25 Dicembre 2025
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25 Dicembre 2025

Top 25 Album 2025 Italia: la rinascita del cantautorato, la conferma del pop, lo sviluppo di nuove vie

Dai meme di Papa V alla rivoluzione folk de La Niña: la sintesi (im)perfetta di un anno di musica italiana.

I 25 migliori album italiani del 2025 secondo la redazione di All Music Italia
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5. carmen consoli – amuri luci

La mamma di tutte le cantanti e i cantanti che scelgono di approfondire il suono folk, popolare per renderlo fruibile a tutti è Carmen Consoli, senza ombra di dubbio.

Lei stessa, però, non dimentica di essere a sua volta figlia di un’altra grande donna sicula che della musica popolare ne ha fatto un mantra, vale a dire Rosa Balistreri, e ne raccoglie l’eredità pesante con un’eleganza e una raffinatezza difficilmente ipotizzabili a inizio carriera.

Lei era quella dell’amore di plastica, di mille violini suonati dal vento e immaginare che sarebbe potuta diventare la Regina indiscussa del canto siciliano in Italia e nel mondo era fuori discussione.

Amuri Luci, invece, è esattamente quello che lei non è mai stata ma che, a poco a poco, ha fatto capire che sarebbe potuta essere. Ha seminato briciole di pane come Pollicino in più di vent’anni di carriera e Amuri Luci è la sintesi dell’amore verso una terra che molto spesso viene dimenticata e che, invece, adesso sta sfornando talenti a nastro.

La Cantantessa è tornata con un album che è il simbolo di un intero popolo, un orgoglio popolare che è diventato, anche, un motivo di vanto per tutta la musica italiana in questo mesto 2025.

4. angelina mango – carame’

Le prime posizioni di questa Top album 2025 avrebbero meritato, tutte e tutti, il primo posto ma vanno fatte delle scelte e la scelta su chi dovesse finire fuori dal podio è inevitabilmente ricaduta su Angelina Mango ma per piccoli dettagli che, in realtà, non mancano a lei ma che, bensì, hanno in più gli altri.

Caramè è ciò che avrebbe dovuto essere Pokè Melodrama e che, per motivi che noi probabilmente non sapremo mai, non è stato. Angelina Mango è sempre stata una cantautrice pura, la sperimentazione nel pop con La Noia e con tutte quelle robe pompose la stava portando decisamente fuori strada e, soprattutto, stava per far perdere al pubblico italiano un possibile talento immenso della scrittura e della composizione di nuova generazione.

Angelina è quanto di più vicino a Billie Eilish abbiamo in Italia e Caramè lo dimostra, con anche la presenza del fratello che fa la parte del Finneas della situazione.

Album che nasce dalla vita vissuta in un anno complicato, molto difficile ma che, proprio per questo motivo, ha dato alla ragazza la possibilità di buttare fuori un sacco di pensieri profondi e reali.

Questo è un album vero, uno di quelli che ascolti e fa pensare a tante cose ed è ciò che, probabilmente, manca alla musica italiana nel 90% dei casi.

Siamo infine giunti al momento di scoprire il podio dei migliori album italiani del 2025 secondo All Music Italia

3. CAPAREZZA – ORBIT ORBIT

Miglior album italiani 2025 Caparezza Orbit Orbit copertina

Michele Salvemini, non Caparezza. Partiamo da qui.

Questo ritorno dell’artista pugliese è la presa di coscienza che si è diventati adulti e che tutto cambia, persino il modo di cantare che è più maturo, più consapevole, più impattante.

Orbit Orbit, al di là dell’aspetto più legato all’impatto della voce nelle orecchie degli ascoltatori, è l’ennesimo e meraviglioso concept album di una carriera costellata solo da successi.

In questo caso, Caparezza diventa un viaggiatore spaziale immaginario quasi alla Piccolo Principe che va di mondo in mondo alla ricerca di se stesso, un uomo che ha perso certezze a causa dei propri guai fisici legati alla perdita d’udito e, di conseguenza, di punti di riferimento.

Orbit Orbit è un album che va ascoltato attentamente, non solo sentito, con canzoni che difficilmente possono essere estrapolate dal loro contesto perché si legano a un racconto unico che ha un inizio, uno svolgimento e una fine.

Orbit Orbit va vissuto e letto, dato che non è solo un album ma anche un fumetto. È un progetto crossmediale che trova nella musica il proprio sfogo ma che, in realtà, è molto ma molto di più.

Caparezza è tornato per dominare le menti e riportarle ad accendersi all’ascolto di qualcosa, non solo a vivere passivamente un racconto altrui, e ci è riuscito meravigliosamente bene.

2. andrea laszlo de simone – una lunghissima ombra

andrea laszlo de simone una lunghissima ombra

Il Frank Zappa italiano, visivamente e artisticamente, è tornato con un album di qualità estrema, una di quelle cose che il pubblico italiano difficilmente arriva anche solo a saperne l’esistenza e che, invece, supera tutti con classe, garbo e qualità.

Andrea Laszlo De Simone è indubbiamente uno dei migliori cantautori, musicisti, creatori di mondi degli ultimi due decenni in Italia, e forse anche di più, e Una Lunghissima Ombra lo conferma al 200%.

Se iniziassimo a scrivere di questo album qui, in un semplice riassunto annuale, finiremmo per non finire più dunque ci limitiamo a dire che questo è un album che vive attraverso lunghissime ombre ma altrettante luci, un album che vive la dicotomia tra mondi diversi e paralleli e che sa farli convivere straordinariamente bene.

Un album che ti racconta la vita e la morte, buio e luce, l’eternità e la mortalità e che non può essere raccontato bensì va vissuto per essere compreso.

Andrea Laszlo De Simone, di nuovo, mette in difficoltà (in senso buono) chiunque passi dalla sua strada artistica e, molto semplicemente, bisogna ascoltarlo e basta.

Ascoltate Una Lunghissima Ombra e godete, oggi e per sempre.

1. la nina – furesta

Miglior album italiani 2025 La Nina Furesta

Il miglior album del 2025 è quello de La Nina, fine.

C’è tutto quello che un album deve avere: natura, l’uomo immerso in essa, la società malata e distopica, il tentativo di abbattere ogni forma di consapevolezza della donna in quanto essere umano, l’unione tra popoli, suoni, studio, qualità, presenza scenica.

Non c’è un solo e singolo elemento di Furesta che non vada bene, La Nina ha creato il suo album della vita e lo ha fatto pensando a ciò che, di vita, ne contiene tantissima: le radici.

Le radici della sua terra, della sua famiglia, della società nella quale è immersa da più di 30 anni.

Figlia D’a Tempesta è senza dubbio la canzone più conosciuta e quella diventata un po’ simbolo della lotta delle donne in questo 2025 dove si sono fatti passi avanti verso la parità dei sessi ma dove, purtroppo, siamo ancora indietro anni luce.

Lei è diventata simbolo di un intero movimento popolare a livello musicale e lo ha ampiamente meritato perché La Nina è una vera artista, non un prodotto preimpostato e buttato sul mercato.

La Nina è un’Artista e Furesta è un signor Album (le maiuscole sono scritte in modo corretto, dato che parliamo di un’artista e di un album maiuscoli) e se non lo avete ascoltato perché vi sentite distanti dalla musica folk, dalla musica in lingua napoletana datevi la possibilità di capire, di avere a che fare con l’arte reale e senza costruzioni false e plasticose.

Furesta è l’album dell’anno a mani basse.

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