Fedez, il nuovo testo tra attualità e provocazioni: l’analisi
Il testo di Fedez si apre con un attacco diretto a EsseMagazine. Non è un episodio isolato: già nel 2022 l’intervista con il direttore Antonio Dikele Distefano si trasformò in un confronto teso, tra accuse di censura e dichiarazioni opposte sulla pubblicazione. Nei mesi successivi Fedez non ha risparmiato frecciate e lo scorso agosto, dal palco del Red Valley Festival, aveva ironizzato sullo stand della testata. La nuova invettiva sui social prosegue dunque una faida ormai triennale.
Il secondo riferimento riguarda Stefano De Martino. Il conduttore televisivo e volto di Affari Tuoi, ad agosto 2025 è stato vittima della diffusione online di video intimi sottratti da un sistema di sorveglianza privata. La vicenda ha aperto due inchieste giudiziarie e l’intervento del Garante Privacy per fermare la circolazione delle immagini. Nei versi di Fedez, l’episodio viene citato in chiave satirica: da un lato la denuncia dell’inefficacia dei controlli, dall’altro il gioco linguistico con doppio senso che richiama la scarsa incisività delle istituzioni.
Il terzo passaggio è dedicato a Carlo Acutis, proclamato santo il 7 settembre 2025. Morto a soli 15 anni nel 2006 per leucemia, è considerato il primo “santo millennial” e patrono di Internet per aver utilizzato il web a scopo religioso e solidale. Papa Francesco lo ha definito “modello di santità digitale”. Fedez riprende la notizia e la trasforma in un paradosso: il miracolo della canonizzazione diventa, in chiave ironica, quello di un adolescente che gioca alla PlayStation senza bestemmiare.
Un altro episodio di cronaca internazionale viene evocato con l’omicidio di Charlie Kirk, attivista conservatore statunitense e cofondatore di Turning Point USA. L’11 settembre 2025 Kirk è stato colpito a morte da un proiettile mentre parlava agli studenti in un’università dello Utah. L’attentato ha avuto eco mondiale e il presidente Donald Trump ha puntato il dito contro la “sinistra radicale”. Nel testo di Fedez, il fatto viene accostato in modo volutamente grottesco al Vaticano, creando un cortocircuito tra politica americana e religione cattolica.
C’è poi spazio per la politica italiana, con la citazione di Elly Schlein. La segretaria del Partito Democratico nei giorni scorsi si è espressa con forza contro l’offensiva israeliana a Gaza, definendo le mosse del premier Netanyahu un “piano criminale” concordato con Trump. Fedez, attribuendole una frase caricaturale che riduce il pensiero a un luogo comune: “condanno Israele ma ho tanti amici ebrei”. Una semplificazione che trasforma la complessità della comunicazione politica in una punchline.
Infine, il testo si chiude con Jannik Sinner, campione di tennis e numero due al mondo, celebrato come nuovo idolo italiano. Originario dell’Alto Adige, Sinner parla con inflessione tedesca, caratteristica che Fedez trasforma in una battuta sul nazismo. Un accostamento che richiama vecchi stereotipi legati alla sua terra d’origine. Non tiene conto che quella realtà bilingue fa parte a pieno titolo della storia e dell’identità italiana.
In conclusione
Il nuovo testo condiviso da Fedez conferma il suo stile: un mix di rap, politica e attualità, in cui le punchline diventano commento caustico al presente. Una scrittura che punta all’effetto immediato, capace di far discutere e di mescolare registri diversi, dalla cronaca nera alla satira religiosa, fino allo sport. Il rischio, in nome della rima e dell’impatto, è quello di banalizzare questioni profonde o di chiamare in causa temi e figure che con il contesto hanno poco a che fare, come nel caso di Jannik Sinner. Ma è proprio dentro queste tensioni, tra provocazione e controversia, che Fedez trova il suo spazio. La polemica non lo indebolisce, anzi è il terreno su cui riesce a muoversi con maggiore abilità.
Aggiornamento
La polemica non si è fermata dopo la pubblicazione del testo. Le parole di Fedez su Jannik Sinner hanno acceso il dibattito sui social e il rapper è intervenuto in diretta a La Zanzara per chiarire: “Non è una critica a Sinner ma al fanatismo italiano. Si chiama ironia e non è un attacco a Sinner, anche perché non lo conosco e non mi interessa”. Le spiegazioni non hanno convinto del tutto, anche perché Fedez ha aggiunto un’ulteriore frecciata, ricordando che il tennista risiede a Montecarlo: “È un grandissimo, molto più ricco di me, ma non paga le tasse in Italia. Se vivi a Montecarlo poi non puoi mettere il becco in quello che succede nel nostro Paese”.
Aggiornamento del 19/09/2025
La vicenda ha avuto ulteriori sviluppi: come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il consigliere comunale di Bolzano Giuseppe Martucci ha presentato un esposto formale alla Procura contro Fedez. Al centro della contestazione la frase dedicata a Jannik Sinner – “L’italiano ha un nuovo idolo si chiama Jannik Sinner. Puro sangue italiano con l’accento di Adolf Hitler” – ritenuta gravemente offensiva.
L’esposto fa riferimento all’articolo 604-bis del Codice Penale, che sanziona la propaganda e l’istigazione all’odio razziale. Secondo Martucci, l’accostamento a Hitler e l’espressione “puro sangue italiano” richiamano esplicitamente le leggi razziali del 1938 e risultano inaccettabili: “Ho sentito il dovere di agire a tutela dei valori fondanti della nostra Costituzione. Non possiamo permettere che un linguaggio che evoca il razzismo e l’odio venga normalizzato da figure pubbliche”.
Fonte: Gazzetta dello Sport











