10 Ottobre 2025
Condividi su:
10 Ottobre 2025

Pagelle nuovi singoli 10 ottobre 2025: Caparezza spaziale, Ele A superflua, Piero Pelù contro la guerra, ORLANDO il futuro

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno

Pagelle singoli new music friday 10 ottobre 2025
Condividi su:

New Music Friday: le pagelle nuovi singoli del 10 ottobre

Nota Copyright All Music Italia
Questo articolo è un contenuto originale di All Music Italia ed è protetto dalla Legge 22 aprile 1941 n. 633 sul diritto d’autore. È vietata la riproduzione integrale o parziale senza citazione della fonte e link attivo all’articolo originale.
I BRANI DELLA SETTIMANA CONSIGLIATI DA ALL MUSIC ITALIA


CAPAREZZA – IO SONO IL VIAGGIO

Più di cinque minuti di viaggio elettronico per il ritorno di una delle menti più brillanti della musica cantautorap italiana, Caparezza, in cui vengono sviscerati i temi più disparati, come sempre.

Al solito, ci vorrebbe un trattato lungo pagine e pagine per analizzare ogni singola parola e frase ma non è questa la sede, dunque ci limiteremo a dire che anche in questo caso c’è denuncia sociale e riflessione sull’essere umano, forse, troppo semplicistico nelle proprie valutazioni di vita e che, invece, dovrebbe mettere un po’ più di impegno per riuscire ad emergere da determinati loop mentali totalmente inutili.

Alla fine di tutto è pur sempre l’individuo a essere protagonista della vita, dunque viverla al meglio delle proprie possibilità diventa fondamentale.

Musicalmente siamo nel territorio Kraftwerk, Daft Punk e, più in generale, french touch all’italiana. E’ la prima volta che ascoltiamo un Caparezza così e viene automatico pensare che tutto l’album possa esplorare questo tipo di sonorità.

Sui testi, Orbit Orbit al momento è una nube e fare previsioni è molto difficile ma se queste sono le premesse, aspettiamoci un altro concept album in stile Museica.

★★★★★★★½


THE ELEPHANT MAN – SISTER OF WAR

Non una band storica ma una band d’esperienza, dato che al proprio interno suonano elementi di altre realtà come Deasonika o Casablanca. Parliamo di rock, di alternative rock, di atmosfere gotiche.

Per gli amanti del genere, il nuovo album degli Elephant è una boccata d’aria fresca, considerando che in Italia si fa sempre fatica a fare del rock, hard rock o dark rock fatto bene ma se c’è esperienza viene tutto più facile.

I riferimenti sonori in questa canzone sono chiari e rimandano, principalmente ma non solo, ai Korn dei tempi che furono, quelli a cavallo tra i 90 e i primi 2000, senza dimenticarsi dei NIN di Trent Reznor.

Insomma, c’è qualità, c’è esperienza, c’è conoscenza ma manca una cosa: un ritornello veramente forte.

La canzone non finisce nella categoria delle golden song della settimana perché nel ritornello, al posto di far esplodere tutto, ci si chiude un po’ in melodie molto più tranquille quando, invece, un pezzo del genere e con delle strofe del genere avrebbe meritato dei ritornelli spaccamascelle.

Una canzone che, però, fa il suo e lo fa bene.

★★★★★★★


FULMINACCI – NIENTE DI PARTICOLARE

Si torna a Santa Marinella, la base e la struttura sono esattamente quelle del brano sanremese con qualche piccola variazione sul tema.

Filippo Uttinacci canta di relazioni finite in cui, alla fine dei conti, non c’era niente di particolare da salvare e in cui, adesso, bisogna fare i conti con il post rottura.

Insomma, una canzone con un tema nuovo.

Anche Fulminacci, questa volta, cade nella banalità ma a salvarlo è l’essere un cantautore che, comunque, riesce a portare il risultato a casa e la sufficienza arriva grazie allo special e alla seconda parte del brano che esplode musicalmente e ravviva leggermente il tutto.

★★★★★★


LAILA AL HABASH – SAHBI

Fino a questo momento, tutti i nuovi singoli di Laila Al Habash che sono stati pubblicati hanno un senso e un modo efficace di arrivare all’ascoltatore.

Anche in questo caso siamo in un territorio molto interessante da esplorare, tra melodie pop italiane e suoni arabeggianti, che seguono per certi versi lo stile di Joan Thiele.

Laila sembra avere trovato definitivamente la strada per costruire un fine 2025 ad alti livelli parlando della propria vita, delle proprie esperienze affidandosi anche a musicisti di alto livello per arrangiare i brani e creare delle prod da applausi.

Per chi se lo stesse chiedendo, la parola Sahbi vuol dire “amico” o “compagno”. E’ un termine affettuoso per indicare una persona cara, vicina a noi emotivamente e umanamente.

★★★★★★★


NITRO – STORIA DI UN ARTISTA

Nitro-glicerina che esplode, potremmo riassumere così il ritorno di Robert de Nitro sulla scena.

Si sente che il suo fratello maggiore e mentore è sempre stato Salmo, il brano e il testo hanno la stessa struttura dei brani più hardcore del rapper sardo ma non si parla solo di lui in questa opera.

