12 Marzo 2022
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12 Marzo 2022

Il duo Psicologi lancia il singolo “Fiori Morti”, che racconta la veste cruda dell’amore. Intanto 11 live confermati per quest’estate

L'impronta urban e rap tipica del loro sound si fa da parte lasciando spazio a sonorità più tenui e pop

Psicologi by Amedeo Zancanella
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Psicologi nuovo singolo Fiori Morti pubblicato venerdì 11 marzo, disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Reduci dal successo del loro disco d’esordio Millenium Bug e del brano Sui Muri (ancora in Top50 di Spotify Italia dal giorno della release), gli Psicologi hanno lanciato il nuovo singolo Fiori morti per Bomba Dischi e Universal Music Italia.

Il brano di Lil Kvneki e Drast racconta la fine di un amore su una base urban rap tipica del duo, che però si mescola a una più pop/dance che strizza l’occhio alla chitarra. Il tema della canzone è quello di un amore tra due giovani che è finito ma che continua a esistere nei sogni di chi ama ancora.

Psicologi Fiori Morti cover

Gli Psicologi inoltre torneranno a cantare dal vivo a partire da giugno 2022: confermati ben 11 appuntamenti, che saranno l’occasione per Lil Kaneki e Drast di portare in giro per la penisola i loro inni generazionali durante tutta l’estate.

PSICOLOGI LIVE TOUR:

  • 17/06 – Rock in Roma – Roma
  • 23/06 – Carroponte – Milano
  • 24/06 – Parco della Musica – Padova
  • 02/07 – Flowers Festival – Collegno (TO)
  • 09/07 – Oltre – Bologna
  • 14/07 – Arena Flegrea – Napoli
  • 15/07 – Parco Lama Balice – Bitonto (BA)
  • 30/07- Indiegeno Fest – Patti Marina (TO)
  • 11/08 – Color Fest – Lamezia Terme (CZ)
  • 20/08 – Parco Gondar – Gallipoli (LE)
  • 27/08 – NoSound Fest – Servigliano (FM)

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PSICOLOGI NUOVO SINGOLO FIORI MORTI

Gli Psicologi sono Drast (Marco De Cesaris) e Lil Kvneki (Alessio Akira Aresu), classe 2001, il cui sodalizio nato sul web sfocia in musica attraverso flussi di coscienza pop-rap. Esponenti della generazione “post millennials”, raccontano la complessità del mondo che hanno intorno con verità e intelligenza compositiva. Nei loro brani danno voce alla condizione sociale e ai conflitti che gli adolescenti e i giovani adulti hanno dovuto vivere in questi ultimi due anni, tra istituzioni che non li rappresenta, genitori con cui è difficile trovare un dialogo, e traumi lasciati dalla pandemia come depressione, ansia di socializzazione e solitudine.

Fiori morti testo

Che ci fai tu nei miei sogni
Perché non resti nei ricordi?
Mi hai insegnato a mettermi a nudo
E ora sono uno sconosciuto
Vorrei portarti i fiori morti
Ora che è andato tutto in fumo
Chissà i vestiti a chi li togli
Spero che tu sia al sicuro

Ho ancora quelle vecchie foto dove sorridiamo
Le guardo appese sopra a un filo tra l’inferno e zaino
Due ragazzini su una strada con le birre nello zaino
Le voci nella testa, gli scheletri nell’armadio
Da una macchina in costiera ai vicoletti del Montmartre
Dalle canne sulla Rambla ai coffee a Piazza Rembrandt
Passato da chi ti fa benе a chi ti fa colare il fard
La mia stanza è ancora uguale come fossi ancora qua

Chе ci fai tu nei miei sogni
Perché non resti nei ricordi?
Mi hai insegnato a mettermi a nudo
E ora sono uno sconosciuto
Vorrei portarti i fiori morti
Ora che è andato tutto in fumo
Chissà i vestiti a chi li togli
Spero che tu sia al sicuro

Adesso che sei lontana ma ti sento vicina
Devo scrivere in rima ogni cosa che separa
Il silenzio fa para’, non esiste medicina
Cerco solo una soluzione per dirti che ti amo
Ma basta un altro sguardo che smuove dentro
Dimentico il freddo, mi devasti il petto
Dimmi le cose per certo
Nella confusione sto solo e mi perdo

E non voglio dare spago a ogni fantasia
Ma non c’è volta che non caschi per colpa mia

Che ci fai tu nei miei sogni
Perché non resti nei ricordi?
Mi hai insegnato a mettermi a nudo
E ora sono uno sconosciuto
Vorrei portarti i fiori morti
Ora che è andato tutto in fumo
Chissà i vestiti a chi li togli
Spero che tu sia al sicuro

Che ci fai tu nei miei sogni
Perché non resti nei ricordi?
Mi hai insegnato a mettermi a nudo
E ora sono uno sconosciuto
Che ci fai tu nei miei sogni

 

Foto di Amedeo Zancanella.