10 Ottobre 2021
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10 Ottobre 2021

Motta compie gli anni: percorso e canzoni del cantautore portavoce di una generazione che sta zitta

“Nessuno ha mai sentito Motta, se non hai mai visto Motta dal vivo” si dice...

Motta canzoni
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Motta canzoni e percorso musicale.

1986, 10 ottobre: mentre trema la terra a San Salvador, in quel di Pisa nasce Francesco Motta. Galeotto fu un pianoforte in casa, che lo avvicina alla musica e, in poco tempo, alla scrittura.

A vent’anni, nel 2006, fonda i Criminal Jockers, band punk-new wave. Canta, suona la batteria, scrive e incide due album, This was supposed to be the future, prodotto da Andrea Appino degli Zen Circus e Bestie, per la prima volta in italiano.

Roma diventa la sua casa e lui un punto di riferimento per la scena alternativa di quegli anni. Gli piace il cinema e quindi si iscrive al corso di Composizione per Film al il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, sotto la guida artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist).

Suona per gli Zen Circus, Nada, Il Pan del Diavolo, Giovanni Truppi, lavorando anche come fonico. Motta è un artista poliedrico, allo stesso tempo tradizionale ma anche uno che non dice mai di no a una sfida.

Motta canzoni e percorso: La svolta da solista

Il 18 marzo 2016 fa uscire La fine dei vent’anni, il suo primo disco da solista, prodotto da Riccardo Sinigallia per la Woodworm Label.

Motta scrive canzoni pop, con momenti rock, altri folk, altri ancora punk. Racconta la vita contemporanea degli anni ‘10, dai sentimenti alla politica. È tutto quello di cui i suoi fan e la critica non sapevano di aver bisogno.

Inizia il tour in giro per l’Italia, prima con poche manciate di paganti, per poi finire davanti a folle di fan. Nell’autunno dello stesso anno, vince il Premio Tenco come Miglior Opera Prima.

Caterina Caselli lo prende nel suo roster alla Sugar e nel 2018 produce il secondo lavoro discografico del cantautore romano, Vivere o morire, co-prodotto artisticamente con Taketo Gohara. Anche con questo disco il cantautore si aggiudica la Targa Tenco come Miglior Disco in assoluto.

Motta piace perché fa musica solo se ha qualcosa da dire, quando vuole prendere posizione e dire come la pensa tramite musica e parole. Diventa portavoce di una generazione che sta zitta, ma che in realtà ha tanta necessità di comunicare.

Il suo pubblico è sempre più numeroso, ma con un approccio famigliare, devoto, mai inopportuno e, soprattutto, grato del fatto che Motta non ha paura a mostrarsi fragile.

Nel 2019, arriva Sanremo, dove l’artista porta Dov’è l’Italia?, un brano nato dalla stessa spinta di raccontare l’attualità e esprimere la voce della sua generazione.

Il suo ultimo album, uscito ad aprile 2021, si chiama Semplice e Motta torna a scrivere di quello che gli riesce meglio: i sentimenti.

Il tour si è concluso a settembre e le manciate di pochi paganti sono solo un lontano ricordo.

Nessuno ha mai sentito Motta, se non hai mai visto Motta dal vivo”, dicono. E non potrebbe essere più vero, perché in concerto la sua musica prende forma, diventa estensione della sua persona.

I NOSTRI CONSIGLI

DA ASCOLTARE:

  • La fine dei vent’anni
  • La nostra ultima canzone
  • Qualcosa di normale, in duetto con sua sorella Alice Motta

DA LEGGERE:

  • Vivere la musica, Francesco Motta (Il Saggiatore, 2020)