1 Maggio 2019
Condividi su:
1 Maggio 2019

Michele Bravi: Chiuse le indagini sull’incidente stradale. Il punto della situazione su quanto sta avvenendo

A seguito delle domande da parte di molti nostri lettori su quanto emerso nelle ultime ore sul caso di Michele Bravi, ecco il punto della situazione

Condividi su:

Raramente il nostro sito si occupa di argomenti extra musicali a meno che questo non coinvolgano cantanti e abbiano una certa rilevanza. È il caso dell’incidente automobilistico che ha visto coinvolto a novembre del 2018 Michele Bravi.

Quando avvenne il fatto ne parlammo riportando semplicemente il comunicato stampa dello staff dell’artista volto a informare correttamente i fan e il pubblico di quanto successo e non tornammo più sulla vicenda.

Questo in primis per rispetto all’artista, alla vittima dell’incidente e alle persone coinvolte. In secondo luogo perché determinati argomenti pensiamo vadano trattati con delicatezza e, sopratutto, da siti che si occupano di cronaca per lavoro e che hanno gli strumenti per farlo.

Purtroppo, e ci teniamo a sottolinearlo in quanto è un comportamento a nostro avviso professionalmente aberrante, alcuni siti o sitarelli, per mesi hanno continuano a sfornare articoli fotocopia sulla vicenda, spesso con titoli fuorvianti o di cattivo gusto, al solo fine di ottenere click e strumentalizzare la vicenda. Questo nonostante di nuovo da comunicare non ci fosse realmente nulla.

Oggi torniamo a parlare di Michele Bravi e lo facciamo solo perché, visti gli sviluppi delle ultime ore a cui hanno fatto seguito diversi articoli su quotidiani e siti web, siamo stati contattati da diversi nostri lettori, per avere spiegazioni su quanto esattamente sta accadendo.

In molti infatti non masticano infatti il linguaggio giuridico e sono rimasti confusi da quanto letto online.

Proprio per questo motivo abbiamo contattato il nostro Avvocato, Fabio Gattone, chiedendo di spiegarci la situazione con un linguaggio quanto più possibile semplice e di facile comprensione. A lui la parola.

Durante questi ultimi mesi sono state fatte dagli organi competenti accurate indagini su quanto successo nell’incidente del 22 novembre 2018.

A chiusura delle indagini, il magistrato del pubblico ministero ha contestato l’addebito che in via provvisoria è mosso nei confronti di Michele Bravi.  Il cantante è indagato per omicidio stradale: questa è l’accusa che gli viene rivolta. La sua responsabilità è ancora da accertare.

Nel termine di 20 giorni, l’indagato può presentare memorie, produrre documentazione, chiedere il compimento di atti di indagine e chiedere di essere interrogato.

La legge prevede che poi il magistrato formuli l’imputazione con la richiesta di rinvio a giudizio, ossia chieda l’apertura del processo durante il quale sarà accertata o meno la responsabilità dell’imputato.

In questa fase, il soggetto accusato ha la possibilità di accedere a riti alternativi, tra cui il patteggiamento che comporta la definizione anticipata del procedimento penale mediante una sentenza (equiparata ad una pronuncia di condanna) che recepisce l’accordo tra imputato e pubblico ministero circa l’applicazione di una pena valutata congrua.”

Andando a semplificare ancora di più quanto scritto, ad oggi l’accusa che è rivolta nei confronti di Michele Bravi è quella per omicidio stradale. Al momento però questa accusa non è ancora stata accertata.

Nei prossimi giorni il cantante e il suo avvocato potranno presentare tutte le prove, la documentazione in loro possesso utile alla difesa e Michele potrà sottoporsi ad un interrogatorio in cui esporre la propria versione di quanto avvenuto.

A quel punto lo step successivo prevede che il magistrato apra il processo con cui verrà stabilita o meno la responsabilità dell’imputato riguardo all’accusa specifica.

Durante questa fase del processo l’imputato potrà anche decidere se chiedere un patteggiamento (ovvero un accordo tra le parti che avrà valore come pronuncia di condanna) regolato tramite l’applicazione di una pena valutata secondo i parametri applicati dalla legge e che può prevedere un patteggiamento a fronte di un risarcimento economico alla famiglia della vittima.

Questa è la situazione ad oggi.