3 Marzo 2022
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3 Marzo 2022

Nashley: il nuovo singolo estratto da “Osiride” è “Senza vertigini” con Fasma

Un brano dalle sonorità rock accattivanti per l'inedito duetto

Nashley Senza vertigini testo significato
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Nashley Senza vertigini testo e significato del nuovo singolo dell’artista in uscita oggi con l’album Osiride.

Di questo terzo capitolo discografico legato all’immaginario dell’antico Egitto vi abbiamo parlato in questo articolo e, nei prossimi giorni arriverà anche un’intervista con l’artista per approfondire meglio questo nuovo progetto.

E a breve, l’artista vicentino porterà la sua nuova musica sui palchi del club italiani, nel corso del suo Nashley – Dal Vivo Tour, e potremo ammirarlo anche a Roma il 17 Maggio ( Largo Venue ) e il 18 Maggio a Milano ( Santeria Toscana 31).

Nel frattempo, in contemporanea con il disco, esce anche il nuovo singolo con Fasma.

Nashley Senza vertigini significato

Disco e singolo di Nashley escono per Ventidiciotto e in esclusiva per Believe Artist Services. Senza vertigini è un brano dalle sonorità rock accattivanti fanno da cornice a questa inedita collaborazione, nata da una lunga chiacchierata tra gli artisti durante un incontro a Roma.

La canzone racconta del disagio di chi, alla scoperta di nuovi stimoli e di nuove emozioni, si spinge verso qualcosa di sempre più estremo, trovando alla fine conforto negli affetti più crudi e nelle cose più semplici.
Un vero grido generazionale raccontato in prima persona, dove Nashley e Fasma mettono a nudo le proprie paure e insicurezze.

Nashley Senza vertigini testo

Se non esistono ne santi ne eroi
chi sto aspettando che mi venga a savare
e se il passato resta dietro di noi
perché mi sento gli occhi dietro le spalle
ho perso tutto nella sala di quel casinò
cercato casa in una casa che ancora non trovo
la pioggia batte forte sulle vetrate
come fossero strade così fredde e bagnate

E arrivi tu
questa sera non mettermi giù
per star bene mi servi tu
posso fingere ma non so se posso farti bene
noi che siamo in mezzo ad un mare
noi che siamo senza riparo
noi potrei farci le ore ma
con il tuo calore io non sento brividi
ci buttiamo dal cielo noi
senza paracadute noi
non sappiamo volare
ma soltanto cadere ma senza vertigine

Io sono in guerra con il tempo
brividi dal freddo, brividi che ho dentro
baci così crudi si mischiano col cemento
pugni così duri che coprono ciò che penso
il resto cos’ho di certo
padre di un destino ma figli di un mondo acerbo
fiumi di speranze che scorrono nel deserto
scenderà la pioggia a lavare quel marcio dentro
noi fiori nati e cresciuti in mezzo all’inferno
non mi uccide però fa male
nella vita ho sempre camminato scalzo
l’elegante non lo so fare
brucia fuoco sotto questi occhi di ghiaccio
che pensavi fossi normale
mi raccogli come se fossi uno straccio
quando la serata va male

E arrivi tu
questa sera non mettermi giù
per star bene mi servi tu
posso fingere ma non so se posso farti bene
noi che siamo in mezzo ad un mare
noi che siamo senza riparo
noi potrei farci le ore ma
con il tuo calore io non sento brividi
ci buttiamo dal cielo noi
senza paracadute noi
non sappiamo volare
ma soltanto cadere ma senza vertigine