2 Febbraio 2022
di Interviste, Recensioni
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2 Febbraio 2022

Sanremo 2022 prima serata: le Pagelle del nostro critico musicale

Il voto più alto? Un otto. Il più basso... un quattro e mezzo

Sanremo 2022 pagelle prima serata
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Sanremo 2022 pagelle prima serata

Achille Lauro – Domenica

A petto nudo, tatuato e fisicato, Lauro si fa accompagnare da un coro gospel che cattura al suo pari l’attenzione. Gioca più di performance, seducente ed ammiccante, che di canzone che, fischietto a parte, sa di ripetizione: E’ certamente d’impatto visivo, un po’ scontata però la cosa principale: la canzone ( oh mio Dio compresi )!
Cinque


Yuman – Ora e Qui

Sulle basse non tiene l’orchestra che lo sovrasta non lasciando capire granché il testo. Meglio quando va a voce piena., che per altro è molto particolare. Un soul che ha declinazione gospel. Merita un secondo ascolto perché col primo lascia poco.
Sei=


Noemi – Ti Amo Non Lo So Dire

Griffata Mahmood, è un’ascesa verso un inciso quasi dance. La sua voce particolare e sicuramente personale cattura sempre. Non tutte le parole sono chiarissime però perché trovo il bilanciamento della parte vocale non sapientemente calibrato con l’orchestra che un po’ la copre nel momento incalzante. Il brano però c’è.
Sette


Gianni Morandi – Apri Tutte Le Porte

Atmosfera degna delle sue prime cose, quando era uno sbarbatello. E’ un Morandi che si rinnova, griffato da Jovanotti ancora una volta e che fa simpatia indubbiamente, migliorando il tentativo dell’estate. Bello lo special che farà battere il cuore di tutte le signore da tempo negli anta. Buono.
Sette


La Rappresentante Di Lista – Ciao Ciao

Canzone retta da una bellissima linea di basso. Stupefacente la seconda strofa che gode di un arrangiamento che richiama percussioni su cui la chitarra funky favoleggia. Orecchiabile e sicuramente fortissima in radio. Originalissima.
Sette 1/2


Michele Bravi – Inverno Dei Fiori

Sarò stringato perché mi ha emozionato. Melodia bellissima, interpretazione misurata e giusta. Arriva con grande intimità. Moderna e classica al contempo.
Otto


Massimo Ranieri – Lettera Di Là Dal Mare

Bellissimo testo, chiaramente riferito alle traversate del mare che sono colme di speranza ma quasi mai di sicurezze. Interpretazione magistrale ma qualche nota ha scricchiolato e non è da Massimo! Si rifarà.
Sei


Mahmood & Blanco – Brividi

Lo avevo sempre detto che Blanco sapeva cantare. Su Mahmood non c’erano certo dubbi. Pezzo che funziona sia proprio come canzone che radiofonicamente, nonostante sia un lento. E sicuro le conquisterà le radio.
Sette 1/2


Ana Mena – Duecentomila Ore

Suoni di iberica provenienza mischiati a sensazioni orientaleggianti che mi fanno pensare un po’ al sound di un film di Opzetek, un po’ al neomelodico napoletano. Nonostante sia lavorata da più voci con la sua, il risultato è noiosetto e non poco.
Quattro 1/2


Rkomi – Insuperabile

La citazione “Personal Jesus” , con la batteria che fu inserita nella già reprise “Beware Of The Dog” di Jamelia convivono qui. Sicuramente in disco funzionerà di più ma la versione live non è fra le cose meglio riuscite della serata.
Cinque =


Dargen D’Amico – Dove Si Balla

Ecco la canzone da Festivalbar ( per chi ne ha memoria ) che invade il Festival Di Sanremo. Partirà a razzo in radio e nella classifica singoli ma al contempo può stancare in fretta. Ma in prima battuta funziona. Si, si, funziona.
Sette


Giusy Ferreri – Miele

La versione disco sicuramente funzionerà parecchio. Forse è la prestazione migliore di Giusy ad oggi in quel di Sanremo. Buona melodia, arrangiamento retrò per cui la sua voce è quanto mai adattissima.
Sei 1/2

 

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