Dal 1991 al 1995 andava in onda sulle reti Mediaset un programma diventato di culto nella storia della televisione italiana, Non è la Rai. Tra le protagoniste più amate nella trasmissione c’era Pamela Petrarolo che ora, a tredici anni di distanza dall’ultimo album, torna con un nuovo disco intitolato A Metà.
Pamela aveva solo 17 anni quando raggiunse il grande successo e pubblicò ben due album: Io non vivo senza te del 1994 (35.000 copie vendute) e Niente di importante nel 1995. Nel corso degli anni la sua carriera si è diramata in varie direzioni: showgirl, speaker radiofonica e attrice teatrale.
A Metà in uscita il 19 ottobre per GigaMusic/Halidon segna il ritorno alla musica per Pamela Petrarolo dopo la pubblicazione dell’ultimo singolo nel 2006, Tomato de amor.
Per questo album Pamela si è impegnata a collaborare con artisti di diversa estrazione musicale, orchestrando un nuovo team che nel gioco di squadra trova tutta l’ispirazione necessaria a proiettarsi nel futuro, mantenendo un orecchio ben sintonizzato su quanto abbiano rappresentato gli oltre vent’anni di carriera.
“E’ un percorso tormentato che darà felicità, se lo vorrai seguire. Ne vale la tua libertà…” recitano i versi dell’inedito che ispira titolo e concept grafico dell’album, Vivere a metà, un brano scritto da Nicola Lombardo e realizzato da Stefano Acqua.
A Metà è un viaggio musicale che punta dritto alla riscoperta di sé, in bilico tra due metà della stessa anima: la ragazzina prodigio che con le sue performance teneva milioni di spettatori incollati allo schermo, e la donna che oggi continua ad amare la musica con una naturale urgenza di emozionare e coinvolgere quel pubblico che da sempre si dimostra affezionato.
Nell’album trovano spazio tracce inedite e rivisitazioni dei successi, originali e cover, che la cantante ha interpretato nel suo percorso televisivo. E non mancano i tributi ai grandi del rhythm ’n’ blues, da Aretha Franklin a Sam ’N Dave, e al suo maestro e scopritore, Gianni Boncompagni.
In esclusiva per i lettori di All Music Italia ecco qui a seguire il disco raccontato canzone per canzone dalla stessa Pamela:
1. Vivere a metà
Ho cercato a lungo un inedito che ispirasse il titolo dell’album. Eccolo.
Scritto dal giovane Nicola Lombardo e musicato da un fuoriclasse della chitarra come Stefano Acqua, musicista e autore di Niente di importante che ho fortemente voluto nella mia nuova avventura discografica, questo brano racconta alla perfezione chi è Pamela. Già dal provino embrionale chitarra/voce sono stata subito rapita dalla sua dolcezza ed energia. Se in quest’album coesistono due mie anime, una grintosa e un’altra più melodica, Vivere a metà le racchiude entrambe.
2. Freddo
“Sogno il tuo amore, che dava calore…”.
Al contrario del titolo, questa canzone mi scalda l’anima ogni volta che la riascolto. È una canzone che custodisco gelosamente dal 1995. Pur avendola presentata in televisione una volta soltanto, è riuscita a rimanere nel cuore dei miei fans più affezionati per tutto questo tempo. Eccola, finalmente: è il mio regalo per tutti voi!
3. Difendimi
Questa è una canzone speciale che mi emoziona molto.
Ci sono affezionata da sempre, mi sono innamorata di lei da subito.
Non stavo nella pelle: uno dei primi inediti scritti apposta per me!
Sono contenta di averla riarrangiata in una chiave diversa e contemporanea, resta uno dei miei brani più belli e merita di essere apprezzato da più persone possibili.
4. Niente d’importante
Non per fare il verso al titolo, ma si tratta davvero di un brano molto importante per me.
Diede il titolo al mio album di inediti, fu il primo singolo originale composto per me da maestri della scrittura come Migliacci, Assolo, Bracardi e Acqua. Venne successivamente scelto anche da Raffaella Carrà per il suo repertorio televisivo e discografico.
Chiunque ascolti questo brano se ne innamora immediatamente e sono felice di averlo rivisitato. Sarebbe stato banale e forse impossibile ricreare la stessa magia dell’originale, allora lo abbiamo trasformato del tutto. Il gusto classico viene travolto da sonorità elettroniche, con una tensione vocale diversa e inaspettata.
5. I Say a little prayer
Il mio mito Aretha Franklin.
