30 Ottobre 2025
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30 Ottobre 2025

Versailles: guida all’ascolto del nuovo EP “Appassirò (?)”

Il disco è un bilancio che tiene conto sia dell'inquietudine creativa che della nuova maturità dell'artista

Versailles Appassirò (?)
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VERSAILLES, “APPASSIRò (?)”: GUIDA ALL’ASCOLTO

Versailles, così vengono raccontati i brani contenuti nell’album Appassirò (?)

INTRO/FORSE ACCOLTO

Questo inizio, decisamente introspettivo, rappresenta un dialogo tra la parte ottimista e quella pessimista di Versailles, che esplora il dubbio e l’accettazione dei cambiamenti personali, elaborando il tema dell’ “appassire”.

Sul fronte prettamente musicale, invece, l’artista ha voluto sperimentare, campionando lo standard jazz tipico di Glad To Be Unhappy di Paul Desmond con elementi distorti e un cantato disturbante.

FELICE MAI

Primo singolo di questo nuovo progetto, Felice Mai critica la condizione dell’artista contemporaneo, evidenziando la difficoltà di essere unici in un’epoca di riferimenti condivisi e accentuando l’insoddisfazione perenne dell’artista.

L’arrangiamento, invece, si rifà a un mondo dark pop / hip hop con una forte venatura blues che riflette la formazione musicale di Versailles (blues e jazz, nda).

CALIFORNIA

Questo brano – il cui titolo fa riferimento al grande sogno americano – parla della scrittura di canzoni, dell’industria musicale, dei talent show e delle aspettative connesse.

Musicalmente parlando, invece, California si muove nello stesso reparto armonico di Felice Mai, ma con un mood più chill e R&B, includendo un sample di California dei Phantom Planet (colonna sonora di O.C., nda) e un monologo tratto da American Horror Story.

MANGIAMI

Mangiami racconta la storia di un amore tossico, ma idilliaco, e descrive la figura dell’amante come “cannibale” e “frutto della propria stessa carne“, con riferimenti orrorifici e demoniaci (Jeffrey Dahmer, streghe di Salem).

Sintetico e volutamente poco dinamico, il brano è musicalmente molto veloce e ispirato alla musica di Labrinth.

COSTOLE

Questo brano è la connessione ideale tra Mangiami ed Eva, un “delirio musicale” che si risolve nell’introduzione della figura di Eva, che viene dapprima mostrificata, poi idealizzata totalmente. La musica evolve da voci distorte e glitchate a una linea di basso semplice e una voce “setosa e angelica“, quella di Maria Virginia Bisconti.

EVA

Eva esplora l’idealizzazione di una figura femminile e la successiva scoperta di un tradimento, analizzando le fasi dell’amore in cui l’altro viene demonizzato e poi divinizzato.

Musicalmente parlando, invece, il brano è una sterzata verso il mondo dell’R&B e del soul moderno, con synth e pad digitali e una sezione ritmica solida che richiama la musica black, vocalmente impegnativa, che esplora un registro tra falsetto e voce piena.

SERAFICA

Serafica ha anticipato la seconda parte del progetto e racconta di un amore triste, nostalgico e malinconico, nonché della stanchezza e del desiderio di qualcosa di più, specialmente per coloro che si annoiano facilmente.

Per accompagnare questa storia Versailles ha scelto un arrangiamento essenziale e meno artificioso, con l’uso di synth e batterie per alleggerire il mood, avvicinandosi così al mondo di Phoebe Bridgers e Boygenius, con influenze musicali femminili.

STUPIDO E FACILE

Questo brano riassume un’esperienza personale e di coppia triste e malinconica, e racconta il tentativo di superarla, esprimendo l’invidia per chi riesce a viversela con leggerezza.

È un brano che ha attraversato diverse fasi di riscrittura e produzione, arrivando a combinare elementi pop ad altri più rock, e vede la partecipazione di Giovanni Cilio alla batteria, Marco Azzara alla chitarra e Francesco Massidda alla co-produzione.

APPASSIRÒ

Appassirò è stato il brano più difficile da scrivere ed esplora l’idea dell’ “appassire” e del “fiorire“, con la consapevolezza che “tutto sembra una merda, ma magari non così tanto” e che l’amore, anche per se stessi, è l’unica soluzione.

A livello musicale il brano risente di forti influenze british e conta sulla partecipazione di Maggio e Yuma, oltre che sulle batterie di Domenico Mattia Baggetta (Dmb).

GANG

Nata con l’idea di farne la ghost track del disco, Gang è una polemica senza mezze misure, un’accusa violenta a un’intera generazione di trapper che fa della propria cifra stilistica, intrisa di misoginia e disagio, un vero e proprio elemento inquinante.

Fondamentalmente metal, con l’artista che rappa e Giovanni Cilio alla batteria, il brano rappresenta una chiusura a sorpresa: dopo la delicatezza dell’outro del brano precedente arriva l’ultimo, definitivo schiaffo in faccia.

Il progetto è stato realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE.


Foto di copertina a cura di Luca Rinaldi

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