Dal novembre del 2018, una data scolpita a fuoco nella sua memoria a causa dell’incidente in cui ha perso la vita una donna, Michele Bravi non ha più parlato, si è rinchiuso nel suo silenzio provando ad elaborare quanto successo e, al tempo stesso, cercando il senso per tornare a vedere uno spiraglio di luce.
Quel silenzio è stato rotto oggi con una lunga intervista rilasciata a Chiara Maffioletti de Il Corriere della sera che potete leggere integralmente e in maniera approfondita qui.
È la prima volta che Michele parla, nei mesi passati dall’accaduto un solo messaggio sui social, breve e coinciso…. “Per mesi non ho parlato. Ora sto cercando di tornare alla realtà“. Le sue parole sono dure, non si nasconde eppure ha una grande paura, paura della percezione delle persone… Niente è più come prima. Sono in terapia, spero di farcela. La mia paura è fare la vittima, davvero non voglio“.
A spronarlo ad uscire dal suo silenzio le persone che gli stanno accanto…
Le persone che mi sono state vicino in questo periodo mi hanno chiesto di tornare alla realtà. E io mi fido di loro. Il rispetto per questa tragedia mi ha portato al silenzio. Tornare a parlare è strano: questa non è solo la mia storia...”.
Una tragedia di questo tipo dove, specifichiamo, le colpe sono ancora tutte da accertare e la giustizia, come vi avevamo riportato in questo articolo, sta facendo il suo corso, ti cambia la vita, la prospettiva e infatti il cantautore dichiara che se un tempo vedeva solo il bianco e il nero, il bene e il male, oggi tutto è diverso..
Dell’incidente nello specifico, giustamente, non vuole parlare… “Non voglio rendere questa tragedia un momento di opinione pubblica. Dico solo che sono state fatte intendere tante cose sbagliate. La tragedia non è certo un titolo sensazionalistico e molto di quello che si è scritto è stato già smentito…”
Quello oggi che il cantautore, dopo mesi di solitudine voluta, sta affrontando è un vero e proprio cammino di ritorno alla realtà… “ho avuto la fortuna di essere portato per mano a fare psicoterapia. Senza quella, non sarei qua e se c’è un messaggio che posso dare è questo: non temere di farsi aiutare…“
Il suo ritorno sarà un percorso graduale, nel pieno rispetto delle proprie esigenze…
“Sto cercando di tornare, ma non so se ci riuscirò. È un primo mattoncino per ritrovare la mia realtà… riguardo al tornare a cantare, è ancora come se non lo avessi fatto. Tutto ha un peso diverso: anche come percepisco la mia voce è diverso… ma dire che ho ritrovato la mia voce è prematuro… mi mancano le persone, tantissimo. Mi manca la gente. La voglia di incontrarla è ancora tanta. Sto muovendo i primi passi“.
