1 Maggio 2022
Condividi su:
1 Maggio 2022

Niccolò Fabi per la prima volta in concerto da solo all’Arena di Verona… anzi, con una grande orchestra

Un grande evento con cui festeggiare i 25 anni dall'uscita del primo disco, "Il Giardiniere"

Niccolò Fabi Arena di Verona
Condividi su:

Niccolò Fabi live 2022… per la prima volta con un suo concerto all’Arena di Verona. In passato l’artista ha calcato quel palco per aprire il concerto di Sting, nel 2000, e con il trio formato con Max Gazzè e Daniele Silvestri, nel 2015.

Sono passati esattamente 25 anni dall’uscita del primo disco del cantautore, Il giardiniere. Da allora Fabi ha pubblicato più di 90 canzoni, 9 dischi in studio, 2 raccolte ufficiali, 1 progetto sperimentale come produttore, 1 disco di inediti con la super band FabiSilvestriGazzè e conquistato 2 Targhe Tenco per “Miglior Disco in Assoluto”.

Ora è giunto il momento di raccontare questo lungo percorso su uno dei palchi più prestigiosi d’Italia, quello dell’Arena di Verona.

Sarà proprio l’anfiteatro più antico d’Italia, intriso di tradizioni e leggende, ad accogliere la musica delicata, ma con un peso specifico per ogni parola, di Niccolò Fabi. E ad accompagnarlo ci sarà una grande orchestra a regalare un tocco di magia in più alle sue canzoni.

Quello all’Arena sarà l’unico live del 2022 per l’artista e si svolgerà il 2 ottobre prossimo con la produzione di Magellano Concerti. I biglietti per lo show sono già disponibili.



Questa la dichiarazione di Niccolò Fabi su questa serata evento:


A 25 anni di distanza da quando “il giardiniere” ha iniziato a rendere pubbliche le sue traiettorie tra le turbolenze, il 2 ottobre all’Arena di Verona ci sarà l’unico mio concerto di quest’anno.

Non per parsimonia o epica della celebrazione ma semplicemente perché sia unico e per fare qualcosa che non ho mai fatto. Un’occasione che regalo a me stesso e a chi mi ascolta per portare quelle storie nate in un intestino fino ad un anfiteatro romano. Forse se lo meritano. Il posto è grande e prestigioso ma le emozioni in gioco lo sono altrettanto. In qualche modo lo riempiremo.

 

Foto di copertina di Simone Cecchetti