8 Luglio 2020
di Interviste, Recensioni
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8 Luglio 2020

Rettore: il compleanno di una tigre del palcoscenico

Tra video e aneddoti Fabio Fiume ci racconta la carriera di una delle artiste più iconiche della musica italiana

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Rettore compie oggi gli anni. Icona di stile, dettatrice di mode che spesso contribuiva a creare, esempio di mai doma ricerca, voglia di rinnovarsi, di fuggire dalle regole e dalle discipline più proibitive pur restando fondamentalmente una bravissima ragazza; Donatella Rettore, anzi Rettore, come ha da sempre scelto di griffare le sue produzioni artistiche, compie gli anni e noi di All Music Italia non potevamo certo farci sfuggire la possibilità di festeggiarla ripercorrendone i fasti.

Dal Veneto con furore, la platinata artista ha da sempre chiarito che le cose preconfezionate non erano per lei; c’era bisogno di trovare nuovi linguaggi, nuovi look, nuove possibilità espressive, guardando anche ai mercati aperti ai venti di novità.

Anche se il vero successo arriverà nel 1979, Rettore è già attiva dal 1973, anno in cui incide il primo singolo e fa da spalla nei live a chi crede da subito in lei, un signore chiamato Lucio Dalla.

A lanciarla è il singolo Quando Tu, seguito a stretto giro da Ti Ho Preso Con Me scritta per lei da Gino Paoli e Capelli Sciolti , brano con cui debutta a Sanremo nel 1974.

L’artista viene notata ma quelle canzoni non passano alla storia, non perché brutte, ma solo perché non specchio riflettente la verità della stessa, cosa che inizia a venir fuori un paio d’anni più tardi quando le più perspicaci Germania e Svizzera di accorgono di Lailolà , brano che mette via oltre mezzo milione di copie al cospetto di qualche migliaia appena in Italia.

Il successo estero però la porta a ritentare la strada Sanremo nel 1977, ma anche stavolta la sua Carmela , resta più nei ricordi per il fatto che dal palco Rettore lanciasse caramelle che per il pezzo in sé.

Sono anni in cui Donatella conosce il suo compagno di vita, molti anni dopo marito, Claudio Rego , con cui porterà avanti oltre che il sentimento anche il connubio artistico e frequenta amici quali Elton John , che anni dopo le firmerà anche un paio di pezzi.

Ma è nel 1979 che arriva la svolta: finalmente Rettore trova la sua strada ed inizia ad esplorare- Il punto di partenza è l’italo disco ben rappresentata dal sofisticato Splendido Splendente , brano che piace a tutti anche per quel testo che non lesina di argomentare di ambiguità sessuali e chirurgia estetica.

Al pezzo collabora il maestro Pirazzoli, che ne cura l’arrangiamento ed un giovanissimo Tullio De Piscopo , che ne firma la batteria.

E’ un successo vero, ma la scalata è appena cominciata e Rettore diventa ben presto regina delle estati. Quella del 1980 la vede seconda al Festivalbar ( più nelle sue corde rispetto al più ingessato Festival di Sanremo ), con Kobra .

Qui il doppio senso è tutto sessuale e la canzone rischia persino la censura, senza tuttavia subirne la definitiva mannaia. Ne verrà fuori un clamoroso successo.

Se la vittoria del 1980 è solo morale, la manifestazione estiva ideata dal compianto Vittorio Salvetti, la vede trionfatrice l’anno successivo, quando giocando con la reticenza da parte della gente e degli addetti ai lavori, a non rispettare la sua firma artistica, declinata al solo cognome, si produce in Donatella , meritevole di lanciare per la prima volta in italiano sonorità ska. Il 45 giri raggiunge il n° 3 in classifica.

Il 1982 è quello delle critiche per il testo di Lamette , che pur con un abito ancora ska nella forma, non disdegna di cibarsi di sonorità elettro/new wave.

Le polemiche riguardano la paura che un testo simile possa provocare emulazione, ma è chiaro che le tematiche della Rettore non sono mai negative ed in men che non si dica, le polemiche si spengono anche sotto l’onda di un successo prepotente e di un ennesimo Festivalbar da protagonista.

Nello stesso anno arriva anche una ballata in inglese, This Time , firmata dal paroliere di Elton John di cui prima e singolo portante di una collection ( con due inediti in inglese, il primo il singolo per l’appunto, e il secondo, Remember, composto proprio dal baronetto inglese ) che arrivava a chiudere i rapporti tra l’artista e l’etichetta discografica d’allora, la Ariston

Il cambio di etichetta ( a favore della Cgd ndr ) non porta benissimo. Esce infatti l’album Far West , di cui a parte il singolo Io Ho Te, è ben poco a restare nei ricordi, a parte la possibilità, poi sfumata, di renderlo un musical. Il disco successivo, Danceteria, riesce a fare poco meglio e così Donatella cambia ancora, approda in Ricordi, dove però la obbligano a tornare a Sanremo.

Per lei è pronta una ballad Amore Stella , tanto amata dai fans, tanto odiata da lei. Ci metterà tempo a farci pace.

Il pezzo firmato dalla coppia Morra/Fabrizio è troppo standard all’epoca per lei che, incalzata da domande antipatiche dei giornalisti, a cui non aveva nascosto di essere andata al Festival controvoglia, finisce col litigare in diretta con Marcella , dando così vita ad una diatriba che si è spenta appena un paio d’anni fa, facendo nascere un’ottima amicizia tra le due… dopo oltre 30 anni.

Nel 1987 è la volta di un duetto con l’amica Giuni Russo , per l’accattivante ed anche schizzata Adrenalina , dove le due giocavano con le rispettive voci. Di Giuni, Rettore anni dopo ha raccontato in maniera molto colpita la malattia, il loro essere amiche, il sentirne fortemente la mancanza.

Seguono alcuni lavori non così riusciti dal punto di vista commerciale, tanto che si tornerà a parlare di Rettore in maniera prepotente solo nel 1994, quando Pippo Baudo la sceglie per un suo ennesimo Festival di Sanremo.

E’ chiaro a tutti che quella è la prima volta che Donatella partecipa con un brano in cui crede molto, quella Di Notte Specialmente , ballata sensuale che le permette di trasmettere sensi intimi e passionali ed interpretare il tutto con dolcezza ma anche impulsi di potenza non indifferenti.

Poi bisognerà aspettare ben 11 anni per un nuovo lavoro in studio, quando uscirà l’album Figurine a spezzare un silenzio discografico troppo lungo per non subirne le conseguenze.

L’artista resta imprigionata così tra un ricordo del passato troppo forte ed importante, qualche partecipazione televisiva opinabile e più di una polemica a distanza o meno con altri artisti.

La sempre battibeccante Marcella, con cui non se le mandava certo a dire, Mina colpita a distanza per la scelta delle sue canzoni, PierLuigi Diaco con cui televisivamente erano volati insulti, Loredana Bertè accusata di essere invidiosa e non da ultima Donatella Milani, incrociata come “alunna” sul sentiero del riuscito Ora O Mai Più, ma con cui performance e rapporti furono del tutto da dimenticare.

Tutte cose però sinceramente cadute in prescrizione, perché se c’è una cosa che è innegabile e che Rettore sia stata una delle regine della nostra musica e se un compleanno può essere il mezzo grazie al quale se ne possa parlare, allora io le auguro di festeggiarne uno nuovo ogni giorno come quello di quest’anno, davvero importante, perché come schiettezza d’artista vuole, è stato anche quello che l’ha vista venire fuori da un problema di salute che i più nasconderebbero.

Forza Rettore, sempre. Sinceri auguri.