4 Novembre 2022
di Blogger
Condividi su:
4 Novembre 2022

TicketOne: il Consiglio di Stato annulla il provvedimento per abuso di posizione dominante

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva irrogato una sanzione di oltre 10 milioni di euro

TicketOne
Condividi su:

A dicembre 2020, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva irrogato una sanzione di oltre 10 milioni di euro nei confronti di TicketOne per abuso di posizione dominante. Adesso, la società annuncia l’annullamento della sanzione da parte del Consiglio di Stato.

L’AGCM si era espressa all’esito di un procedimento sostenuto anche da SOL Eventi, ZED Entertainment’s World e Ticketmaster Italia. La decisione prevedeva una pesante sanzione economica in capo al gruppo CTS Eventim-TicketOne. L’Autorità aveva infatti ritenuto che il gruppo attuasse una strategia volta a impedire agli altri operatori del settore della vendita dei biglietti per eventi Live di musica leggera, di operare in condizioni di concorrenza. Ciò, a danno non soltanto delle imprese concorrenti, ma anche dei consumatori.

Il provvedimento dell’AGCM era stato impugnato davanti al Tar Lazio, che l’aveva annullato.

Con la sentenza del 24 ottobre 2022, il Consiglio di Stato ha confermato la decisione di primo grado del Tar Lazio e, quindi, l’annullamento del provvedimento adottato dall’AGCM. Il Consiglio è entrato nel merito della vicenda; e accogliendo le tesi difensive di TicketOne, ha confermato la presenza di un difetto istruttorio già rilevato dal Tar Lazio.

TicketOne ha accolto con soddisfazione la sentenza del Consiglio di Stato. L’Amministratore Delegato della Società, Stefano Lionetti, ha dichiarato: “Il Consiglio di Stato ha riconosciuto l’infondatezza delle accuse mosse contro la nostra Società, confermando la correttezza del nostro operato. Da subito avevamo fermamente respinto le affermazioni contenute nel provvedimento dell’AGCM, facendo ricorso al giudice amministrativo competente, fiduciosi che questo provvedimento sarebbe stato annullato dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato così come poi è effettivamente avvenuto”.