PAGELLE NUOVI SINGOLI 31 ottobre 2025 – i Bocciati da AMI
GIANNI BISMARK FEAT GIULIANO SANGIORGI – PIOVE PIOVE
Allora, questo brano in questa categoria va contestualizzato ma, subito, arrivo dritto al punto. Alla lunga, a primo ascolto, annoia e ha qualcosa di strano dentro anche difficile da decifrare.
Va bene stare nel classico delle ballad, va bene avere una struttura prettamente italiana, ok tutto ma se nel brano l’unica variazione devono essere i ghirigori di Giuliano Sangiorgi allora qualcosa non va.
Gianni Bismark parte quasi fuori tempo o, almeno, questa è la sensazione, per poi fare le sue barre parlando di quartiere e difficoltà che si vivono in quella realtà ma sempre tenendo a fuoco l’amore come salvezza.
il ritornello è Negramaro old style, Giuliano sa cosa fare sempre e lo fa ma manca quel brivido, quel je ne sais quoi che ha sempre reso le sue canzoni uniche nel loro genere.
Magari, alla lunga, il brano acquista una dimensione diversa all’ascolto ma preso così, all’improvviso, non regala quelle vibes che voleva, forse, regalare quando è stata creata.
★★★★★½
5 ½
GIORDANA ANGI – DAMMI UN BACIO
Giordana Angi che prova a calcare le orme di una Elodie, di una Alessandra Amoroso non era nella bingo card del 2025, considerando che sui social stava sperimentando anche con cose interessanti e diverse.
Il brano è uno di quelli del mondo che appartiene a tutte le popstar che sono uscite fuori da Amici di Maria De Filippi, senza però nessun particolare guizzo creativo che faccia gridare al miracolo.
Sembra di avere preso Elodie e di averle fatto cantare una canzone random di mezza stagione per prepare il terreno alla hit estiva, in minore. Si gioca sempre, perennemente, nella comfort zone con robe già trite e ritrite nella mente e nella memoria ed è un peccato perché Giordana ha una voce incredibile, si potrebbe sfruttare la sua qualità in mille modi diversi quindi perché restare nel recinto?
Perché non volare altrove e provare cose davvero innovative? Evidentemente non è il momento storico, bisogna stare fissi sul ricordo e sulla riconoscibilità a prima nota senza rischi.
Giocare facile, mettere il musetto davanti come dice Max Allegri e portare a casa il risultato. Speriamo per il futuro in qualcosa di davvero nuovo e diverso.
★★★★★
5
IRENE GRANDI – ORO E ROSA
E’ sempre un dispiacere dovere bocciare brani dei grandi artisti italiani, soprattutto se alla base si nutre una sincera stima, ma sentire Irene Grandi approcciarsi al pop di oggi con un canzone che avrebbe potuto cantare chiunque non può esimermi dal dare questo giudizio.
Non si può certo pretendere di sentire Irene Grandi tornare a quel mondo anni 90, lo ha abbandonato da almeno 15 anni, ma al giorno d’oggi bisogna davvero fare qualcosa di pazzo per sparigliare le carte perché c’è tutto troppo uguale nel mondo del pop italiano e questa è l’ennesima conferma.
Irene Grandi è iconica, questo brano non le dona la giustizia che merita.
★★★★★
5
DON JOE, LUBI, PROMESSA
Posso fare una preghiera laica? Basta, vi prego. Ok, il genere è quello e le canzoni devono essere fatte così ma ormai siamo andati avanti e sentire queste robe è diventato anacronistico sotto qualsiasi punto di vista.
La base è un loop continuo che serve per far sentire la trap di Lubi e Promessa, per carità bravi nel timing, ma cosa me ne devo fare di un brano dove non esistono temi?
Non si riesce neanche a capire tutto, il mumbling ha preso possesso della nuova generazione di trapper e forse, dico forse, se il genere ha subito un -25% di ascolti negli States e per la prima volta in 35 anni non ci sono brani di genere in classifica su Billboard, evidentemente, bisogna chiedersi se ne valga ancora la pena di continuare su questa direzione.
★★★
3
TONY MAIELLO – SOPRAVVIVERE
Anche Tony Maiello, come altri, decide di affidarsi ai Room9 di Marco Salvaderi, Lorenzo Santarelli e Kende per curare la produzione del suo brano.
Il risultato è una ballad dal suono molto omogeneo, per nulla originale, adatto più ai network nazionali radiofonici che non alla storia della musica. I Room9 sono bravissimi nel creare questo tipo di produzioni molto basiche e mainstream per il pubblico generalista.
Del resto, Maiello non è mai stato un artista da radio (neanche con canzoni nettamente più belle e originali di questa), quindi evidentemente aveva bisogno della spinta ‘generalista’, di quel suono da pubblico distratto e lo ha trovato senza dubbio.
Nei crediti del testo compare anche Francesco Facchinetti. Tony Maiello ha deciso di chiamare i Paw Patrol per tornare, d’impatto, sulle scene, ma la canzone è davvero blanda sotto qualsiasi punto di vista.
Musica banale, testo scontato, struttura di una semplicità ai limiti dell’imbarazzante ma siamo in Italia quindi può funzionare molto bene. E’ questa l’epoca giusta per portare avanti queste robe, spremere spremere spremere.
★★★★
4
LOOMY – ORE PICCOLE
“Ma scusa, è una cover di un brano di Bresh?“. Questo è il testo, trascritto, della nota audio che ho mandato in privato a una persona quando ho fatto partire questa canzone per la prima volta.
Ecco, in quella nota audio si racchiude il senso di questa bocciatura di Loomy.
Loomy ha fatto cose interessanti in passato ma qui non riesco a trovarlo, più lo ascolto e più provo a cercarlo nelle sfumature, nelle virgole ma nulla. Inesistente la sua presenza ed è un peccato perché la canzone non è neanche brutta.
Se avete dimestichezza con Bresh, sapete già che siamo di fronte a una ballad che nel ritornello porta il suo interprete a far esplodere il canto per poi tornare nella comfort zone, qualche nota sotto.
Nulla, spiace.
★★★★
4
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