GOLDEN SONG
Scopri i brani migliori della new music friday del 20 giugno 2025 secondo All Music Italia.
BLANCO – MALEDETTA RABBIA
Le vibes di questo brano sono le stesse del primo Blanchito, quello di Blu Celeste, quello che camminava in mutande per strada e faceva impazzire tutti per la libertà che trasmetteva da ogni singolo poro del suo corpo.
C’è quel tipo di energia, quel tipo di mood, quell’imprinting che, di nuovo, catturerà l’attenzione di tutti come qualche anno fa. Canzone up tempo, una delle sue dopo Piangere a 90 che, nel frattempo, aveva lasciato spazio alle prime hit dell’estate.
Tra l’altro, altra nota importante è relativa al testo. Sì, si parla di estate ma non dal solito punto di vista ‘sole, cuore, amore, cocktail e mohito sulla spiaggia’. Questo è un testo dove l’estate viene odiata e vengono odiati i sentimenti che portano al limite della tossicità.
Menomale, una roba diversa e accattivante rispetto al melenso panorama italico dell’estate 2025.
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ROCCO HUNT FEAT NOEMI – OH MA
Ma sapete che questa canzone non è male per niente? Anzi è coinvolgente, simpatica, fatta proprio bene sulla falsariga di quella Tienatè dei Nu Genea di qualche anno fa (per farvi capire il ritmo a orecchie spente).
Per chi pensava, a inizio maggio, che Noemi si sarebbe fermata a Non Sono Io sbagliava, ma anche di tanto, così come sbagliava chi pensava che per una volta Rocco Hunt si sarebbe fermato al solo album pubblicato qualche settimana fa.
I due sono una novità, non hanno mai collaborato ma le due voci si mescolano bene e risulta anche interessante questo piccolissimo accenno di Noemi alla lingua napoletana. Due parole, non di più, ma carine nel complesso.
Rocchino fa il suo, come ogni estate, e si capisce tanto che si diverte. Vale anche per Noemi che, in un brano del genere, riesce a mettere tanto del suo e lo fa bene.
Nessuna esagerazione, nessun orpello superfluo, nessuna necessità di ‘dimostrare’ alcun ché. I due se la godono e questo, forse, può essere il trucco per essere grandi protagonisti.
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FABRI FIBRA – MIO PADRE
Fibra ha pubblicato l’album e la focus track scelta è questo flusso di coscienza contro il padre e in cui si ricorda l’infanzia, l’affogare i dispiaceri familiari in donne e droghe.
E’ una pugnalata dritta nel petto, è la storia di un rapporto inesistente che ha contribuito a distruggere la vita di un’altra persona, in questo caso quella del piccolo Fabri.
Si parla del padre che aveva problemi con la gestione dei soldi e dell’affettività. Lo stesso Fabri dice “quando vedo una famiglia felice gli auguro le peggiori sfighe” perché l’istinto di protezione, l’autodifesa, prendono il sopravvento in questo modo.
E’ tutto una conseguenza, questa canzone serve a ricordarci che l’educazione affettiva è importante nella vita di ognuno di noi e che non bisogna mai sottovalutare nulla.
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