25 Marzo 2023
di Blogger
Condividi su:
25 Marzo 2023

Mogol e Lavezzi: “Capolavori nascosti” è la testimonianza del loro lungo sodalizio

Il disco contiene 13 canzoni scritte a quattro mani, realizzate con grandi artisti della musica italiana, e l'inedito “Una storia infinita”

Mogol Lavezzi
Condividi su:

Guida all’ascolto di capolavori nascosti

Bianche raffiche di vita: Questa canzone è stata scritta in una casa che Mogol aveva a Milano San Felice, in un mattino in cui nevicava. E mentre ascoltava la musica di Lavezzi, ha scritto esattamente le sensazioni che provava vedendo quel paesaggio innevato. Una poesia. Lavezzi duetta con Mango, Laura Valente e Luca Carboni, il brano è contenuto nell’album Voci 2 del 1993.

Per fortuna che ci sei: la canzone fa parte dell’album del 1997, Voci e chitarre. Lavezzi è accompagnato da Dave Pearlman alla chitarra. Scritta a Palazzo Cesi di Acquasparta dove Mogol aveva aperto la prima sessione della scuola per autori, compositori ed interpreti, successivamente spostata nel bellissimo luogo dov’è stato costruito il Centro Europeo di Tuscolano. Il brano era dedicato alla persona che aveva supportato Mogol nel realizzare con faticoso impegno il suo sogno.

Giorni leggeri: cantato da Lavezzi con Riccardo Cocciante e Lucio Dalla, è uno dei brani di maggior successo dell’album Voci del 1991. Mogol e Lavezzi si trovavano a casa di un’amica comune, in Umbria, dove Mogol stava cercando il luogo per costruire il Cet. Erano in giardino quando Lavezzi fece sentire con la chitarra a Mogol la musica che aveva scritto e, in quel preciso momento, sopra ad una collina poco lontana da dove si trovavano, si vedeva un temporale, mentre sopra di loro il cielo era sereno. Mogol scrisse il testo ispirandosi a quell’immagine.

L’amico latino: è stato inciso per l’album L’amore è quando c’è del 2011, il brano è dedicato a Che Guevara, icona di un’intera generazione che si riconosceva nei suoi ideali, ideali che oggi non esistono più. Sarebbe necessario che rinascesse un uomo dal quale germogliasse un ideale che diventi speranza per una nuova umanità.

Non è una bella idea: sembrerebbe scritta per un amico o per qualcun altro. E invece il protagonista parla di se stesso che pur essendo consapevole che la persona di cui è innamorato non è quella che immaginava, pur di non rinunciare a lei nega la realtà a se stesso. Situazione che purtroppo è comune a non poche persone. La canzone è contenuta nell’album del 2011, L’amore è quando c’è di Lavezzi.

Per la gloria: la canzone è dedicata a Chico Mendes. Lavezzi duetta con Mango, Riccardo Cocciante, Raf e Gianni Bella. Mogol ha scritto il testo dopo aver visto un documentario su Mendes che lottava contro il disboscamento della foresta amazzonica, con i seringueiro, i raccoglitori di caucciù. Mendes fu assassinato nel 1988 dopo essere stato eletto Segretario Generale del sindacato nato in difesa “Del popolo della foresta”. Il brano fa parte dell’album Voci di Lavezzi, pubblicato nel 1991.

Zitta: con la partecipazione alla chitarra di Ramòn Stagnaro, è uno dei brani più belli dell’album Voci e chitarre del 1997. Racconta la storia di un uomo che si trova davanti ad un’amara realtà. La persona che ama gli confessa di avere un’altra storia. Ma la sua sincerità gli consente di ricordargli i momenti belli vissuti, che resteranno incancellabili. Cosa che purtroppo molti uomini non riescono ad accettare con le tragiche conseguenze che conosciamo.

Una vita normale: Lavezzi duetta con Giulia Fasolino in un brano contenuto nell’album Passionalità del 2004. La canzone era stata interpretata nel 2002 da Gianni Morandi ed era sigla finale dell trasmissione televisiva Uno di noi di cui era conduttore. È una considerazione di come una vera storia d’amore solida e duratura potrebbe sembrare la normalità, ma se paragonata alle molte coppie che oggi si vedono andare in crisi, diventa assolutamente straordinaria e speciale.

Anche settembre: una canzone all’insegna dell’allegria, due fortunati innamorati riescono a vivere una storia bella, in tutte le stagioni. Allegria sottolineata anche dalla musica di Lavezzi e da un incalzante arrangiamento ritmico. Contenuta in Voci e chitarre, qui Mario Lavezzi duetta con Elena Roggero.

Ci vorresti tu: due anni dopo Insieme a te, Lavezzi torna a cantare con Ornella Vanoni in questo brano contenuto in Stella nascente del 1992, il primo di una lunga e fortunata serie di lavori discografici prodotti per la cantante proprio da Lavezzi. Mogol ha scritto il testo per raccontare di come per stare insieme e capitalizzare il bene che ci si vuole, a volte è necessario tralasciare anche l’orgoglio che rischia di diventare soltanto una prigione.

La bandiera: è un brano del 1993, ed è il primo duetto di Biagio Antonacci, al tempo dei suoi esordi, con Lavezzi. Mogol ha dedicato la canzone ad una ragazza che esibiva i suoi ideali come una bandiera, ma che paradossalmente li tradisce per sceglierne di opposti. Fa parte dell’album Voci 2. Mario Lavezzi in quell’album ha scelto di fare duetti con quegli artisti che reputava avessero i requisiti per fare successo.

Avanti così: è stata scritta per Eros Ramazzotti. Lavezzi l’ha poi ricantata e inserita nel cofanetto E la vita bussò uscito nel 2019 per il cinquantesimo della sua carriera. Eros aveva voluto cambiare il finale del testo, che gli sembrava un po’ troppo malinconico, cantando “In terra, in mare, ovunque io ti cercherei” mentre nel testo originale di Mogol era “In terra, in mare, in cielo ovunque tu sarai”. E questa è la versione originale.

Momento delicato: il famosissimo brano cantato con Fiorella Mannoia, che dà il titolo all’album dell’artista del 1995, è prodotto dallo stesso Lavezzi. Mogol scrive un testo che racconta bene il tradimento che può accadere nel momento in cui un amore sta finendo, o è già finito. E l’amarezza che ne consegue.

Una storia infinita: è l’inedito della raccolta. Scritta durante il lockdown, è la fotografia di una coppia che, nonostante abbia attraversato diverse difficoltà e vicissitudini, compresa la pandemia, si ritrova più unita che mai. Interpretato dallo stesso Lavezzi insieme a Cristina Di Pietro, ottima pianista e vocalist, anche componente de I Pop Deluxe, il gruppo che accompagna Lavezzi nei suoi concerti.

 

 

Precedente