16 Settembre 2022
di Interviste, Recensioni
Condividi su:
16 Settembre 2022

Pagelle ai nuovi Singoli italiani del 16 Settembre: Intimo, melodico e dance il nuovo Marco Mengoni

C'è anche un'altra artista che convince pienamente il nostro critico musicale guadagnando il Golden point della settimana

Pagelle Nuovi singoli 16 settembre 2022
Condividi su:

Stefano Signoroni – Settembre a Montecarlo

Cover di un brano di Fred Bongusto che aveva matrice dance 70’s e che viene qui reso in una salsa da servire in quelle ridondanti feste di Capodanno dove la gente balla, tutta le gente balla e balla solo perché a Capodanno si deve, non perché vuole. Tutto troppo amplificato, soprattutto pensando al modo di proporsi del cantautore di Campobasso.

Certo, ognuno ha il suo stile, però dite quel che volete, non sono ancora pronto per il veglione!
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Uganda – Non so perché

Tutto troppo lento. Arriva come se fosse una lettera che anziché esser letta, viene cantata con l’amico di falò che tira fuori la chitarra e ti accompagna. Tutto troppo rarefatto, con l’unica eccezione del violino ad impreziosire, cosa certamente poco sufficiente per impensierire il mondo radio. Chi se ne frega? Ok, ma allora perché fare un lancio radio?
Cinque =
⭐⭐⭐⭐⭐=

Francesco Giordano – Casa mia

E’ un amore quello descritto fatto di uccellini che cinguettano, fiori da raccogliere, legna ad ardere nel camino. Il racconto è un po’ fiabesco, cantato senz’altro bene, per qualità proprio di pasta vocale, però è tutto piuttosto sentito anche nell’arrangiamento che rende quell’effetto di di passaggio, quello su cui non ti focalizzi, perché sai già dove va a parare il tutto.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Crisama – San Lorenzo

Non è chiarissimo in tutti i passaggi il testo di questo brano che mi verrebbe da definire un funk/rap leggero. E’che in genere questo stile viene dominato da voci più potenti che riescono a tenere testa ai suoni di fiati o chitarre che, funkeggiando, picchettano verso l’alto. Non aiutano certo alla comprensione l’intercalare e qualche difettuccio di pronuncia.

Certo è che però ci sono grandissimi artisti che sui difetti di dizione ci han costruito carriere importanti. Nel complesso, accettabile.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Ro’hara – Sa di te

Ammetto di avere subito pensato ad una ballad di Lady Gaga e non parlo solo per lo stile proposto. Anche l’impostazione canora di Ro’Hara la richiama molto da vicino, soprattutto quella amatissima di A Star Is Born. L’arrangiamento, nonostante abbia i suoi momenti di potenza non parte mai dal punto di vista ritmico, lasciando questo aspetto quasi totalmente al piano e ad una chitarra in divenire.

Il pezzo è buono ma ricordiamoci di distinguerci, di non somigliare a nessuno, soprattutto quando il confronto è con un mito di questi anni, per tanto irraggiungibile.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Sissi – Sottovoce

Voce sempre interessante quella di Sissi, che questa volta ha dalla sua un pezzo con delle strofe scritte davvero bene, che ricordano molto da vicino la modalità di scrittura della Michielin.

Sono in crescendo emotivo che però non viene rispettato poi dall’apertura dell’inciso, che melodicamente banalizza un po’ quanto di buono costruito, non ne tiene il passo. Accorgimenti, ecco, accorgimenti.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Luigi Strangis – Stai bene su tutto

Luigi spregiudicato come un giovane deve essere mettendo assieme in questo pezzo il primo Ligabue, il primo Cremonini ed un pizzico di Steve Rogers Band, che però ha più forza nelle intenzioni che poi nella realtà. Doveva avere più batteria e suoni allargati, ampi e ruvidi, nell’inciso invece di venire stretta dal suono elettronico. Avrebbe guadagnato punti, perché il pezzo, di suo, non è affatto brutto.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Barberini – Pirati

Canzone trasognata per arrangiamento e scelta interpretativa che invece in realtà nel testo non lo è affatto. Barberini qui parla di cambiamenti, di crescita, di come anche se ti guardi attorno, se osservi i tuoi amici, anche loro come te, sono nati marinai per morire poi pirati. Avrei dato più ritmo all’inciso per ampliare il raggio d’azione per il pezzo, che resta comunque rivelatore di una personalità di scrittura.
Sei +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Drama x Patrik – Fuck u

Si uniscono per questo pezzo pop/rock nell’arrangiamento, con qualche accento punk ed interpretato usando un’ attitudine più rap/urban. L’insieme delle cose a sorpresa non risulta stonato, anzi il connubio funzione. La parolaccia dell’inciso/titolo poi si sa, nelle generazioni più giovani fa sempre facile presa. Se il pezzo cammina è facile immaginarlo appropriarsi del sound di storie insta o viral Tiktok.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Fast Animals & Slow Kids con Ligabue – Il tempo è una bugia

Ligabue è così profondamente Ligabue che qualsiasi cosa canti, diventa una cosa di Ligabue. Così anche i volenterosi Fask cedono ( sicuramente con piacere ) un po’ di questa canzone piacevolmente tirata, pur restando confinata in un recinto radiofonico con coretti alla Coldplay, al più noto collega di Correggio.

Probabile comunque che Luciano abbai sentito anche parte della sua vita descritta in questo pezzo, che racconta delle vite che camminano, e che per raggiungere i tuoi traguardi, forse qualcosa per strada per forza la perdi.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

North Of Loreto con Raf & Guè – Ti pretendo xxx

In genere non recensisco un brano quando è lo stesso interprete originale a coverizzarlo. Qui però Raf ricanta su un arrangiamento completamente diverso. Si trasferisce in un mondo dance che poi si condisce anche delle barre del “solito” Guè… a cui credo manchi ormai collaborare solo con me. E Ti pretendo, pur perdendo quell’irruenza allegra tipicamente 80, dimostra di funzionare anche con questo nuovo abito.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Clicca in basso su continua per la seconda e ultima parte della pagelle nuovi singoli del 16 settembre.

Precedente
Continua