Mahmood – Cocktail d’amore
Strofe alquanto strane, contorte metricamente, non così immediate. Inciso invece potente nella linea melodica. Sicuramente opinabile l’utilizzo di diversi effetti sulla voce perché Alessandro è uno che canta e canta anche molto bene, con le sue belle inflessioni black, cosa che gli effetti ahimè tendono a coprire e non poco.
Per buona pace di un nervoso Malgioglio e della polemica che tutto sommato ci può stare, causata dall’unicità del titolo che, fino ad oggi, era identificabile come la canzone più famosa della compianta Stefania Rotolo dal Cristiano scritta, ecco, se può rincuorarlo, non credo che questo brano riesca a diventare così iconico. Non ne ha la sfrontatezza che nemmeno l’immediatezza di un motivo pop semplice, riusciva a nascondere.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Alex Britti – Supereroi
Un blues giocherellone, che mischia con la capacità squisitamente pop di scrittura di Alex. La chitarra è sempre magistrale, il cantato è meno presente dal punto di vista melodico, anche perché fondamentalmente su questo tipo di sound non è nemmeno così necessario. E alla fine, seppur la chitarra del nostro si prende la scena, il vero protagonista, quello che regge la trama principale della canzone è il basso a mo’ di loop, che detta tempi ed evoluzioni. Diversa, ma sicuramente da ascoltare.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
Colapesce & Dimartino – Sesso e architettura
Questo pezzo alla sua partenza mi ha unito nel pensiero due concetti 80 completamente diversi: Viola Valentino e Franco Battiato! Vi chiederete perché? Beh, fate finta di chiedervelo se mi state leggendo. La Valentino viene dalla base ritmica che sembra quei pezzi in stile la sua “Sola“, e Battiato sia per il testo sempre intelligente e non banale, con termini anche inusuali, cantato con quella vocina sottile, con la possibilità di passare in falsetto lasciandolo sembrare del tutto naturale. Buona, piacevole, meno immediata dei pezzi sanremesi ma riascoltabile percependola sempre come nuova.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Luca Madonia – La mia ombra
Pacata ballata che racconta di quanto la vita vada vissuta finché ce n’è. E ci sono scelte da fare in base anche al tempo che passa e che inevitabilmente ti cambia, ma lo fa dolcemente se lo lasci fare. Mi piace il senso di serenata che mi comunica nonostante on abbia nulla a che fare con l’amore. Del resto la vita è la prima cosa che dovremmo amare. Ci vedo uno scoglio, una chitarra a la luce della luna che si allarga sul mare calmo. E la serenata appunto alla vita.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Enrico Nigiotti – Ninnananna
E anche Nigiotti, da poco papà, come spesso accade, scrive una canzone per questo nuovo arrivo. Ed è sempre complicato non risultare stucchevoli nel raccontare il sentimento, le aspettative, i consigli, la voglia di protezione che sono insite del rapporto ed è qui che Enrico è riuscito. Ha mantenuto infatti quella sua saggezza ruspante nel suo soft rock di provincia, sempre molto corposo, reale, prevedibilmente quotidiano, laddove in questo termine c’è tutta la bellezza del sentirsi a casa. Non so come possa funzionare in quanto singolo ma sicuramente il risultato è buono e soprattutto credibile.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
E veniamo alla Golden Song della settimana…
Achille Lauro – Stupidi ragazzi
Aveva bisogno Lauro di un nuovo approccio in termini di arrangiamento. Cominciavano ad essere un po’ troppe le canzoni simili mentre già dal brano di quest’estate con la Villain, si è intrapresa la strada della novità. Qui siamo di fronte a sonorità che mischiano dance elettronica e sentori jungle. Di base per il testo gli amori che rendono complicata la vita di stupidi ragazzi, che però chiedono di poter sbagliare. Ed hanno ragione!
Sette +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+
Appuntamento a settimana prossima con le pagelle nuovi singoli.