Madame – Marea
Sicuramente Madame continua ad avere la capacità di stupire, di fare cose che non ti aspetti. Qui dietro c’è Dardust e difatti sembra di ascoltare le cose di Mahmood, la sua creatura artistica più preziosa. Ma la cantautrice veneta non perde terreno anzi; con questo sound tutto ritmico, tribale, riesce ad arrivare ipnotica e come sempre ad incuriosire in un modo di cantare che è si modaiolo, trap, ma che lei riesce sempre a rendere personale.
Sette
Matilde G – Milk And Honey
Voce impertinente che però ha una buonissima pronuncia inglese, al servizio di un pezzo che potrebbe essere giusto per qualsiasi reginetta del pop. Facili gli accostamenti ad esempio a Kesha per la particolarità di momenti parlati ed anche un po’ in maniera acida. Tutto elettronico e da studio, funzionale ma plasticoso… proprio come la starlette succitata.
Sei
Noemi & Carl Brave – Makumba
Nell’inciso iniziale Noemi non sembra nemmeno lei. Il pezzo è tanto Carl Brave, molto romanaccio nelle intonazioni e cadenze. E’ comunque una formula originalissima come hit estiva, quel pezzo che non ti aspetti. La rossa cantante poi, raramente è stata così scanzonata. Particolarmente i sentori dei fiati in sottofondo che rendono il tutto moderno e retrò al tempo stesso. Carinissima.
Sette
Frah Quintale – Sempre bene
Più pop che mai in questa ballata Quintale, che canta sempre più, si effetta sempre meno la voce ( fatta eccezione per gli echi, ma ci può stare ) e continua ad aprire un po’ troppo le “e”. In alcuni passaggi le atmosfere sono piacevolmente 60’s. E’ un’ennesima anteprima di un album che, già stando ai singoli diversi lanciati, s’intende un caleidoscopio colorato non trascurabile. Artista in decisa crescita.
Sette
Santoianni – Litorale
C’è aria di vacanza in questo pop elettronico nuovo di Santoianni, che non sopporta la congestione da tangenziale e brama la fuga, per quanto lavorativa, in una zona di mare, abbandonando la città. Pezzo funzionale, carico ed intelligente, di misura cantautorale e di resa squisitamente pop.
Sette
Shade – In un’ora
Sempre la stessa canzone, con un arrangiamento che puoi sentire in altre 125 canzoni degli ultimi tre anni e che poi, tra l’altro, sembra strappata alla ultime cose di J-Ax a cui è stata sottratta la sporcizia di una vita vissuta. Shade è un hitmaker, indubbiamente, perché è facilotto e modaiolo, senza impegno, ma gli manca ancora la canzone che si ancora ai ricordi, slogan a parte. Male, ma non malissimo.
Quattro ½
Andrea Zelletta & Shady – Lovin’ at the speed of light
Ritrova i panni da Dj Zelletta, nell’ultimo periodo più personaggio televisivo da reality che altro. La scelta stilistica è di fusione fra la canzone pop e la dance commerciale per un risultato scorrevole, piacevole, ma non originalissimo. La voce di Shady, ed è un complimento, ricorda vagamente quella di Sophie And The Giants.
Sei