce ad essere più scanzonata?

Carina comunque anche l’idea di lasciare l’inciso o parte di esso in italiano e se ci si pensa è vero: nelle foto siamo immortali, bloccati nel tempo. Speriamo che fatta scorpacciata di leggerezza col francese, riesca a portare questa stessa verve anche nell’italiano. Più che sufficiente.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Pepe & Samurai Jay – Popcorn e patatine rmx

Brano di un lustro fa, rivive oggi in una versione remixata e quasi dovuta, in virtù del fatto che la gente sembra aver riscoperto la canzone in questo periodo dandole un nuovo hype via social. Samurai Jay interviene per consolidare una vecchia amicizia ma, se proprio dobbiamo dirla tutta, il brano funzionava pure nella sua versione originale e solitaria.

E’ scorrevole, non si macchia di volgarità spesso alla base dei testi in stile ed ha proprio quel quid in più fornito da un inciso che incide per davvero, si lascia ricordare e canticchiare. Cosa c’è di meglio se si desidera avere un successo?
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨

Annalisa – Ragazza sola

Dopo aver tanto accelerato, tira un po’ il freno dal punto di vista del ritmo la talentuosa Annalisa, pur non cedendo di un millimetro dal punto divista del vestito elettronico conferito alla sua musica. In questo nuovo singolo c’è l’energia femminile di capirsi sufficiente anche da sola, ma non nel senso della solitudine, ma in quello di sapersi bastare, di capire che è lei la miglior compagnia per se stessa.

Note precise e potenti e tratto vocale come sempre riconoscibile per l’artista. Mica è poco avere la capacità di essere facilmente identificabili fra la massa? Quante cantanti pagherebbero oro? Beh, Annalisa non paga, Annalisa è oro.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Roberto Casalino – Sei migliore o no

Cambiamenti che puoi vedere allo specchio e che guardandoti ti fanno chiedere quanto ti riconosci, quanto esattamente sei diverso da quello che eri, e se sei migliorato oppure no. Nitida lettera scritta per se stesso, ma che va bene anche per me, per lui, per lei, per te che ora mi stai leggendo. Dubbi che sono di tutti e nessuno, dipende dai momenti, ma che sicuramente qualche volta almeno ci hanno trapassato i pensieri, resi più attenti nel cercare di capirci.

La scrittura di Roberto è come sempre scorrevole, fatta di aperture immediate d’inciso che arrivano sempre al culmine di strofe in crescendo. Pop nel senso, oserei dire, storico del termine.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Samuspina – Ormai è tardi

Canzone urban/pop che fa convivere al suo interno diverse anime che probabilmente sono proprie dell’artista. Ci sono momenti che si avvicinano al rap, altri passaggi, tipo l’ultimo inciso, dove l’intenzione è decisamente più rock, o almeno così apparirebbe se anziché la battuta della drum machine ci fossero colpi di batteria potente e vera. E’ comunque un pezzo che arriva potente pur muovendosi su una linea melodica senza grandi cambi o contraccolpi. Buono.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Mario Venuti – Segui i tuoi demoni

Viene l’estate, la stagione delle brutte canzoni e di un mondo superficiale” dice fra le sue liriche questo brano di un venuti sempre sotto la botta impressionato (come diciamo noi napoletani) del sound dal sapore brasilero. E la frase ha la sua bella dose di verità, come anche tante altre che costituiscono questo testo intelligente, arrangiato con strumenti reali, di quelli da suonare in cerchio seduti su cassette della frutta usate a mo’ di sgabello. Calda, gradevole, sicuramente non per tutti perché non conformabile al resto in giro.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Federica Abbate & Elisa – Canzone per gli altri

Carino il fatto che un’artista nota soprattutto per le sue capacità autorali e quindi le canzoni scritte per altri, intitoli proprio in questa maniera il suo singolo nuovo. La capacità di scrittura dell’Abbate è sempre un esempio convincente di scorrevolezza pur senza rinunciare ad una profondità, ad un senso fornito alle parole.

Elisa è un vero e proprio colore aggiunto a questo pezzo che probabilmente, affidato a lei, sarebbe un successo importante. Ma Federica ha il diritto di provarci con convinzione anche per se stessa? Mica le può dare tutte ad altri, no? Fatto bene a tenerla, perché come prova risulta importante e su tutto credibile. Proporla inoltre con Elisa potrebbe essere un volano per quelle radio che finora non hanno preso in considerazione mai troppo Federica come cantautrice.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Mecna – Un altro universo

Pur se arrangiata in chiave assolutamente moderna, questa canzone ha nella sua linea melodica dei sapori che arrivano un po’ dalla musica surf degli anni 60. Strofe con poche possibilità di fiato tanto da poter mettere alla prova anche le balene, Mecna avrebbe potuto tenere un brano del genere, che unisce modernità e vintage per qualche palco più importante…. però magari chissà, il successo del pezzo, a mio avviso possibile, potrebbe pure aiutarlo a raggiungerlo quel palco. Di quale palco parlo? Mah chissà.
Sette +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Tiromancino – Trastevere

Quanto c’è del Califfo in un pezzo come questo? Federico già in passato aveva dato prova di poterlo interpretare alla grande. E non tradisce qui ne se stesso ne il grande autore romano. E mentre ascolto mi chiedo cosa possano capire le nuove generazioni di queste linee melodiche così evocative, di un testo come questo che è una vera e propria storia, qualcosa che poi può popolare le nostre vite, i nostri ricordi.

E’ quando senti una cosa come questa che ti rendi conto di quanto manchi un artista. Bravo Federico, mi hai dato un’emozione.
Otto+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

 

 

 

 

 

 

 

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