20 Luglio 2018
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20 Luglio 2018

Laura Pausini al Circo Massimo: parlano gli autori “Opening act”… Virginio, Maiello, Roberts, Vuletic, Anania e Nigiotti

Con un grande gesto Laura Pausini ha scelto di far aprire i concerti al Circo Massimo ai suoi Autori. Ecco le loro dichiarazioni...

Laura Pausini
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Ormai ci siamo, domani Laura Pausini debutterà con il suo Fatti sentire World Tour da Roma in una location prestigiosa in cui nessun’altra donna ha finora tenuto un concerto, il Circo Massimo. Per l’occasione la cantante ha deciso di far aprire i due live ad alcuni degli autori che l’hanno aiutata nella composizione dei brani dell’ultimo album. Autori che sono anche cantautori: Virginio, Tony Maiello, Edwyn Roberts, Giulia Anania, Daniel Vuletic ed Enrico Nigiotti.

All Music Italia ha deciso di raggiungere telefonicamente i sei artisti per porre loro quattro domande su Laura e su questa esperienza, quattro domande identiche per tutti. Ecco le loro risposte.

Virginio

Il cantautore di Fondi (Latina) è da poco tornato in radio con il singolo Semplifica. Le sue collaborazioni con Laura sono state diverse negli ultimi anni. Limpido (cantata in duetto con Kylie Minogue), Dove resto solo io, Fantastico (Fai quello che sei), Il caso è chiuso, il nuovo singolo E.STA.TE, ma anche l’inedito scritto a quattro mani con la Pausini per Maverick, finalista de La Voz Espana.

Virginio

Quando hai conosciuto Laura come artista, il tuo primo ricordo legato alla sua musica?

Mio padre aveva un suo disco in macchina, La mia risposta, e ricordo che lo ascoltavamo spesso insieme la domenica.
È il primo disco che ho avuto di Laura e l’ho amato molto, da Un’emergenza d’amore a Come una danza. Alle scuole medie cantai Incancellabile, un suo brano che amo moltissimo. L’ho sempre seguita e amata e per me è un’artista imprescindibile della musica italiana. E poi mi ha trafitto il cuore con Vivimi.

Quando invece l’hai conosciuta personalmente, come è avvenuto il vostro primo incontro?

Nell’estate del 2013. Laura mi ha invitato a casa sua per lavorare al testo di Limpido e Dove resto solo io per il suo Greatest Hits che festeggiava i 20 anni di carriera e quella fu la prima volta che ci conoscemmo di persona. Ricordo di essere stato molto emozionato e indossavo credo una camicia azzurra. Faceva caldissimo e io non vedevo l’ora di conoscerla! Ho incontrato una persona che mi ha ascoltato, che ha saputo comprendere l’energia e la delicatezza che mi porto dietro con un solo sguardo.

Quando hai appreso la notizia che avresti aperto uno dei suoi concerti al Circo Massimo e quale è stata la prima cosa che hai pensato?

Ho fatto fatica a realizzare inizialmente. Laura l’ha annunciato durante la Conferenza Stampa di Fatti Sentire. Poi dopo, arrivato a casa ho iniziato a saltare e le ho scritto “Ma è tutto vero??”. È il sogno di chiunque faccia musica poter salire su un palco dei record come quello. È un grande onore.

Secondo te cosa rappresenta Laura per la musica italiana?

Credo che Laura rappresenti indubbiamente l’Artista Italiana Pop per eccellenza, anche all’estero. È un’icona della nostra musica, nessuno può dire il contrario. E il fatto che piaccia così tanto anche fuori dal Bel Paese è la dimostrazione del fatto che le persone si emozionano con la sua musica e la sua voce a prescindere dal loro background individuale. È un dono importante.

Edwyn Roberts

Anche Edwyn è tornato di recente in radio con un brano intitolato 2 minuti di calma. La sua collaborazione con Laura è iniziata con lo scorso album, Simili, di cui ha firmato proprio la title track, ed è continuata in questo disco con Non è detto e Frasi a metà, i primi due singoli estratti dall’album.

Edwyn Roberts

Quando hai conosciuto Laura come artista, il tuo primo ricordo legato alla sua musica?

Quando ero piccolo e studiavo batteria mi piaceva tantissimo suonare La Solitudine! (ride di gusto .Ndr)

Quando invece l’hai conosciuta personalmente, come è avvenuto il vostro primo incontro?

Ho avuto l’onore di lavorare a quattro mani con lei sulle musiche di Non è detto e Frasi a metà, che dire, una persona pazzesca, piena di entusiasmo e instancabile professionista.

Quando hai appreso la notizia che avresti aperto uno dei suoi concerti al Circo Massimo e quale è stata la prima cosa che hai pensato?