La mia adolescenza al tuo fianco, sono cresciuta ascoltando te, la tua voce immensa e impareggiabile, le tue canzoni meravigliose.
Un giorno, nel 1992, un genio mi disse: “Ascolta lei e troverai sempre la strada”.
Buon viaggio Aretha, questa è la mia dolce preghiera per te.
Immensamente tua. Forever.
6. Fammi sognare
Qual è il mio sogno di sempre? Partecipare al Festival di Sanremo! L’ho desiderato tanto, e in un’occasione ci sono andata molto vicino. Sono convinta che questa canzone sarebbe stata perfetta per il grande palco dell’Ariston. Ringrazio ancora oggi gli autori per avermi regalato questa perla musicale capace di farmi sognare ad occhi aperti. Perchè… Sono sempre i sogni a dare forma al mondo.
7. Another night
Questa canzone di Aretha Franklin mi permette di esprimere tutta la mia anima rock.
Ricordo ancora come fosse ieri il giorno in cui Boncompagni mi convocò per assegnarmela: “ho una canzone molto impegnativa da farti interpretare”. All’inizio fui spaventatissima. E lui, guardandomi dritta negli occhi: “La canterai benissimo”. Appena la ascoltai dissi semplicemente… “WOW!”.
Gianni mi faceva conoscere canzoni che all’epoca, appena ragazzina, non sapevo nemmeno fossero state scritte. Le amavo talmente tanto che non mi è mai passato per la mente di chiedergli di farmi cantare qualcosa di diverso.
8. Hold on, I’m comin’
Sono affezionatissima anche a questo pezzo. Io e la mia amica del cuore Emanuela Panatta lo ballavamo quasi ogni giorno a Non è la Rai, faceva parte del nostro quotidiano. Quanto ci siamo scatenate! E ringrazierò sempre Giorgia per aver voluto duettare con me proprio su Hold on, I’m Comin’ quando venne ospite in trasmissione. Non dimenticherò mai quel giorno: la mia prima esibizione dal vivo in televisione, che emozione!
Mi sono divertita a ricantarlo assieme alla mia meravigliosa vocal coach Stefania Del Prete, cantante straordinaria che mi ha insegnato tanto.
9. Respect
La prima canzone che ho inciso in assoluto. Gianni mi assegnò questo brano da ballare su un playback pre- registrato da un’altra vocalist. Lo presentai a Non è la Rai e nel serale Rock & Roll. Un pomeriggio mi sentì poi canticchiarlo in sala prove e decise che avrei dovuto assolutamente registrarlo. “Tu hai una voce black, tu devi cantare, prendi la base e corri subito in studio a incidere questa canzone con la tua voce” mi disse, lasciandomi in lacrime. Io, che non sapevo di poter cantare e non avevo mai studiato per farlo, mi sentivo al settimo cielo.
Per realizzare il nuovo arrangiamento ho collaborato con musicisti fantastici e dalla nostra unione è nata una versione diversa, carica e graffiante.
10. La Pelle nera
Forse in un’altra vita ho vissuto davvero a New Orleans?
Un evergreen di Nino Ferrer diventato a Non è la Rai un vero e proprio tormentone televisivo. Quanto mi sono scatenata nel cantarlo e ballarlo! Ironico, divertente, coinvolgente, mi trasmette energia positiva. Quando ho scoperto che anche una Signora della Musica come Mina lo aveva già scelto per il suo repertorio discografico, ho deciso di riproporlo a mio modo, in una veste elegante e assolutamente originale come questa, ispirata ai jazz club americani.
11. Io non vivo senza te
Il brano che più di tutti mi ha portato fortuna. Il titolo del mio primo album.
Una canzone meravigliosa scritta da Boncompagni per Raffaella Carrà e poi affidata a me.
Onorata di tutto ciò, ci tenevo a restituire questo dono attraverso una ricerca di stile. L’arrangiamento piano/voce è nato con il Maestro Alberto Giraldi, Direttore del Conservatorio di Frosinone, cantando tutta d’un fiato la mia parte sui virtuosismi del Maestro.
Emozione pura.
12. Please don’t go
Il tormentone per eccellenza di noi ragazze di Non è la Rai. Non c’è stata volta in tutti questi anni in cui non l’abbia ballato come una pazza. Non potevo non inserirlo nel mio album. Ho voluto cambiarne l’essenza per offrire una rivisitazione personale e originale.
La ciliegina più dolce di una torta musicale di cui spero andrete ghiotti!