E’ uscito C’è posta per te, primo singolo di Seryo, nome d’arte di Nicola Cavallaro, artista conosciuto per aver preso parte nel 2017 a The Voice France.
L’artista lo scorso anno ha partecipato a X Factor (ne abbiamo parlato Qui) e ora torna con un brano che anticipa il nuovo progetto discografico previsto entro la fine dell’anno.
Una nuova identità che svela un progetto musicale inedito a cui l’artista è arrivato grazie ad un lungo lavoro sul suo approccio alla scrittura e all’interpretazione. La consapevolezza acquisita durante le esperienze precedenti gli ha permesso di mettere a fuoco la propria strada e C’è posta per te ne segna l’inizio.
“Quando nasce una nuova creatura la prima cosa che si fa è darle un nome.
Io ho avuto la fortuna di rinascere e voglio vivere la mia Vita e la mia Musica con la felicità e l’eccitazione della prima volta.
Mi presento oggi a voi, il mio nome è: SERYO.”
SERYO C’È POSTA PER TE
C’e posta per te porta la firma dallo stesso Seryo, Nicola Cavallaro, insieme a Valerio Carboni e Diego Calvetti, che ne ha curato anche la produzione artistica.
Il brano ha la metrica tipica della musica rap, ma racchiude in sé contaminazioni provenienti dal mondo del rock, dell’R&B e del soul.
La voce profonda e graffiante di Seryo racconta la storia di tutti coloro che, a causa delle regole non scritte della società, non riescono a realizzare i propri sogni e a trovare un posto nel mondo.
Il testo è enfatizzato dagli arpeggi di chitarra acustica, gli archi e da un riff di pianoforte. Sonorità che ricordano la scena underground americana.
La cover del singolo è stata realizzata da Emmanuel Viola, in arte Evviart. L’artista, con il suo stile riconoscibile e passionale, ha creato il personaggio di Vyta, regina del Burlesque, protagonista della copertina e simbolo di tutti coloro che vorrebbero calare la maschera, imposta dalla società, per vivere appieno la propria vita, in totale libertà.
“Trovo che ci siano ancora molti pregiudizi sulla sessualità e su tutto quello che è erotico.
Con le mie illustrazioni vorrei provare a sdoganare alcuni tabù e far capire che la sessualità è parte di ognuno di noi, non bisogna vergognarsene.”