La primissima cosa che ho pensato è stata “Oh m****“, subito dopo mi sono sentito super gasato. Laura ha fatto davvero una grande cosa, non da tutti.

Secondo te cosa rappresenta Laura per la musica italiana?

Rappresenta davvero tante cose per la musica italiana. Probabilmente tra le cose più importanti ci sono la sua voce e il suo sorriso.

Daniel Vuletic

Vuletic si può considerare sicuramente uno degli autori ormai storici della Pausini. La loro collaborazione è iniziata nel 2001 con E ritorno da te ed è proseguita ininterrottamente negli anni. Nell’ultimo disco ha co-firmato per esempio Nuevo, Un Progetto di vita in comune, Il Caso è chiuso e Francesca (Piccola aliena).

Daniel Vuletic

Quando hai conosciuto Laura come artista, il tuo primo ricordo legato alla sua musica?

Io sono arrivato in Italia nel 1993, proprio l’anno in cui Laura vinse il Festival di Sanremo. Per cui in un certo modo siamo nati insieme, in due mondi paralleli ma sempre l’uno accanto all’altro. Ovviamente quell’anno Laura era presente ovunque, e per imbattersi in lei come artista bastava accendere la tv o la radio.

Quando invece l’hai conosciuta personalmente, come è avvenuto il vostro primo incontro?

Il nostro primo incontro è avvenuto a Molteno nell’estate del 1999 nella casa di Mogol dove all’epoca vivevo. Anzi, ero ospite non potendomi permettere l’affitto di Milano. Siccome già a quell’epoca scrivevo le canzoni insieme a Cheope (Alfredo Rapetti Mogol), e lui a sua volta era già autore di Laura, una domenica lei è venuta a fare una gita in campagna ed è li che ci siamo conosciuti e mai più lasciati. Subito dopo sono nati i primi successi insieme come E ritorno da te, Una storia che vale, Resta in ascolto. Come se non fosse stato mai amore etc…

Quando hai appreso la notizia che avresti aperto uno dei suoi concerti al Circo Massimo e quale è stata la prima cosa che hai pensato?

Ovviamente me la sono fatta addosso. Non facendo l’artista non è proprio nella mia natura esibirmi davanti alle persone, ma cantare le mie canzoni è come se loro stesse fossero sul palco e non io. Per cui sarò semplicemente un gregario della canzone, e non lei il mio.
A prescindere dall’emozione e paura, quello che Laura mi ha concesso è un altro grande gesto del suo amore che io non smetto di testimoniare da quando la conosco.

Secondo te cosa rappresenta Laura per la musica italiana?

Io mi sono trasferito tre anni fa e passo la maggior parte del mio tempo negli Stati Uniti. La vera grandezza di Laura Pausini si puo’ capire solo quando si gira il mondo. Una volta il nome dell’italia era legato a molte cose, belle o brutte. Vi invito a fare un giro a Los Angeles, Miami per capire quanto l’Italia sia amata grazie a quello che rappresenta Laura.

Tony Maiello

Tony è tornato sul mercato discografico con un nuovo album, intitolato Spettacolo, negli scorsi mesi. In questo nuovo album della Pausini ha firmato Il Coraggio di andare, ed è la seconda volta che collabora con la cantante dopo 200 note contenuta nell’album Simili.

Tony Maiello

Quando hai conosciuto Laura come artista, il tuo primo ricordo legato alla sua musica?

Ho conosciuto Laura anni e anni fa, io conquistavo le ragazzine con le sue canzoni. Le conquistavo con Strani amori… l’ho conosciuta che ero ragazzino ed è tutto vero, alle feste di compleanno ballavamo i lenti su La Solitudine. Ho assistito già ai suoi concerti già a quei tempi quindi, per me che la guardavo dalle tribune, poter aprire oggi un suo concerto è una grande emozione.

Quando invece l’hai conosciuta personalmente, come è avvenuto il vostro primo incontro?

Dopo la mia prima collaborazione con lei, il brano 200 note inserito in Simili, sono andato al suo concerto a Bari. Dietro le quinte ci siamo abbracciati per la prima volta ed è stato bellissimo, anche perché fino a quel momento avevamo parlato tramite social o tramite filtri.

Quando hai appreso la notizia che avresti aperto uno dei suoi concerti al Circo Massimo e quale è stata la prima cosa che hai pensato?

