8 Marzo 2017
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8 Marzo 2017

MOTTA festeggia il successo del suo primo album con un concerto ricco di ospiti

Motta è sicuramente una delle rivelazioni musicali del 2016. Ora l'artista festeggia i traguardi raggiunti con un concerti pieno di ospiti

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Il 1 aprile prossimo, all’Alcatraz di Milano, dopo oltre ottanta date nei club, nei teatri e nei festival con altrettanti sold out, per Motta, anima e penna dei Criminal Jokers, si chiuderà un percorso molto importante, fatto di successi, premi e soddisfazioni.

Il suo primo album da solista, La Fine dei vent’anni (Sugar Music), si è infatti aggiudicato la prestigiosa Targa Tenco per la Migliore Opera Prima, mentre l’artista stesso ha vinto il premio PIMI SPECIALE 2016 del MEI.

Il concerto di Milano chiuderà pertanto un ciclo che si è aperto con un album che racconta la scoperta dell’età adulta attraverso dieci brani folgoranti. Ad accompagnarlo nel nuovo percorso umano e musicale è stato Riccardo Sinigallia, tra i più influenti autori e produttore italiani, che ha disegnato insieme all’artista un nuovo suono contaminando il pop, la canzone d’autore con la forza e le asperità del rock.

Per poter apprezzare dal vivo questi brani carichi di energia e significato, l’appuntamento all’Alcatraz di Milano è irrinunciabile, anche perché ci saranno tantissime sorprese e si esibiranno insieme a Motta alcuni degli artisti che negli anni gli sono stati accanto percorrendo un pezzo di strada artistica e umana insieme a lui, e tra questi ci saranno Giorgio Canali, Criminal Jokers, Andrea Appino (Zen Circus) e Nada. Insomma, sarà una vera e propria festa per celebrare uno degli artisti rivelazione della nuova scena musicale italiana. Ricordiamo che Motta è un cantante, polistrumentista e paroliere, nato artisticamente a soli vent’anni con i Criminal Jokers, band pisana con cui incide due dischi This was supposed to be the future (2009) e Bestie (2012).

Nel 2013 studia Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist) e compone le colonne sonore di Pororoca (2013) di Martina Di Tommaso, DOLLHOUSE (2014, Canada) di Edward Balli, THE TELL TALE HEART (2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti Good bye darlin I’m off to fight,uscito nel 2016.

La fine dei vent’anni, dunque, segna la fine di un percorso e l’inizio di un altro, lanciando nel panorama musicale italiano un giovane cantautore pronto a conquistare il pubblico col suo talento.

Foto di Claudia Pajewski
Articolo di Luca Aveta per All Music Italia