Si citano Primo Brown, Bassi Maestro, tutta la Machete ma anche Kendrick Lamar e altri. E’ un brano sulle proprie fragilità, totalmente autobiografico e senza freni. Nitro decide di vomitare addosso al pubblico tutto quello che ha passato e che è successo in questi anni, senza dimenticarsi di chi gli ha teso la mano quando ne ha avuto bisogno.

Anche queste sono le storie, magari meno belle e luminose, di un artista ed è giusto raccontarle per non far cadere i giovani nelle stesse problematiche.

★★★★★★★


PRIMA STANZA A DESTRA – DIMMI CHE PROVI QUELLO CHE PROVO IO

Titolo semplice, efficace, corto, d’impatto per Prima Stanza a Destra, il cui nome d’arte è semplice come i suoi titoli. Tutto contestualizzato del resto…

Detto ciò, il brano non corre i 100 metri bensì è più da maratona. E’ uno di quei brani che a primo ascolto dici “ma cosa sta succedendo?” e che al terzo o quarto ascolto inizi a capire nella sua organizzata complessità sonora e testuale.

Non riesci, però, a placarlo fino in fondo e qualcosa sfugge tra un falsetto e l’altro.

Si parla di relazioni e di confronti sui sentimenti che si provano attraverso melodie trip-hop ed elettroniche alla Massive Attack, Royksopp e tutto quel mondo lì.

E’ un mondo ancora strano e difficile da decifrare ma questo progetto è comunque interessante, molto interessante.

★★★★★★½


ROCCUZZO – AVRO’ CURA DI TE

Vi ricordate di quel ragazzo siciliano che fece piangere tutti a X Factor, inclusa Emma che poi lo fece fuori incredibilmente all’ultimo step, con una voce incredibilmente romantica ed emozionante di qualche anno fa?

Ecco, quel ragazzo era ed è Roccuzzo ed è tornato con un nuovo inedito in cui si pone quasi a difesa di una persona cara ma, a differenza del passato, stavolta non canta più in modo sibillino bensì lo fa a voce piena e sfrutta la sua estensione per raggiungere note interessanti nel ritornello.

Lo avevamo sentito con Promettimi di Elisa durante il talent e aveva incantato tutti per questa sua capacità di sussurrare le emozioni ma anche in questa modalità dimostra di essere pienamente dentro e consapevole dei propri mezzi.

★★★★★★½


CALEYDO, BASSI MAESTRO, WILLIE PEYOTE – LA GRANDE CITTA’

Uno squadrone che si unisce per raccontare cosa vuol dire vivere in una grande città, senza specificare quale ma non c’è bisogno.

La voce di Lucio Dalla fa da sfondo a questa nuova produzione, ripresa da Liberi del 1993 e inserita nel ritornello per creare una grande canzone che viaggia dal passato al presente con grande maestria.

Maestria che viene messa in campo da uno che ‘maestro’ ce l’ha nel nome d’arte, Bassi Maestro che ha curato tutta la produzione.

Questo brano in pochi minuti ti trasporta in una realtà entusiasmante, sia musicalmente che con le parole e va ascoltata. Per forza.

★★★★★★★½


LEA GAVINO – FIGLI

Lea Gavino è una cantautrice e si sente che il progetto è scritto di suo pugno, si sente che ci mette il cuore e la giusta interpretazione per cantarlo e farlo arrivare al pubblico.

La voce non è proprio unica nel suo genere ma è l’intenzione che cambia la percezione, quella è importantissima per qualsiasi artista.

Il brano ha una produzione di alto livello, quella di Golden Years, ed è interessantissimo questo salto di tono tra strofa e ritornello.

Sembra un mix tra Lucio Corsi e le cantautrici dei primi anni 2010, non una in particolare, che sviluppavano questa vena cantautorale nel mondo del pop melodico italiano che andava verso la direzione dell’indie.

Figli è un brano carino, dolce da ascoltare, e ti accompagna bene lungo i suoi poco più di 3 minuti in cui si racconta una relazione dove si sottolinea l’importanza di avere la persona giusta al proprio fianco e di quanto, se si perde quella persona, si rischia di annullarsi.

★★★★★★


CHIAMAMIFARO – FOGLIE

Signori, il miracolo è avvenuto (e si sente): Chiamamifaro è tornata a chiamamifarare da sola, senza Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, e finalmente si sente qualcosa di diverso e con un’identità.

Musica e testo sono suoi e di Francesco Pedrinoni, anche lui nome relativamente nuovo tra gli autori, e si capisce che c’è una diversa intenzionalità, una diversa impostazione, tutto diverso.

La canzone è una classica canzone pop autunnale italiana, si racconta ciò che circonda la vita della ragazza, ciò che vede e ciò che vive nel corso delle sue giornate che scorrono via veloci “in un mondo senza regole”.

Questo è un notevole passo avanti, davvero tanto notevole, rispetto al recente passato dove ascoltare Chiamamifaro sembrava operazione impossibile perché la penna di Zanotti era davvero tanto pressante.

Ottima scelta, buona canzone.

★★★★★★½

Clicca in basso su continua per scoprire le prossime pagelle dei nuovi singoli del 10 ottobre 2025.

Precedente
Continua