Quando ha annunciato a sorpresa dell’apertura al Circo Massimo, quella è stata una bella botta… eravamo lì alla sua conferenza stampa. La prima cosa che ho pensato è “Se non ho preso mai il Valium, questo è il momento giusto per prenderlo…“. Per me che non torno sul palco da un po’, e che mi sono concentrato molto a scrivere brani per altri artisti, la vedo come una bella sfida. E´un bel modo di rimettersi in gioco su un palco. Me la vivrò appieno e cercherò di ricordarmi ogni particolare di questa esperienza.

Secondo te cosa rappresenta Laura per la musica italiana?

Laura rappresenta per la musica italiana e, sopratutto per la musica italiana all’estero un’icona. Un punto di riferimento per tanti ragazzi che vogliono fare della propria musica, del proprio sogno, una cosa concreta, un lavoro vero e proprio. E´un simbolo in realtà per la musica italiana. Questo lo dicono i fatti, lo dicono le persone quando vanno a vedere un suo concerto, lo dico io quando vado a vedere un suo concerto… di quello che provi guardando Laura, lei è un cosiddetto “animale da palco”, quando lo calca succede qualcosa, che poi è alchimia pura, non puoi spiegare quello che succede per un artista sul palco. Quando c’è quel tipo di artista con quel tipo carisma succedono delle cose strane, le energie si propagano nell’aria. Siamo fatti di energia e Laura ha un’energia enorme che si ingrandisce ancora di più quando è sul palco.

Questo è Laura per la musica italiana, un simbolo e una bella storia.

Giulia Anania

Giulia è l’unica donna in questo sestetto di autori/cantautori. Per lei quella in Fatti sentire, dove ha co-firmato il brano La Soluzione, è la prima collaborazione con Laura. Negli scorsi mesi l’Anania ha pubblicato l’album Come l’oro.

Giulia Anania

Quando hai conosciuto Laura come artista, il tuo primo ricordo legato alla sua musica?

Ora che ci penso una star si riconosce dal fatto che ti ricorderai per sempre il momento in cui ha fatto ingresso nella tua vita.
E Laura è entrata nella mia via vita dalla scalinata di Sanremo, l’anno de La solitudine ovviamente. io bimba con mia mamma ragazza madre appassionata di musica, entrambe appiccicate davanti la tv, Laura una adolescente fragile e forte allo stesso tempi, con la sua riga in mezzo che avrei portato anche io di lì a poco ed una storia che parlava d’ amore. Ma io ai tempi non sapevo cosa fosse l’ amore, ma l’emozione che ti trasmette un artista sì.

Quando invece l’hai conosciuta personalmente, come è avvenuto il vostro primo incontro?

L ho conosciuta alla conferenza stampa per il lancio di Fatti sentire l’ album di Laura a cui ho avuto l’ onore di collaborare come autrice. Mi era quasi familiare, come la prima volta che vai in una città che hai visto mille volte nei film e ti sembra quasi di conoscerla.

Quando hai appreso la notizia che avresti aperto uno dei suoi concerti al Circo Massimo e quale è stata la prima cosa che hai pensato?

L’ho saputo proprio alla conferenza stampa! A parte che non ci credevo, ho pensato che è ‘na grande! Negli anni ho capito che i veri artisti si distinguono dal fatto che sono sempre generosi e gentili con chi collabora con loro: dagli autori ai facchini.

Secondo te cosa rappresenta Laura per la musica italiana?

La voce di Laura è limpida, evoca i profili delle cupole dei paesi, il vino del contadino e le pappe, le onde d’oro delle campagne, i monumenti, gli azzurri chiari, la vitalità delle nostre città e tutta la potenza delle donne italiane che si prendono a mani nude la vita. Senza dire grazie a nessuno ma dicendo grazie a tutti sempre, con umilta.

Laura nel mondo evoca il profilo bello dell’Italia.

Enrico Nigiotti

Anche Enrico, reduce dalla partecipazione ad X Factor e dalla pubblicazione di due singoli, è alla sua prima collaborazione con la cantante. In Fatti sentire ha co-firmato il brano Le Due finestre.

Enrico Nigiotti

Quando hai conosciuto Laura come artista, il tuo primo ricordo legato alla sua musica?

Non ricordo di preciso ma è un po’ come quando ho scoperto la bandiere italiana: c’è da sempre.

Quando invece l’hai conosciuta personalmente, come è avvenuto il vostro primo incontro?

Il primo incontro è avvenuto alla presentazione del disco Fatti sentire ed è stata molto gentile con me.

Quando hai appreso la notizia che avresti aperto uno dei suoi concerti al Circo Massimo e quale è stata la prima cosa che hai pensato?

La cosa ganza è che non ci sono mai stato nemmeno in gita al Circo Massimo e adesso ci vado a suonare.

Secondo te cosa rappresenta Laura per la musica italiana?

E´sicuramente l’unica artista italiana conosciuta in tutto il mondo.

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